IL QUADRO TURISTICO
La stagione 2018 è stata caratterizzata dalla fine della crescita iniziata dal 2013, valutabile in una diminuzione delle presenze tra 1% e il 2 % e del fatturato tra l’0% e l’ 1%.
Contrariamente alle previsioni di giugno di Confturismo (Istituto Piepoli) che, in considerazione della crescita economica e della ripresa dei consumi delle famiglie, prevedevano un incremento degli arrivi, sono accaduti fatti nuovi e non previsti.
Il turismo balneare, fortemente preferito dagli italiani, è stato inizialmente ostacolato dal cattivo tempo, a vantaggio di quello delle città d’arte e dei borghi rurali non così influenzabile dalle perturbazioni, con un forte calo di presenze fino a metà luglio e recupero nei mesi di agosto e settembre, grazie ad una stabilizzazione delle condizioni meteorologiche.
Ma altri due fattori hanno fortemente influenzato la stagione turistica 2018:
1) La ripresa prepotente, sullo scenario internazionale, di mete del Mediterraneo meridionale che si erano fortemente indebolite a causa della instabilità politica e dei problemi collegati alla sicurezza.
Marocco, Tunisia, Mar Rosso, Turchia sono tornate alla ribalta con un’offerta rinnovata e prezzi molto bassi, così come le località già nostre concorrenti come Croazia, Montenegro, Albania e soprattutto Grecia. I grandi Tour Operator, che tra l’altro hanno proprietà immobiliari e/o interessi diretti nelle strutture ricettive di questi paesi, sono tornati a promuoverli con forza, presentando spesso e solo in seconda istanza proposte di viaggio con destinazione Italia.
MAPPA europea estate fonte ECTAA European Council Travel Agencies Association
Tra l’altro i primi contratti stipulati con i T.O. stranieri per il 2019 prevedono un ulteriore incremento di questi mercati esteri ed in particolare della Turchia, grazie alla forte svalutazione della lira turca, fattore per cui occorre mettere a punto una strategia immediata di reazione.
2) Il prosperare di un’offerta “abusiva” di appartamenti privati, dilagata negli ultimi anni grazie anche all’assenza di regole e di controlli, proposta candidamente sulle piattaforme online, ha creato una sorta di concorrenza sleale.
Dalla ricerca commissionata da Federalberghi, al 31 agosto 2018, prendendo in considerazione solo il più noto sito web AIRBNB, in Italia vi erano 397.314 locatori privati contro i 113.538 ufficiali (B&B, CAV, Residence), per cui solo su questa piattaforma risulterebbero “fuori controllo” oltre 280.000 appartamenti.
Evidentemente, i proprietari degli appartamenti privati sono stati in grado di offrire servizi sicuramente a prezzi più bassi, senza contare la presunta evasione fiscale, che genera una concorrenza che danneggia sia le imprese turistiche alberghiere sia coloro che, soprattutto in Toscana (con la nuova Legge Regionale 86/2016), hanno iniziato a gestire gli “affitti brevi” rispettando le regole previste per queste nuove forme di accoglienza.
Olanda, Francia, Spagna, Inghilterra hanno già regolamentato il fenomeno, dando precise indicazioni sulle locazioni private per cercare di eliminare l’illegalità del settore (il turismo assicura l’11% circa del PIL italiano).
Nessun divieto, ma ci auspichiamo STESSO MERCATO - STESSE REGOLE per lavorare insieme nell’accoglienza e alla promozione dell’offerta turistica.
IL QUADRO TURISTICO ALL’ELBA
Sempre dalla ricerca commissionata da Federalberghi, relativamente agli appartamenti che risultano essere riportati sul portale VisitElba (quindi con licenza) e quelli invece reclamizzati sui siti web più importanti, al 31 agosto 2018, all’Elba è risultata la seguente situazione sotto illustrata.
Al di là di qualche altro appartamento o B/B che può essersi messo in regola nel corso degli ultimi anni, i numeri rilevati appaiono impressionanti: circa 1500 proprietari affittano senza ottemperare all’invio delle schedine per la sicurezza, pur offrendo ottimi servizi ai clienti, non rispettando quanto previsto dalle norme che regolano alberghi, villaggi turistici, CAV, B&B imprenditoriali, e facendo dunque concorrenza non corretta.
Appartamenti presenti nei comuni: |
Appartamenti/B&B/Vis telba Regolari |
Appartamenti al 31/08 su Tripadvisor, Booking.com,Expedia,Hotels, Airbnb |
Capoliveri |
61 |
450 |
Portoferraio |
20 |
408 |
Rio |
10 |
289 |
Portoazzurro |
13 |
269 |
Marciana Marina |
2 |
247 |
Campo nell’elba |
30 |
111 |
Marciana |
14 |
171 |
Totali |
150 |
1945 |
Il decremento di circa il 1/2 % è confermato dal sondaggio fatto presso i nostri associati da cui risulta che, pur con delle differenziazioni a macchia di leopardo, vi è stato un decremento delle presenze intorno al 3% e del fatturato in misura leggermente inferiore. Sicuramente è calata la domanda di camere “poco attrezzate” e sono state premiate le strutture turistiche che erano in grado di offrire più servizi, attrezzature, qualità, e che hanno saputo promuoversi meglio sul mercato. Questo fenomeno ha colpito trasversalmente il mercato: ad esempio nelle strutture classificate come villaggi e campeggi abbiamo assistito a situazioni diametralmente opposte con alcuni che, a seconda dei servizi offerti, hanno registrato dati molto positivi altri piuttosto negativi.
