Poco prima di Natale, è stata emessa la sentenza di assoluzione (perché il fatto non sussiste) dall'accusa di concussione per Carlo Mazzerbo, ex direttore della casa di reclusione di Porto Azzurro (attualmente direttore del carcere di Massa Marittima), Domenico Zottola, educatore, Sergio Madonna, assistente capo della Polizia penitenziaria, e Paolo Piga, docente.
Dopo otto anni si conclude una vicenda che ha sorpreso chi conosce le persone e il carcere elbano. E che ora gioisce per il positivo esito.
Le accuse riguardavano alcuni aspetti della gestione della Cooperativa San Giacomo, nata per offrire ai detenuti occasioni di lavoro nell'ambito del percorso rieducativo. Zottola si è speso molto con costanza e per lungo tempo, d'intesa con la direzione, per favorire opportunità lavorative.
Con un post sui social il 24 dicembre scorso, è stato Mazzerbo a dare notizia della sentenza di assoluzione, scrivendo tra l'altro: <<Questo Natale ho ricevuto un bellissimo e atteso regalo, la fine della lunga e dolorosa vicenda processuale per presunte colpe quando ero direttore a Porto azzurro; dopo ben 8 anni è arrivata l'assoluzione con formula piena, perché il fatto non sussiste. Naturalmente ne sono molto lieto, perché anche se sereno e con la coscienza tranquilla la cd macchina della giustizia si può trasformare in un meccanismo infernale. (…) In questi lunghi anni ho continuato, spesso con molto fatica, a lavorare per quello che non solo la legge mi impone ma soprattutto in cui credo profondamente, cercando di non dimenticare mai di lavorare con gli uomini e per gli uomini, con attenzione e senso di umanità. Ho avuto la fortuna di avere accanto collaboratori e amici che non hanno mai smesso di credere in me e che voglio ringraziare di cuore perché non sanno quanto sono stati preziosi per me.>>
Tutto questo rafforza l'azione di quanti, all'interno e all'esterno della realtà carceraria, si adoperano per attuare il significato della pena come sancito dalla Costituzione italiana: la rieducazione del condannato e il suo reinserimento sociale.
Un compito che deve vedere il coinvolgimento di tutta la comunità ove è inserito il carcere e che richiede vigilanza affinché nessuno ne attenui l'importanza e ostacoli l'attuazione.
Nunzio Marotti