Questo circolo ha sostenuto la fusione dei comuni di Rio Marina e Rio nell'Elba perché doveva essere l'occasione per una migliore la programmazione economica e territoriale su un territorio più vasto, nonché offrire più vantaggiosi servizi di base ai cittadini.
Oramai il comune di Rio è nato da dodici mesi e il 25 settembre sono trascorsi i primi fatali cento giorni dell'amministrazione Corsini, ma tutto pare brancolare nel buio, in particolare la macchina amministrativa.
La prima cosa da fare era amalgamare l'apparato, operazione non fatta durante la grigia gestione commissariale che s'è limitata ad una semplice sommatoria degli uffici, ma neppure anticipata dalle precedenti amministrazioni di Rio Elba e di Rio Marina le quali avrebbero dovuto preparare un piano, affidato ad un soggetto terzo, magari dell'associazione dei comuni della Toscana (Anci), cosa allora ostinatamente rifiutata. Il risultato è che oggi abbiamo un comune dove alcuni uffici sono aperti ad intermittenza: certi giorni a Rio Marina altri a Rio Elba con i cittadini che disorientati devono correre da un municipio all'altro.
Rappresentativa è la recente denuncia dell'associazione dei geometri elbani in merito al blocco totale delle attività dell'ufficio edilizia privata la cui direzione è stata assunta ad interim dal sindaco.
Eppure, in attesa della definizione della macrostruttura, basterebbe un migliore utilizzo del personale dipendente.
Per questi motivi manifestiamo la nostra preoccupazione poiché ci pare come dietro questa disorganizzazione ci sia un disegno di quegli amministratori, a suo tempo schierati contro la fusione, che ora cercano di farla fallire.
Circolo Pd Rio Marina e Cavo