Risulta, inoltre, una diminuzione di arrivi dai mercati tedeschi, svizzeri, austriaci, inglesi, qualche incremento da quelli francesi e dei paesi dell’est, stabili gli italiani che comunque hanno ripreso a viaggiare verso mete estere.
Il calo dei turisti dai Paesi limitrofi è stato quasi certamente influenzato dall’annullamento di quasi tutti i voli aerei provenienti dalla Svizzera (fatta eccezione per il piccolo collegamento aereo da Lugano, con volo una volta a settimana) e per l’assoluta mancanza di collegamenti su Pisa e Firenze in contiguità territoriale.
Il mercato svizzero, piuttosto stabile negli ultimi anni, ha fatto registrare un decremento da aprile fino alla metà di luglio, riprendendosi poi fino ad ottobre. Sicuramente il fenomeno si sarebbe attenuato se fosse stato possibile sfruttare i collegamenti aerei, annullati dagli aeroporti di Berna, Zurigo, Altersheim, Friedrichshafen, Monaco.
GRAFICI
I dati relativi ai passeggeri/auto forniti dalla Port Authority (quelli pubblicati si fermavano al 30 giugno, ma a questi siamo riusciti a far aggiungere, su pressante richiesta, anche quelli di luglio, agosto e settembre) danno i seguenti risultati:
- I passeggeri trasportati nella tratta Piombino-Elba sono stati più o meno in pari %
- Le auto trasportate nella tratta Piombino-Elba da maggio a settembre sono state in pari%
Se includiamo il mese di aprile in cui però le strutture aperte erano sensibilmente meno rispetto al 2017 a causa della Pasqua a marzo e dei pochi ponti in aprile, i dati peggiorano di un punto percentuale.
Per suffragare i dati in nostro possesso abbiamo chiesto anche quelli relativi ai consumi di biancheria a noleggio, carburante, supermercati, considerando purtroppo che le elaborazioni statistiche ufficiali non saranno disponibili fino ai primi mesi del 2019, quando ormai sarà troppo tardi per poter intervenire.
GRAFICI
ANALISI SU SONDAGGIO DI FINE STAGIONE
Campione preso in esame: 43 aziende, rappresentanti 3500 posti letto, pari a circa il 30% della ricettività totale.
RILEVAZIONE ANDAMENTO TURISMO
Su questo punto è necessario intervenire immediatamente, non si può più indulgere.
E’ assolutamente necessario creare un osservatorio turistico capace di fornire dati in tempo reale, magari presso la Gestione Associata del Turismo, a cui potrebbero essere consegnati in copia i dati settimanali dei passaggi nave (tanto più che sono rilevanti per la tassa di sbarco…) ed i risultati dell’invio delle schedine di presenza, che tutti gli operatori sono obbligati a trasmettere alla Questura entro 24 ore dall’arrivo del cliente.
Restiamo anche dell’idea che sia del tutto inutile che la Legge Regionale affidi, nel nostro caso a Livorno, la rilevazione delle presenze, quando saremmo perfettamente in grado di farla sul territorio in maniera diretta, rapida e facilmente controllabile in caso di mancato invio.
Al fine di poter avere rapidamente dati sulla provenienza dei nostri clienti, crediamo che sarebbe anche possibile chiedere alle compagnie di navigazione di inserire un codice sul biglietto per identificare (in attesa che la schedina
diventi lo strumento corretto ed efficiente) la nazione di provenienza del viaggiatore: italiano, tedesco, svizzero, austriaco e così via. Potremmo avere così in tempo reale una banca dati preziosa e necessaria per controllare i flussi turistici e quindi poter fare operazioni promozionali e commerciali immediate, verificandone subito l’efficacia.
I PROVVEDIMENTI PER LA SVOLTA
Appare evidente dai dati appena esaminati che siamo di fronte ad un andamento del turismo elbano in calo, seppur migliore rispetto al dato medio nazionale, e siamo anche di fronte ad un’ulteriore contrazione della stagione turistica, tipica e ovvia reazione del piccolo imprenditore alberghiero di fronte alla riduzione della domanda, all’aumento dei costi di gestione ed alla diminuzione dell’indice di fiducia.
Il dibattito di oggi vuole partire proprio da questa situazione e da un quadro previsionale per il 2019 non proprio roseo. E’ evidente che in questo frangente ognuno deve portare il proprio apporto progettuale, nel rispetto del proprio ruolo, idee realistiche, operative e realizzabili in tempi brevissimi od immediati.
Questo è il momento in cui tutti, imprenditori turistici, associazioni di categoria, dipendenti, organi pubblici di controllo e soprattutto Comuni, Enti provinciali, regionali e nazionali, remino nella stessa direzione affinché si inverta il trend, si riprenda immediatamente l’andamento positivo dal 2013 e si aggancino i mercati esteri che OCSE ha previsto in crescita per i prossimi cinque anni.
Misure nazionali e governative e regionali
In un quadro politico attuale in cui si pensa poco ai problemi delle imprese e a quelle turistiche in particolare (inerenti trasporti, lungaggini burocratiche, infinità di adempimenti connessi a sicurezza, privacy, fiscalità, ecc.), ma ci si sta concentrando quasi esclusivamente sul reddito di cittadinanza, sull’ immigrazione, sulla riforma della legge Fornero, dobbiamo spingere affinché la Federalberghi e le altre associazioni nazionali riescano a portare all’attenzione della politica quei minimi provvedimenti che sono indispensabili per la competitività delle nostre aziende elbane.
