Il presente comunicato affinché rimanga "testimonianza" dell'impegno che stiamo dedicando, come Lega, alla sopravvivenza delle sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori, pur nella difficoltosa situazione dettata da contingenze economiche e visioni spesso condizionanti delle burocrazie degli uffici ministeriali.
Se per la situazione di Ischia i numeri dell'utenza rilevati,oltre ad recente convegno molto partecipato e unito all'indubbio ruolo dell'avvocatura campana, hanno avuto un ruolo determinante, altra e più difficile partita si gioca in Toscana.
Come rappresentante del mio territorio e, soprattutto, come iscritto al Foro di Livorno, al quale mi pregio di appartenere, rivolgo un pensiero alla vicenda della Sezione Distaccata del Tribunale di Livorno presso Portoferraio. Nel 2014 questo ufficio si è visto garantita una precaria operatività sino al 31 dicembre 2018. Di fatto, come facoltà riconosciuta dalle norme al Presidente del Tribunale, molte delle pendenze di questa sede sono state comunque trattate in Livorno.
Devo quindi rivolgere più di un elogio ad alcuni colleghi elbani per le difficoltà da loro quotidianamente affrontate per raggiungere la sede del Tribunale di Livorno. Cito i tempi necessari a raggiungere l'imbarco da alcuni comuni dell'isola. Aggiungo il problema dei "disservizi" di collegamento marittimo, ben più complessi di quelli campani, e termino con la particolarità, una volta giunti sulla terraferma, di proseguire un viaggio in auto di oltre 80 km
per arrivare al capoluogo di provincia. Per l'effetto, pare riduttivo utilizzare quale criterio di valutazione per il mantenimento di un servizio dello Stato, almeno in queste realtà, la semplice "pesa" del carico di lavoro.
Nella pratica, alcuni cittadini ed operatori rischierebbero quindi di veder ostacolato il diritto all'accesso ad un servizio, vuoi per motivi logistici, vuoi anche per ragioni economiche. Le forze di maggioranza hanno espresso nel contratto di governo la loro sensibilità ad una geografia giudiziaria garante di un servizio più vicino alla gente e sono certo che questa visione politica potrà e dovrà intervenire per mitigare gravi situazioni come quella descritta. Come confermatomi da entrambi i Sottosegretari alla Giustizia, On. Morrone e On. Ferraresi, la decisione finale spetta al Ministro, ma vi sarebbe la possibilità e volontà di intervenire comunque, non rinunciando a tentare modifiche al c.d. Milleproroghe, attraverso il prossimo riordino della geografia giudiziaria, con intervento mirato, dando stabilità alla soluzione del problema che andrebbe altrimenti a riproporsi nella prossima legislatura.
On. Manfredi Potenti