Riusciranno i nostri 7 “piccoli” eroi a trovare la quadra sul contributo di sbarco?
Penso proprio di sì, ma non perché ispirati soprattutto dal fine nobile di sostenere l’industria turistica, ma molto più prosaicamente perché “seppellire” la gestione associata del turismo vorrebbe dire rinunciare ad un discreto “malloppo” di euro che fa gola a tutti, anche al Comune di Capoliveri. E sono abbastanza sicuro che il primo cittadino capoliverese non farà fallire la Gestione associata anche perché, per quanto spesso impulsivo, sa benissimo che sarebbe la sua una scelta di inaudita, arrogante irresponsabilità.
La lettera da Lui inviata, alcuni giorni or sono, ai Sindaci e ai Funzionari comunali responsabili dell’Ufficio ragioneria non fa onore alla Sua intelligenza e alla Sua lunga esperienza di Amministratore pubblico. Dal momento che l’aumento proposto a 5 euro non ha avuto il consenso di TUTTI i Sindaci, l’importo del contributo, per il 2019, rimane quello stabilito lo scorso anno e, quindi, nei rispettivi bilanci le Amministrazioni possono continuare ad inserire la quota spettante del gettito complessivo. Nel Regolamento, all’art.3, non è affatto scritto che se non viene licenziata una proposta di aumento si debba bloccare tutto. Di fatto chiudere la gestione associata.
La Consulta dei Sindaci è stata riconvocata per il prossimo venerdì. Barbetti, forse resosi conto che con la minaccia di far saltare la GAT andava semplicemente incontro ad un suicidio politico, ha abbozzato una diversa proposta, secondo la quale il contributo di sbarco rimane confermato a 3 euro e 50; viene aumentata la spesa per la promozione a 1 milione e 400 mila euro; sono garantiti 200 mila euro a ciascun Comune ed infine è istituito un fondo di 200 mila euro da destinare al cofinanziamento di opere ed iniziative di valenza comprensoriale. In altre parole si propone di dare una “sforbiciata” di 100 mila euro a Portoferraio e di 85 mila a Rio, senza alcuna motivazione, per cui sorge il sospetto, anzi appare evidente, che il Nostro si voglia levare lo “sfizio” di fare un dispetto ai due Comuni che si sono opposti all’aumento. E può levarsela questa “magra” soddisfazione perché la quantificazione degli importi da destinare alla promozione turistica, ai Comuni o agli interventi di valenza comprensoriale non ha bisogno di un unanime consenso, ma basta che sia approvata dalla maggioranza dei Sindaci.
Credo però che questa nuova “birbata” barbettiana, se portata diabolicamente alla approvazione della Consulta, avrà conseguenze disastrose. Accentuerà la spaccatura tra i Comuni. Metterà seriamente in crisi la GAT. Mi sarei aspettato, da un politico più che navigato, una proposta diversa che, oltre ad incrementare l’impegno per le attività di promozione dell’Elba, avesse ridotto sensibilmente le quote spettanti ad ogni Comune in modo da poter stanziare non una esigua somma di 200 mila, ma almeno 1 milione di euro, a sostegno di progetti o iniziative utili per la tutela dell’ambiente, per l’incremento delle presenze turistiche in periodi di bassa stagione e per il potenziamento di infratrutture e di servizi di interesse sovracomunale. Sarebbe stata questa una proposta più che saggia. Rispettosa della legge istituiva del contributo e del Regolamento ed in sintonia con le più volte ripetute richieste delle Associazioni economiche.
Ma non aspettiamoci che venga accolta. Alla fine un “accordicchio” sarà, comunque, trovato e sarà garantito un discreto “malloppo” ad ogni Comune. Ci sono da finanziare gli spettacoli e i concerti estivi. E i fuochi d’artificio.
Giovanni Fratini