Le nostre strutture hanno bisogno di potersi ristrutturare e stentano a reperire sul mercato fondi per la riqualificazione indispensabile per reggere la concorrenza nazionale ed internazionale. Oltre al credito d’imposta ottenibile con la Tax Credit (il famoso click day) ed il bonus digitalizzazione, ci aspettiamo che vengano dirottati sul Turismo anche una parte dei fondi europei destinati ora all’industria, e che vengano emanati dei bandi per ottenere capitale a costo zero (con un’agevolazione soprattutto per le aziende in difficoltà).
Purtroppo nemmeno il nostro CONFIDI riesce a superare le barriere del cattivo rating di qualche azienda sfortunata, rating peggiorato perché, magari, non è riuscita a pagare con regolarità una rata di mutuo.
L’assistenza è riservata solo alle famiglie non alle piccole imprese.
Deve essere approvata molto, ma molto velocemente la legge per le isole minori, proposta da ANCIM e non deliberata in tempo dal precedente Parlamento.
La Legge è stata ripresentata ed è in discussione alla Camera: una volta approvata, potrebbe essere ripristinato un trattamento di riguardo ai territori delle isole minori per cui le problematiche relative a scuole, urbanistica, sanità, trasporti, tribunali, servizi di fornitura di energia elettrica e gas, troverebbero una corsia preferenziale che permetterebbe di sopperire alle difficoltà legate al fatto di risiedere in un territorio insulare, non facilmente accessibile seppur bellissimo.
Dovrebbe poi essere rivista la direttiva sui pacchetti turistici, in quanto gli alberghi e le strutture turistiche devono essere in grado di potere ampliare la gamma di servizi offerti quali, ad esempio, la vendita di biglietti per manifestazioni, eventi, ingressi ai musei, trasporti pubblici e locali, oltre ai servizi legati a terme, spiaggia, noleggio attrezzature, guide turistiche.
L’albergatore non può limitarsi per il futuro ad offrire, per la propria struttura, esclusivamente il servizio ricettivo ma deve poter offrire al cliente anche la possibilità di usufruire ed apprezzare le varie opportunità presenti sul territorio, affinché il soggiorno si trasformi in un’esperienza globale e coinvolgente, premiando così coloro che offrono, con passione e creatività, il servizio migliore.
Devono essere ridotte le commissioni a carico dell’impresa sulle transazioni effettuate con carte di pagamento, la modalità prevalentemente utilizzata che copre ormai circa l’80% dell’incasso.
Deve essere alleggerito il carico burocratico che grava sulle imprese. Vi viene dedicato circa un terzo della giornata lavorativa con un costo aziendale valutabile intorno al 4% dei costi complessivi.
Solo per ricordare tutti gli adempimenti di legge obbligatori, la nostra Associazione invia ai propri iscritti un Memorandum composto da circa 100 punti che vanno dalla comunicazione dei servizi offerti agli adempimenti per privacy, videosorveglianza, normativa antincendio, sicurezza dei luoghi di lavoro e piscine, tracciabilità del pesce e obblighi igienico-sanitari, adempimenti sui diritti di autore (SIAE) - IMAIE (compenso per gli artisti interpreti di opere cinematografiche) - SCF (compenso per lo sfruttamento economico dell’opera registrata su supporto fisico o digitale), adempimenti fiscali e relativi alle assunzioni dei dipendenti, etc. solo per citarne alcuni.
Ci auguriamo venga attuata una regolamentazione dei siti web a tutela dei consumatori, ma anche a salvaguardia soprattutto delle piccole imprese, evitando le posizioni dominanti di portali quali Booking.com o Airbnb, che rappresentano un vero e proprio monopolio. Come Associazione abbiamo cercato di intervenire in merito, attivando un nostro portale di booking attraverso il sito Elbapromotion con commissioni intorno al 10%. Necessita una regolamentazione al fine di impedire che il prezzo mostrato in rete non corrisponda al prezzo effettivo, che non siano disponibili le offerte promozionali reclamizzate, che il prezzo definitivo non sia chiaro, ma anche di evitare che le recensioni pubblicate in rete siano anonime, e che possano cagionare un danno economico all’impresa senza che il responsabile sia chiamato a risponderne e senza che esista il diritto di replica.
Fondamentale sarebbe sconfiggere l’abusivismo delle attività private attraverso un controllo capillare di coloro che operano senza le necessarie autorizzazioni previste, attraverso verifiche incrociate sui portali di prenotazione online, e permettendo a tutti gli organi competenti di poter accedere ai dati delle schedine della P.S.
La nuova normativa regionale ha introdotto la categoria delle locazioni turistiche, in questo modo dovrebbe essere facile scoprire chi ha regolarmente denunciato l’inizio attività e chi invece esercita abusivamente, dando anche alloggio a chi vuole sfuggire ai controlli di sicurezza delle forze dell’ordine per la mancata compilazione e invio delle schedine alla P.S.
Misure locali
La fusione della Port Authority di Piombino con Livorno ha determinato un totale distacco dai problemi pratici presenti sul territorio, nonostante l’incontro costruttivo avuto col suo Presidente in merito a tali difficoltà.
Il problema delle barriere di ingresso chiuse (superato dai precedenti amministratori, in quanto le stesse non sono necessarie per l’isola d’Elba ma solo per la Corsica e Sardegna) ha determinato questa estate inutili e disastrosi disagi, con code chilometriche a causa delle auto ferme per la mancata comunicazione del fatto che il controllo non riguardava quelle in transito verso la nostra isola.
