“Egregio signor vicesindaco Bertucci, in tasca ho solo due tessere, quella della Cgil e quella dell'Anpi. Lei ha ragione, faccio politica sindacale: proprio per questo ho ritenuto doveroso controbattere alle scorrette parole del sindaco Ferrari.
Premesso questo, credo che Lei non sia stato sufficientemente attento al lavoro svolto dal sindacato nel corso degli anni. Ricordo infatti l’accordo raggiunto con l’amministrazione comunale a guida Pd, accordo raggiunto dal sindacato in seguito a lotte e proteste. L'intesa prevedeva appunto il rispetto delle relazioni sindacali, un maggiore investimento nella formazione del personale e il rafforzamento occupazionale. Un'intesa che poi non è stata recepita da codesta amministrazione.
Da ricordare inoltre che nel corso degli ultimi anni, a seguito di pensionamenti avvenuti e mobilità concesse, la macchina comunale si è svuotata. La mancanza del rispetto di approvazione delle carte contabili, così come previsto dal Testo unico degli enti locali, non permette all'ente di poter fare assunzioni: questo è un dato di fatto, frutto dei risultati della sua compagine politica.
Quindi signor vicesindaco, come vede, ragiono solo in termini sindacali e proprio per questo ritengo ancora una volta inaccettabile l'attacco ai dipendenti emerso sulla stampa. Signor vicesindaco stia tranquillo: io non faccio campagna elettorale per nessuno, mi batto solo per il rispetto e la difesa della professionalità dei lavoratori del Comune, oggetto di attacchi scomposti, ingiustificati e strumentali”.
Manuel Anselmi, Coordinatore Cgil arcipelago livornese