Caro Paolo, è chiaro che l’esclusione dell’Elba (e di Lipari) dalla riconferma della Sezione distaccata del Tribunale non è stato un errore.
Avevo già pensato che la scelta assurda di mantenere solo la Sezione di Ischia fosse stata determinata dai “numeri“, dai diversi carichi di lavoro dei tre Uffici giudiziari. Ma forse non è stato solo questo il criterio di scelta. Forse, sotto sotto, c’è stato qualcos’altro che ha spinto a salvare Ischia ed escludere noi e Lipari. Penso, voglio essere chiaro, a quel Vice Presidente del Consiglio, sempre molto elegante e così ben pettinato che non gli pende mai un pelo. Intanto Ischia ha molti più abitanti-elettori di noi e di Lipari. In più, e forse questa è stata la ragione principale, determinante, mi è venuto alla mente che quel Vice Premier è campano, è di Napoli e come faceva a fare “un dispetto” a Ischia! E allora è stata giocata “la carta” del carico di lavoro. Ogni tanto anch’io sono abituato a pensar male e ogni tanto ci indovino. La politica, come il lupo, cambia “il pelo”, ma spesso non perde certi atavici vizi.
Messi da parte i “cattivi” pensieri desidero ricordare, certamente non a te, che la nostra esclusione e quella di Lipari, a mio modesto avviso, non solo è deprecabile nel merito, ma è anche illegittima perché in contrasto con la legge delega n°148 del 14 settembbre 2011, precisamente con l’art.1, comma 2 lettera b). Infatti il legislatore di allora delegò il Governo “ad adottare ………uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli Uffici giudiziari” e fissò ben precisi principi e criteri che il Governo deve rispettare nell’ approvare i decreti attuativi. Tra i criteri da rispettare per decidere la soppressione o il mantenimento di una sede distaccata del Tribunale, oltre a quelli “dell’estensione del territorio, del numero degli abitanti e dei carichi di lavoro” fu inserito anche quello “ della specificità territoriale del bacino di utenza anche con riguardo alla situazione infrastrutturale”.
Chiaro il riferimento alle isole che costitusicono una specificità territoriale che impone di prescindere dai “numeri” e che, quanto alla “situazione infrastrutturale”, si trovano indubbiamente svantaggiate rispetto ad altre località che possono raggiungere la sede principale del Tribunale grazie ad una buona “situazione” delle infrastrutture viarie e ferroviare.
Dunque la scelta fatta nel 2012 da Monti di sopprimere tutte le Sezioni distaccate, senza badare a certe specificità territoriali, fu sbagliata e illegittima tantè che con il successivo decreto legislativo emanato dal Governo Letta, nel febbraio 2014, le tre Sezioni insulari sono state ricostituite.
Dunque i nostri Sindaci argomenti sostenuti da una corretta e logica interpretazione della legge, possono spenderli negli incontri romani. Ma dobbiamo fare, come tu dici, anche “la voce grossa”. Ed insisto nel dire che dobbiamo smetterla di accettare proroghe. Nel “contratto” di Governo Lega e 5 Stelle hanno scritto di voler riorganizzare i servizi giudiziari in modo da creare una sorta di “giustizia di prossimità”. Bene comincino a dimostrare che non hanno scritto a vanvera queste cose. Purtroppo leggo che molti Deputati o Senatori della maggioranza, tutti presi dalla frenesia di presentare emendamenti per salvarsi la faccia, continuano a parlare di proroga fino al 2021. E poi? Siamo seri!
Un caro saluto ed un sincero augurio di vittoria finale.
Giovanni Fratini