Situazione peggiorata ulteriormente a causa della cattiva gestione dei piazzali di sosta che, dopo anni e quasi ogni sabato, ha fatto sì che si verificassero delle lunghe code con attese di oltre tre ore per l’imbarco, una situazione che ha causato malcontento tra i turisti in arrivo, alcuni dei quali hanno minacciato di non venire mai più in vacanza all’Elba!
La mancanza di cartelli indicatori luminosi prima delle barriere, con l’indicazione degli orari previsti per le partenze ed i moli di imbarco, oltre ai prezzi applicati dalle differenti compagnie per aiutare il turista nella scelta più consapevole ed adeguata alle proprie esigenze, ha ulteriormente peggiorato la situazione. Facciamo presente inoltre che i display presenti presso l’area portuale sono da mesi non funzionanti.
Mancanza di carrelli porta bagaglio per coloro che arrivano in treno o autobus, come funziona già negli aeroporti.
All’assoluta mancanza di promozione per l’Elba nell’area della stazione marittima, si potrebbe ovviare in collaborazione con la nostra Associazione o con la Gestione Associata del Turismo, prevedendo gigantografie rappresentative dei luoghi più suggestivi dell’Elba, in modo da creare un’aspettativa positiva nel turista fermo in attesa in un luogo che di certo non invoglia alla vacanza.
Registriamo inoltre l’assoluto ritardo nel ricevere le statistiche relative ai passaggi nave, indispensabili per poter effettuare un riscontro sull’andamento del turismo.
Ci era stato fatto notare anche che, trattandosi di Ente Pubblico, non è compito della Port Authority organizzare servizi privati di multitaxi per Campiglia o Pisa, fare promozione e organizzare il servizio carrelli.
Finalmente in questi giorni abbiamo registrato un cambiamento nell’atteggiamento dell’Autorità Portuale di Piombino verso il territorio elbano. Sono stati infatti convocati tutti gli “attori” implicati ad un tavolo di discussione, al quale è stata palesata la volontà di migliorare l’accoglienza al turista, la promozione di servizi efficienti sul porto, garantire la concorrenza fra le compagnie e migliorare l’organizzazione delle partenze verso l’Elba. Abbiamo continuato a chiedere degli accessi separati per la nostra isola rispetto alla Corsica ed alla Sardegna, considerando appunto che all’ingresso dell’area portuale di Piombino vi sono tre varchi, diminuendo così i superfui controlli alle barriere non necessari per chi si imbarca per la nostra isola. Se questi controlli fossero effettivamente obbligatori, medesime barriere dovrebbero essere posizionate anche alle partenze dall’Elba per Piombino. Su questo punto non ci arrendiamo. Viste le differenti vedute non resta che avere un parere legale. Le barriere rappresentano il punto determinante del problema del traffico sul porto di Piombino.
Torniamo a parlare dei provvedimenti che dobbiamo prendere tutti insieme e mettiamo da parte il passato. Il 2018 è stato il primo anno di applicazione della legge sulla riunificazione delle Autorità Portuali. Mettiamoci in moto, così come stabilito al tavolo di discussione per risolvere (tra l’altro senza costi aggiuntivi) i problemi sopra menzionati.
Da parte nostra cercheremo di convincere imprese, Agenzie di Viaggio e Tour Operator a non concentrare gli arrivi il sabato e ci impegniamo a proporre, nelle sedi opportune, azioni promozionali che interessino anche i territori di Piombino e della Val di Cornia.
Ovviamente se non ci fosse la collaborazione auspicata, dovremmo prenderne atto arrivando anche a chiedere l’intervento del Ministero dei Trasporti. Questo tipo di organizzazione ha causato un grave danno a molti nostri clienti che, come evidenziato prima, molto probabilmente non torneranno nei prossimi anni.
PIT
Come noto il Piano del Territorio, calato dall’alto senza alcuna condivisione con la categoria, è stato oggetto di ricorso al TAR da parte della nostra Associazione, per gli errori in esso contenuti.
Il nostro ricorso è stato respinto dal TAR e siamo andati avanti al Consiglio di Stato.
Devo però rimarcare la disponibilità dell’Assessore Ceccarelli che, lo scorso anno proprio durante la nostra assemblea annuale, palesò l’interesse della Regione a superare il principale errore contenuto nel piano, cioè il limite del 10% di possibile aumento di superficie per migliorie alle imprese, calcolato però solo sull’area su cui insiste l’immobile (quindi quasi nullo per un albergo a più piani...), con una schedatura delle effettive esigenze di ogni singola azienda.
Questa operazione non è stata ancora realizzata, nonostante sia trascorso un anno. Sarebbe auspicabile che avvenisse attraverso una collaborazione fra Associazione Albergatori ed i Comuni elbani, avendo forma di bando pubblico, con la relativa pubblicazione. La nostra funzione potrebbe essere quella di supporto e di stimolo per tutte le aziende associate.
Sicuramente abbiamo perso un anno, sperando in una sentenza favorevole del TAR che non è arrivata.
Prendo personalmente l’impegno e spero che lo stesso facciamo i sindaci dei Comuni affinché si proceda immediatamente alla schedatura delle aziende turistiche, per consentire così la modifica dell’articolo in oggetto.
PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO
Contiamo molto sul nuovo Direttore del Parco, il Dottor Burlando, per portare avanti alcuni progetti che sicuramente possono creare grandi aspettative e muovere target di turisti, considerando che oggi la maggior parte delle persone è molto sensibile alla tutela dell’ambiente.
