In vista delle primarie aperte del 3 marzo, il comitato Piazza Grande a sostegno di Nicola Zingaretti segretario nazionale Pd si è presentato anche all'Elba, un territorio che nell'ultima sfida per la segreteria regionale è parso più orientato che altrove a sostenere una netta discontinuità di proposte e uomini, a partire da una severa analisi autocritica degli errori commessi.
A perorare Zingaretti, attuale Presidente della Regione Lazio, oltre ad una discreta presenza di militanti, sono intervenuti il segretario elbano Simone De Rosa, l'ex responsabile della federazione Valerio Fabiani e la consigliera regionale Alessandra Nardini, collegamento tra le 'Piazze Grandi' toscane e il comitato nazionale per Zingaretti segretario.
Unanime lo smarrimento per aver trascorso un anno intero di brucianti sconfitte prima di approdare ad una discussione congressuale che consentisse al PD di ripartire; questi mesi di Governo gialloverde a prevalenza salviniana hanno inoltre fatto maturare in molti la convinzione che sia stato un errore grave anche quello, dopo il voto, di non essersi seduti al tavolo - offerto da Mattarella – di un confronto con il M5S che scongiurasse la saldatura dell'ambiguo Movimento con una destra tutta propaganda e con scarso senso delle Istituzioni.
Ma l'autocritica più forte sentita, quasi liberatoria, è stata senza dubbio quella relativa all' aver perso il contatto, (la 'connessione sentimentale' direbbe Gramsci) con quelle parti di società impoverite dalla crisi, milioni di persone che anche per disperazione si sono affidate a qualsiasi proposta che promettesse di modificare un presente insopportabile; è insomma mancato l'impegno sui diritti sociali oltre che su quelli civili.
La scadenza delle prossime elezioni europee di maggio, concomitante al rinnovo di decine di Comuni anche in Toscana, è considerata decisiva per la sopravvivenza stessa del Partito; poco tempo per cambiare nettamente e ripartire. Per questo l'obiettivo che i comitati Piazza Grande si sono dati è quello di superare di slancio il 50% dei consensi alle primarie, invitando a partecipare tutti coloro che, anche provenendo da esperienze diverse, concordano sulla necessità di cambiare profondamente questa Europa, con un potere politico unitario e reale che la faccia diventare soggetto di crescita e non più di austerity, l'altra faccia dei sovranismi.
Note critiche anche sulla vicenda davvero incredibile della sospensione dal partito di Lorenzo Lambardi (poi dimessosi) con una decisione burocratica da parte di una commissione di federazione, un'azione incomprensibile che, secondo i presenti, la dice lunga sullo stato confusionale del partito e sulla necessità di una sua totale rifondazione.
CR