Dunque l’attuale Governo ha approvato il decreto-legge “milleproroghe” che non i prevede il mantenimento della Sezione distaccata del Tribunale. Ci aveva messo in allarme alcuni giorni or sono l’Avv. Di Tursi, esprimendo profoda amarezza e delusione. Ora l’amarezza e la delusione, e non solo dell’Avv.Di Tursi, sono ancora più forti.
Le Sezioni distaccate del Tribunale nelle isole minori già sedi delle Preture furono istituite, non a tempo, ma in via definitiva, con il Decreto legislativo n°51 del febbraio 1998 approvato dal Governo Prodi. E’ grazie al Governo a guida del Prof.Mario Monti che è stata decisa la soppressione di tutte le Sezioni senza tener conto della loro collocazione geografica. Con il Governo presieduto da Enrico Letta sono state ripristinate, ma stranamente a termine, con scadenza al 31 dicembre 2016. Termine poi prorogato al 31 dicembre di questo anno dal Governo Renzi.
Non ho mai capito e condiviso queste conferme a tempo determinato. Dal momento che è l’insularità che ci fa avere il diritto ad una Sezione distaccata del Tribunale, logica vuole che ci venga riconosciuta definitivamente, senza se e senza ma! Credo sia difficile ipotizzare che, fra qualche anno, l’Elba, Ischia e Lipari si ritrovino unite al continente e scompaiano come isole.
Oggi ci va ancora peggio. Con il nuovo Governo leghista e pentastellato ci viene negata anche la proroga, quella stessa proroga accordata ad Ischia che si trova ad una distanza dal Tribunale di Napoli molto più breve di quella che dobbiamo percorrere noi per andare a Livorno.
E la cosa che mi dà il “voltastomaco” è che proprio l’attuale Ministro dellla Giustizia Bonafede ci aveva “elargito” solenni assicurazioni. Qualche mese prima delle ultime elezioni politiche, aveva addirittura presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione per sostenere il nostro diritto ad una sede giudiziaria distaccata.
Per non dire della promessa che ci fece il sempre “tuttoappuntino” Vice Premier Di Majo durante il suo tour elbano.
Lo scorso mese di maggio si è fatto vivo un certo On. Manfredi Potenti della Lega ( mai visto e conosciuto) per ricordarci che il mantenimento delle sedi distaccate nelle isole era scritto, nero su bianco, nel famoso “contratto” di Governo.
I Sindaci hanno ritrovato questa volta ( che miracolo!) una unità di intenti ed hanno inviato a Roma una lettera di protesta. Chiedo loro, a questo punto, di non fermarsi alla lettera e di mettere in atto una mobilitazione generale di tutte le espressioni politiche, sociali ed economiche dell’isola; di richiedere il sostegno della Regione Toscana; di coinvolgere a livello nazionale tutte le rappresentanze parlamentari, di maggioranza e di opposizione. E chiedo loro, infine, di pretendere che il decreto non conceda proroghe, ma che ci riconosca in modo definitivo quello che ci spetta.
Pensavamo che l’esclusione dal decreto fosse stata un banale errore e di poter contare sulla onestà e correttezza di un Ministro che si chiama Bonafede. Ma ci eravamo sbagliati. Non ci resta che sperare nelle modifiche al decreto che può apportare il Parlamento.
Giovanni Fratini