In questa ottica un posto di assoluto pregio merita il M.A.B., la Biosfera patrimonio dell’UNESCO, area vasta che racchiude tutto l’Arcipelago Toscano.
In questo quadro di collaborazione rientrano il santuario dei cetacei, gli ecohotel esistenti (la più grande concentrazione di tutta Italia), il birdwatching, la protezione delle uova delle tartarughe marine, il progetto plastic free (progressiva eliminazione della plastica dal mare e dal territorio), il progetto Elba Emissioni Zero per incentivare la mobilità elettrica (Comune di Portoferraio e Rio), il recupero dei sentieri (ad esempio tra Portoferraio ed il castello del Volterraio, il cosiddetto Cammino della Rada), il recupero e la promozione dei sentieri percorribili anche con bicicletta a pedalata assistita (ad esempio il progetto creato dalla G.A.T - Elba Smart Exploring che permette, con uno smartphone, di scegliere un itinerario percorrendolo già da casa virtualmente per poi provarlo fisicamente sul territorio).
Se la nostra Associazione unitamente al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed alla G.A.T. iniziassero a lavorare insieme per promuovere il territorio, sicuramente riusciremmo a creare le premesse per attirare target turistici di qualità, anche al di fuori dei mesi estivi e assicurando così una stagionalità più lunga.
Quindi chiediamo al Parco Nazionale di essere più incisivo e collaborativo per portare avanti programmi condivisi. Nel contempo chiediamo di definire le pratiche, importanti per le aziende, rimaste in sospeso come quelle relative alla correzione degli errori di confini (relative ad esempio alle aziende in cui una parte ricade all’interno del perimetro del Parco ed un’altra no), all’approvazione del Regolamento del Parco, allo sviluppo e al miglioramento delle visite a Pianosa, con un contributo al recupero dell’isola in vero e proprio stato di abbandono. Le visite a Pianosa e Montecristo potrebbero essere meglio strutturate, aperte a forme di turismo sostenibile più organizzato, per poter contribuire anche, come nel caso di Pianosa, al recupero del patrimonio immobiliare e storico attualmente molto degradato, con il fine ultimo di rendere la visita a questa isola un’esperienza unica.
TRASPORTO AEREI
Il 2018 è stato l’anno nero per il trasporto aereo a causa del mancato rinnovo della gara di contiguità territoriale e del fallimento della compagnia SKYWORK. Di fatto l’Elba è rimasta senza alcun collegamento aereo con il resto d’Italia e la Svizzera.
La nostra Associazione, che già in passato si è battuta per lo sviluppo dell’aeroporto assumendosi anche dei rischi, come ad esempio per il collegamento con Zurigo e sostenendo lo scalo con Lugano, ha collaborato per tutta l’estate con G.A.T. e con il Dottor Boccardo di Alatoscana per cercare di tenere vivi i flebili rapporti con i tour operator svizzeri, fortemente delusi dal comportamento della SKYWORK, che ha rinunciato al volo Berna/Elba mandando in fumo ingenti risorse promozionali investite a sostegno dei voli dalla Svizzera (fiere, conferenze stampa a Lugano, San Gallo e Zurigo, inviti a giornalisti e TO. etc.). Il danno si è ulteriormente aggravato nel momento in cui la compagnia ha dichiarato fallimento, lasciando a terra diversi turisti arrivati all’Elba con volo aereo e abbandonati sull’isola senza alcun tipo di supporto, con le conseguenti disdette pervenute.
Al momento non abbiamo ancora trovato una compagnia affidabile in grado di sostituire SKYWORK, in quanto i broker italiani non hanno nella loro disponibilità aerei tipo Dash o ATR e l’Elba non può ancora garantire loro un pacchetto di ore volo più ampio, oltre ai giorni di sabato e domenica.
Notizia recente è quella che l’aeroporto di Berna (anch’esso senza collegamenti a seguito del fallimento SKYWORK) avrebbe trovato la compagnia Zimex con ATR disponibile. Se riescono a concludere un accordo con tale compagnia aerea, si aprirebbe di nuovo il collegamento Berna/Elba e noi potremmo di nuovo sostenere il volo Zurigo/Elba, confermare anche quello Lugano/Elba con un piccolo aereo da 17 posti per dare, almeno, continuità al lavoro intrapreso con le agenzie e un segno tangibile ai turisti. Risalire la china dopo l’abbandono di quest’anno è ancora più difficile per la giustificata diffidenza degli operatori svizzeri.
Un’altra buona notizia, recentissima, è quella del rinnovo, con aumento della contribuzione economica, della continuità territoriale, ottenuto anche grazie al convegno organizzato a fine settembre dalla Fondazione Isola d’Elba e agli impegni unanimi presi dai partecipanti, tra cui la maggioranza dei Sindaci elbani, e soprattutto la Regione, la Camera di Commercio, la Provincia di Livorno, Enac e le Associazioni di categoria.
Questo impegno dovrebbe finalmente permettere di ripristinare il collegamento con Pisa e Firenze, anche se i tempi non saranno brevi e si ipotizza la loro ripresa per la prossima stagione 2019. Per questo motivo stiamo lavorando all’attivazione di servizi alternativi e comunque di supporto del volo giornaliero (un po’ poco per trasferire i turisti che arrivano nell’arco della giornata negli hub e disposti ad aspettare non più di una, due ore per raggiungere la loro meta definitiva).
