Cari cittadini dell'Isola d'Elba,
Avete la gioia di vivere in uno dei posti naturalistici più belli al mondo.
Di questo dovete essere grati al Signore e fare in modo che tale bellezza non venga deturpata.
Siate, perciò, i custodi di tale bellezza che deve essere non solo paesaggistica ma anche morale.
Le notizie che ci arrivano di speculazioni, deturpazioni, ferite procurate alla vostra bella isola spesso dagli stessi amministratori del territorio, ci lasciano sgomenti.
Come si può sopportare, ad esempio, che i sindaci dei vostri Comuni abbiano deciso con apposita delibera di mettere al bando dall'Isola le famiglie Rom che vi si erano stabilite.
Decidendo in tal senso, costoro si sono macchiati della colpa più grave, quella di ripudiare la propria umanità.
Vi chiediamo allora: "Sieti insorti di fronte a tale decisione che costruisce un muro invalicabile di esclusione nei confronti dei nostri fratelli Rom?
Vi ritenete ancora cristiani?
In caso affermativo, non credete che il fatto fondamentale del cristianesimo, che ci ha fatto uscire dalle oscurità bestiali della schiavitù millenaria, sia stato di dichiararci tutti figli di un unico Padre?
E difronte all'ostracismo praticato verso i propri fratelli si può restare inerti e indifferenti?"
Oggi leggiamo che il sindaco Barbetti, propone al governo di trasformare la vicina isola di Pianosa in luogo di detenzione, identificazione ed espulsione degli immigrati che arrivano in Italia, trasformando insomma l'isola in un lager e rigettando ogni forma di accoglienza e integrazione.
Restiamo inorriditi difronte a tale proposta e ci chiediamo se essa sia stata fatta per incoscienza, per superficialità o piuttosto a causa di una possessione demoniaca che ha oscurato la coscienza dell'uomo e che suggerisce artatamente di agire in questo modo per distogliere il vostro sguardo dal mal governo dell'isola.
Non si può restare complici del male.
Con Giuseppe Mazzini, che durante il Risorgimento ebbe tanti adepti nella vostra bella isola, vi chiediamo una ribellione delle coscienze, di ripudiare ogni becero utilitarismo e materialismo e di alzare la voce in difesa dell'onestà, della civiltà e dell'umana fraternità.
Il Centro Gandhi onlus