Per il sindacato elbano della Cgil è l'ora del rilancio. E' l'ora del recupero della massima visibilità e partecipazione ad ogni problematica dell'isola. Parola di Mauro Scalabrini, il coordinatore della forza sociale che fu diretta in Italia da Giuseppe Di Vittorio, il quale ebbe a dire nel 1949 “Occorre ripartire dal lavoro per uscire dalla crisi". Dopo oltre 60 anni la frase è purtroppo ancora attuale.
L'incontro dal titolo "Una Piattaforma 2013 per l’Isola d’Elba", ha registrato affermazioni decise del sindacalista, davanti all'assemblea affollata di iscritti e delegati delle varie categorie, riuniti alla sala della Provincia, presente Franca Taddei, della segreteria provinciale. “Esiste -ha detto quest'ultima nelle conclusioni- il bisogno del massimo impegno della nostra forza sindacale, che in Italia registra 6 milioni di iscritti, per pesare su ogni criticità del territorio elbano, situazioni indubbiamente da risolvere senza tempi lunghi”. "Noi vogliamo dedicare ogni nostra energia all'emergenza locale e nazionale, costituita dalla mancanza di lavoro.- ha detto Scalabrini nella relazione- In Italia 100.000 pensionati dispongono dai 10 ai 50.000 euro mensili, disparità inaccettabili. Siamo il paese dei suicidi; certi disperati arrivano all'estremo gesto per la mancanza di attività lavorativa. Un paese che non progetta , non programma al fine del bene della sua popolazione. È necessario invece tornare ad investire, dare risposte in tempi rapidi ai bisogni reali, per creare occupazione e dare certezze. Ad esempio c'è bisogno di una scuola, in particolare quelle isolana, che abbia continuità didattica, invece che un carosello di insegnanti pendolari stressati. L'Elba fa parte di una provincia, di una regione, non può continuare ad avere il ruolo di periferia estrema afflitta da situazioni critiche. Vanno trovate soluzioni condivise ad ogni livello”. Scalabrini ha quindi evidenziato come l'isola sia oppressa da problematiche decennali irrisolte, ad esempio con trasporti dai costi assurdi, da un sistema dei rifiuti che non dà lavoro locale perché si portano fuori isola i materiali da smaltire, con spese esose. La crisi va affrontata tutta insieme, ha ribadito, e la voce della Cgil dovrà essere sempre più potente e ascoltata. “Agiremo in ogni sede – ha poi sottolineato ancora il sindacalista- facendo sentire a chi di dovere l'esigenza di risposte reali e risolutive dei problemi sul tappeto. I giovani se ne vanno dall'isola, non hanno prospettive e abbiamo bisogno di formazione che non serva solo ai formatori. E non dimentichiamo che la nostra economia turistica, non può essere in una crisi crescente, va trovata una forza di coesione per un turismo ecologico, culturale e naturalistico, capace di sfruttare i principali beni del territorio, con qualità nei servizi. Occorre invertire il declino per cui dal 2006 si sono perse centinaia di migliaia di presenze in estate. Senza dubbio - ha concluso- occorre risolvere, col Comune unico, la fase amministrativa, avendo però garanzie, prima del referendum, circa il destino dei dipendenti pubblici. Attualmente con otto Comuni i segretari comunali costano 500.000 euro e la realtà del lavoro elbano registra 7221 iscritti al centro per l'impiego, tra cui 2471 sotto i 35 anni”. L'assemblea quindi è passata al dibattito e Francesco Ballone, dipendente comunale, ha espresso a chiare note il bisogno di una Cgil più forte in ogni ambito, che deve riuscire a dar lavoro alle forze presenti nel territorio elbano, spesso scalzati da altri che vengono da fuori isola. Semeraro, dei Comitati Sanità, ha appoggiato lo spirito di rinascita del sindacato per rivendicare soluzioni reali ai problemi. “L'Elba non favorisce- ha fatto notare- la nautica o non si sfrutta l'invasione di cinghiali e mufloni con produzioni Doc di tale specialità di carne. Il turismo deve essere culturale e ambientale”. Ha integrato la relazione di Scalabrini, Manuel Anselmi, della segreteria della Cgil elbana, additando la crisi della sanità a causa dei noti tagli e ha fatto presente come il carcere stia vivendo una situazione insostenibile, con più di 500 detenuti a fronte di 150 agenti . “Lo Stato ci abbandona- ha evidenziato- un dramma il carcere con mancanza di igiene e sicurezza, ed anche scarsità di cibo”. Incisivo l' intervento di Mario Peppicelli della Filt Cgil che ha voluto mettere il dito nella piaga circa il caro trasporti, con orari invernali con poche corse giornaliere, come erano in vigore 40 anni fa. “E drammatica è la situazione dell'elisoccorso del 118, in assenza di luce solare e di impossibilità di usare la piattaforma che sta sull'ospedale, come in caso di ascensore guasto e quindi impossibilità di trasportare il malato all'elisuperficie, non è garantito nemmeno l'atterraggio all'aeroporto di La Pila, dove dal 24 ottobre scorso non esiste più la reperibilità di personale addetto. A qualcuno in fase di salute critica potrebbe andare male. Potrebbe essere impossibile trasportarlo celermente verso la salvezza in altro ospedale”. Maria Mibelli, segretaria dello Spi Cgil, con oltre 1400 iscritti, ha ringraziato l'impegno di Scalabrini e ha detto che senza dubbio saranno necessari altri incontri sindacali di approfondimento, per creare una piattaforma prettamente isolana. Importante ha detto questa rinascita della forza sindacale e che non vanno dimenticati i pensionati e gli anziani, in quanto da anni vivono la mancanza di servizi adeguati cui hanno diritto e perciò gestirà incontri con gli Enti locali. “La nostra segretaria nazionale Cantone – ha terminato- continuamente si impegna in battaglie in favore della dignità dei pensionati, che debbono ancora recuperare pensioni degne di tal nome da rivalutare. Presto faremo un'assemblea a Rio nell'Elba per dare voce alla periferia isolana. Preoccupante l'assenza di sindaci e forze politiche a questa riunione”.