Vi è la concreta possibilità di avere un autobus da 50 posti che collegherebbe, due volte al giorno da aprile ad ottobre, Piombino e Pisa al costo di circa 20 Euro a passeggero. Ovviamente il gestore del servizio ha bisogno del minimo garantito. Stiamo collaborando con G.A.T e i Comuni per concludere l’accordo in breve tempo e per reclamizzare il servizio, che ci potrebbe avvicinare in modo concreto ai 3.000.000 di passeggeri che arrivano all’aeroporto di Pisa.
Stiamo anche lavorando per ottenere una tariffa speciale per auto a noleggio da Pisa e Firenze fino a Piombino Elba, per dare un’ulteriore possibilità al turista. Stiamo cercando inoltre di concludere un accordo con i tassisti di Piombino e della costa (a cui speriamo partecipino anche quelli elbani, visto che il servizio va fatto in sharing), che dovrebbero costituire una cooperativa con prenotazione diretta via web, in modo da creare una sorta di servizio multitaxi Piombino Pisa, che abbasserebbe il costo del servizio e diverrebbe la terza modalità di collegamento con gli aeroporti continentali.
Abbiamo preso atto, con piacere, della volontà di tutti i partecipanti al convegno di portare avanti il completamento dell’aeroporto di Marina di Campo (intubazione fossi, spostamento strada, rotonda, allungamento pista), dopo di che riusciremo finalmente, grazie all’arrivo di aerei da 50/80 posti, a lavorare con i mercati del nord Europa pronti a sostituire quelli tedeschi e inglesi, che vengono dirottati su altri lidi.
Prendiamo atto che finalmente, dopo un anno trascorso (il 2018) senza quasi neanche un volo aereo, gli elbani e gli Enti tutti si siano resi conto della necessità di sviluppare l’aeroporto che, come noto, vale potenzialmente almeno 50.000 arrivi e soggiorni garantiti per 50.000.000 Euro minimo, con un indotto ulteriormente superiore.
Si apriranno delle opportunità ora impensabili (turisti che compreranno case all’Elba, altri che lasceranno le barche nei cantieri isolani, crescita della richiesta di escursioni ambientali, culturali, sportive, eventi musicali, eventi congressuali), con un turismo di qualità che potrebbe incidere positivamente sull’economia locale soprattutto in bassa stagione.
Insomma come sempre bisogna passare dall’inferno per rinascere compatti.
PROMOZIONE TURISTICA
La nostra Associazione ha investito in promozione quasi 200.000 Euro negli ultimi due anni. Tale somma doveva essere integrata con contributi regionali (Bando Internazionalizzazione delle Imprese) e del G.A.T. (Gestione Associata Turismo).
Per problemi burocratici vari, non siamo ancora riusciti ad ottenere dal G.A.T. il contributo previsto del 40% con il quale avremmo dovuto e potuto portare a termine tutte le previste azioni promozionali. Riceviamo promesse di recupero delle somme non erogate, ma sostanzialmente non è ancora stato liquidato quanto preventivato e non è possibile programmare alcuni interventi, che potrebbero dare una svolta all’incertezza turistica attuale.
Numerose azioni promozionali sono state svolte a sostegno del mercato svizzero, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti aerei al fine di consolidare i mercati dell’Europa dell’est (Polonia, Repubblica Ceca). Riesce invece più difficile aggredire il mercato del nord Europa, a causa della mancanza di collegamenti aerei da Pisa.
Abbiamo migliorato la promozione sul web, le prenotazioni sul nostro sito Elba Promotion risultano più vantaggiose rispetto ad altri giganti online (vedi Booking.com). Stiamo progettando, già dai prossimi mesi, di rafforzare ulteriormente questo settore, anche attraverso un nuovo collaboratore che avrà il compito di contattare personalmente tutti i nostri Associati, per illustrare in maniera chiara e semplice come migliorare la vendita e quali vantaggi possono ottenere utilizzando questa risorsa. L’uso dei social network è in costante crescita e non possiamo non sfruttarli nel modo più efficiente.
Per destagionalizzare la nostra offerta partiremo con una importante campagna per il turismo outdoor, per valorizzare al meglio le molteplici attività sportive che possiamo offrire a contatto con la nostra straordinaria compagine naturalistica e paesaggistica, soprattutto in bassa stagione.
La nostra promozione quando possibile è concordata o complementare a quella della G.A.T., a cui a tal proposito vorremmo presentare alcune osservazioni.
Non concordiamo sul fatto che della somma di circa 3.000.000,00 Euro di incasso relativo alla tassa di sbarco, 2.000.000,00 di euro vengano spartiti tra i sette comuni e che alla promozione vengano destinati solo 1.000.000,00 di euro. Non è chiaro poi come vengano impiegate tali risorse economiche da parte dei comuni, che dovrebbero utilizzarle sempre a servizio della natura economica del nostro territorio, per il decoro e l’accoglienza, e così via, ma di cui non abbiamo la minima evidenza. Questi sono i dubbi che tutti noi abbiamo, c’è poca informazione, poca trasparenza.
Secondo noi si è stravolto lo spirito iniziale della tassa di sbarco, che doveva servire alle iniziative promozionali comuni o a quelle migliorie strutturali di comune interesse, lasciando solo una parte minimale per l’organizzazione di feste ed eventi comunali.
Poiché l’obiettivo è quello di allungare la stagione è quasi d’obbligo che le risorse dei singoli comuni siano destinate invece all’organizzazione di eventi di qualità, in grado di attrarre clienti sulla nostra isola.
Questo potrebbe essere un effettivo contributo all’allungamento della stagione, non i concerti in alta stagione che possono essere organizzati anche da privati o a pagamento.
Chiediamo pertanto che i rapporti tra la G.A.T. e le Associazioni di categoria del Turismo diventino continui e dettati da una migliore trasparenza, in modo che tutti possano conoscere sia gli interventi che vengono realizzati che quelli in previsione, con i relativi impegni finanziari.
Siamo favorevoli a destinare un contributo all’aeroporto, perché l’Elba deve dimostrare di sapere contribuire economicamente e concretamente, per quello che può e insieme a Stato e Regione, ma soprattutto per dare un segnale di una univoca volontà del territorio: il TURISMO non si sviluppa se non vi sono in essere trasporti efficienti sia per via aerea, che marittima, che terrestre (treni).
Nel quadro del rilancio del turismo, abbiamo ottenuto l’opportunità di organizzare la Borsa del Turismo Sportivo qui all’Elba nel mese di maggio 2019, in quanto il nostro territorio è stato considerato particolarmente adatto agli sport legati al mare, ma anche a quelli terrestri come la bicicletta e il trekking.
Stiamo cercando di realizzare questo evento insieme a Montecatini Terme, che lo pianifica ormai da anni. L’Elba potrebbe diventare un’importante vetrina per gli organizzatori di eventi sportivi nazionali ed internazionali.
Allo scopo abbiamo bisogno della collaborazione e del contributo da parte di Regione e G.A.T. per essere certi di pareggiare i costi, in quanto l’Elba è più difficile da raggiungere con conseguenti maggiori spese di viaggio rispetto ad una qualsiasi località della terraferma. Dobbiamo quindi cercare di azzerare i costi di trasporto per gli espositori e per i sellers abituati a raggiungere facilmente Montecatini Terme da Pisa o Firenze.
Per rilanciare il turismo nei mesi di maggio e di settembre/ottobre, in cui non si prevedono per il 2019 flussi spontanei (assenza di feste e ponti), abbiamo pensato ad una campagna promozionale che annulli il costo del trasporto. Con la collaborazione delle compagnie di navigazione che vorranno aderire al progetto, individueremo due/quattro corse al giorno, scegliendole in orari particolarmente allettanti, a cui dovrebbe essere applicato uno sconto del 50% per i clienti che alloggiano in aziende turistiche associate.
Il mancato incasso delle corse coinvolte da parte delle compagnie, potrebbe essere recuperato applicando, in alta stagione, un piccolissimo sovrapprezzo di circa mezzo punto percentuale.
Gli alberghi potranno supportare la campagna promozionale regalando ai propri clienti la restante parte del biglietto o proponendo altre offerte collegate. In questo modo l’Elba sarebbe raggiungibile quasi come se fossimo una località del continente.
Naturalmente occorre che in tali periodi ci siano eventi e mostre organizzate dai Comuni e contiamo sulla promessa, fatta da Vittorio Sgarbi nella sua visita all’Elba, di portarci una mostra di rilievo nel 2019.
I MUSEI E L’OFFERTA CULTURALE
Continua lo stato d’abbandono in cui versano i giardini dei Musei Napoleonici, non risultano ancora modificati nemmeno gli orari di apertura (aperti tutto il giorno in inverno e chiusi un giorno alla settimana anche durante il periodo estivo), e non abbiamo avuto nessun riscontro sull’eventuale applicazione di un contratto di flessibilità essendo i nostri musei stagionali. Gli incassi dei biglietti non restano sul territorio ma finiscono a Roma, le persone che dirigono i musei sono distanti dal territorio non in grado di prendere provvedimenti immediati nel caso per esempio di richieste specifiche legate al turismo crocieristico.
Per l’Elba è veramente indispensabile che i nostri musei siano facilmente fruibili e piacevoli da visitare, mancano guide multimediali, bookshop, arredi decenti (oggi c’è il deserto), negozi lungo le vie di accesso al posto delle vecchie baracche.
La cultura è uno degli elementi fondamentali per incentivare i flussi turistici di qualità in bassa stagione. Sembra che non sia di interesse per i nostri amministratori, e nonostante la disponibilità del sindaco di Firenze, anche il discorso del biglietto unico con quello dei musei fiorentini, che avrebbe dato grande visibilità alla nostra isola, è fallito. Poteva essere il primo passo verso quella integrazione dei pacchetti città d’arte/isola d’Elba di cui da anni parliamo, integrato al trasporto alternativo e via aerea, necessario anello di congiunzione con il continente.
Come noto le nostre proposte sono rimaste lettera morta. In sintesi sono queste:
- Orario invernale: ridotto con chiusura un giorno e mezzo;
- Orario periodo primaverile: ore 9 - 19 con chiusura la domenica;
- Orario estivo: ore 9 - 23 con chiusura domenica pomeriggio;
- Apertura serale per piccoli concerti e spettacoli son et lumière;
- Apertura di un bookshop e di una caffetteria;
- Sistemazione dei giardini con finanziamenti privati in cambio di cartelli promozionali e targhe;
- Vendita di biglietti online, acquistabili con carte di credito (oggi non è possibile).
Ai Musei Napoleonici si aggiungono le Fortezze di Portoferraio, a cui deve essere assicurata la facile accessibilità con automezzi idonei sia per la manutenzione, che assicurare la fruibilità di questi nostri tesori anche ai turisti anziani o con disabilità.
Sicuramente un valore aggiunto può rappresentare anche la passeggiata che dalla Linguella arriva fino al Castello del Volterraio (Cammino della Rada), percorso non ancora completamente percorribile, ma su cui bisogna insistere in quanto rappresenterebbe un richiamo ambientale, paesaggistico e culturale, grazie anche all’organizzazione di visite guidate.
Continuiamo ad insistere sulla creazione di una sorta di “pass” del turista che permetta l’accesso a tutti i musei dell’Elba, come funziona ormai ovunque nel mondo. Questa potrebbe essere compatibile e integrabile ad una analoga card che stiamo studiando nell’ambito di un progetto delle isole minori (Capri, Ischia, Eolie).
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Le aziende alberghiere si sono impegnate tantissimo per raggiungere gli obiettivi proposti di effettuare circa il 70% di raccolta differenziata (escluso Porto Azzurro che non aderisce al progetto ESA).
Abbiamo avuto grandi problemi per la rigidità inizialmente dimostrata da ESA. Nonostante ciò pensiamo, con i correttivi fatti durante la stagione, di aver fatto un grande passo in avanti e contribuito in maniera determinante a far sì che possiamo ormai considerarci fra le isole virtuose in materia di raccolta differenziata e di rispetto dell’ambiente, anche se ogni traguardo raggiunto è sempre migliorabile.
E’ il momento quindi di riconoscere a chi si è impegnato attivamente, una sorta di incentivo economico per l’impegno messo nella differenziata, per le ricadute positive sia ambientali che in termini di risparmio per ESA.
Pensiamo ad una consistente riduzione della TARI per le aziende, ad esempio. Come noto la tariffa da applicare, come dicono le sentenze, dovrebbe essere la stessa delle case private e commisurata alla quantità di rifiuti prodotti e non ai metri quadrati.
Potrebbero essere anche riconosciuti dei contributi per una campagna di investimenti in attrezzature, è indispensabile che le imprese vengano dotate di macchine pressatrici per la carta, la plastica ed il vetro per ridurne il volume e la quantità da raccogliere. Per l’organico è necessario assicurare il passaggio giornaliero dei mezzi, almeno in alta stagione, e così come avviene per le famiglie, devono essere consegnati all’utente i sacchi per la raccolta gratuitamente ed in quantità sufficiente e non costringendo le aziende ad acquistarli anche a tariffa piuttosto elevata.
Sostanzialmente bisogna dare un incentivo alle aziende che collaborano, penalizzando chi invece non partecipa correttamente al servizio.
Riteniamo importante anche proseguire con l’esperimento delle macchine tritura vetro che riducono la quantità di vetro di un decimo, anche se devono essere migliorate perché quelle in sperimentazione sono troppo piccole per il volume di rifiuto trattato.
Grazie ad Esa abbiamo assistito ad un miglioramento della pulizia delle strade comunali e provinciali, ma si può fare di meglio, coinvolgendo maggiormente gli esercenti e penalizzando coloro che non puliscono il loro tratto.
Con Esa e i Comuni dobbiamo assolutamente portare avanti sulla nostra isola il progetto sperimentale della Sardegna, che ha risolto il problema del deposito della Posidonia sulle spiagge, non gradito a molti dei nostri ospiti, semplicemente riportandole in mare aperto con un’imbarcazione idonea. Non dobbiamo comunque dimenticare che la Posidonia è la difesa naturale delle nostre spiagge dall’erosione.
L’ALBERGO DIDATTICO
E’ stato ultimato il progetto per l’albergo didattico che, come accennato lo scorso anno, prevede il recupero di alcuni locali messi a disposizione dal Comune di Portoferraio al fine di ricavare aule atte alla formazione degli studenti, oltre a circa trenta camere.
I giovani in collaborazione con le scuole lavoreranno direttamente in albergo con i tutor aziendali, professionisti del settore, di fronte a dei clienti veri.
La ristrutturazione è a carico di imprenditori elbani e necessita di un contributo finanziario da parte della Regione Toscana. L’assessore Grieco, che oggi non ha potuto essere presente, verrà presto all’Elba per la presentazione di questo progetto alle scuole e agli addetti ai lavori. Noi crediamo molto in questa opportunità che ha avuto il consenso di Federalberghi, Regione e scuole e potrebbe avere uno sviluppo inaspettato, creando a medio termine un centro di formazione specializzato nella hotellerie con studenti provenienti anche da altre regioni italiane, se non dall’estero.
CONCLUSIONI
Abbiamo elencato alcune delle priorità indispensabili per il rilancio del turismo all’Elba, che quest’anno ha avuto una piccola flessione, comunque inferiore rispetto ai dati medi nazionali.
Occorre reagire immediatamente ed abbiamo proposto alcuni interventi per allungare la stagione che possono essere realizzati in parte nell’immediato, altri nel medio termine.
Sono certo che oggi gli interventi saranno di supporto, di critica costruttiva perché l’Elba è in grado, quando colpita da eventi negativi, di ricompattarsi. Ci aspettiamo pertanto che tutti i presenti, per quello che possono o che è il loro compito, comincino a remare nella stessa direzione.
Sono certo che il 2019, con questi provvedimenti urgenti sui trasporti e su una promozione turistica unitaria, sarà in grado di far ripartire la nostra economia. Possiamo così concentrarci sui problemi a più lungo respiro per consolidare quel ruolo che viene già riconosciuto all’Elba come la più desiderata per la vacanza, la più cliccata, ma solo per quanto riguarda il periodo estivo.
Il nostro obiettivo è di far diventare l’Elba desiderata anche al di fuori dell’estate e oltre il suo mare, ne trarranno beneficio oltre agli imprenditori i cui immobili sono oggi utilizzati solo per pochi mesi, anche i lavoratori che non dovranno più ricorrere ad ammortizzatori sociali o a dover emigrare per trovare lavoro. UNITI CI RIUSCIREMO.