Caro Sergio
Sono grato dello spazio che concedi per discutere sul tuo forum delle problematiche e dei progetti per la nostra Isola. Rispondo quindi alle corrette argomentazioni dell’Assessore Palombi di Campo nell’Elba. Vorrei solo rimarcare che le mie osservazioni sulle infrastrutture e sui collegamenti da e per l’Elba partono da quella che e’ ora la situazione generale in merito. Cioe’ precaria e in fase decadente, quindi meritevole di attenzione e di una fase di progettazione e rilancio, con adeguamento e ammodernamento .
Tutto cio’ partendo da cio’ che esiste ed e’ in essere, come l’aeroporto di Campo, i porti di Portoferraio, Piombino, Livorno con i relativi mezzi aereonavali di collegamento.
Come gia’ detto non c’e’ bisogno di progetti faraonici o irrealizzabili ambientalmente ed economicamente come un fanta -tunnel sottomarino, ma certamente di un aeroporto piu’ grande e funzionante in H24 (non solo mattino -tramonto) , ben connesso con grandi scali italiani o europei e’ sicuramente si , e cio’ puo’ essere fattibile e positivo per l’economia turistica elbana. Poi che la pista non possa essere di 3mil a Mt lo capiscono tutti . Eppure a Lampedusa o Pantelleria (ben piu’ piccole dell’Elba ) hanno strutture con piste di oltre 2mila Mt e connesse con i principali aeroporti del Centro Sud e alcuni charter ci atterrano.
Quindi se i voli di linea potranno essere di capienza max 70 -80 passeggeri niente vieta che voli organizzati con grandi charter e con pacchetti soggiorno Toscana / Elba possano fare scalo a Pisa e con adeguati collegamenti pre-ordinati via aerea su Campo o con bus + traghetti veloci da Livorno possano comunque portare elevati numeri di turisti in breve tempo sull’Elba. Stesso discorso per i traghetti.
Ci sono molti traghetti , anche grandi , piu’ corse (il famoso ponte con L’Elba con i 100 collegamenti) ma per farli viaggiare in gran parte semivuoti anche nella stagione estiva aspettando che si riempiano i piazzali a Piombino e poi addirittura cancellare corse a piacimento per spostare auto e persone sulle successive per abbattere costi di gestione e navigazione pro-boat, a chi giova? Agli elbani? ai turisti? a chi ha la seconda casa e che ha difficolta’ a passarci anche gli week-end?
C’e’ bisogno quindi di un cambio di pensiero strategico e di offerta turistica per rendere Elba una meta raggiungibile piu’ facilmente e con costi piu’ contenuti, anche facendo a meno dell’auto privata. Maggiori numeri e minori costi e questo nell’economia di scala per combattere la concorrenza turistica italiana ed Europea (vedasi riviera Romagnola ed adesso anche le Marche, e poi Spagna, Grecia, Croazia) e’ indispensabile, cosi’ come detto all’inizio per incentivare l’offerta adeguando e migliorando le infrastrutture, i collegamenti facendo un salto di qualita’ e la differenza rispetto ad ora, attivando la sinergia tra enti locali, agenzie, promoter, associazioni economiche ed alberghiere e di ricettivita’. Non c’e’ altra strada e le giustificazioni campanilistiche , le bagarre tra categorie e imprenditori , o peggio lo stare ad aspettare che la stagione estiva arrivi solo per piantare gli ombrelloni nella sabbia delle nostre spiagge , sperando che almeno il sabato e la domenica ,o nel ferragosto ci sia il pienone ,serve solo come minima consolazione e non arresta il declino della nostra bella isola . Non ci sono piu’ le miniere da tempo , l’economia agricola e vinicola e’ marginale, la cantieristica non e’ mai decollata , l’unica risorsa e’ il turismo ( nelle sue varie declinazioni ) e il suo indotto per creare lavoro e reddito ..Se non sappiamo gestirlo chiude al 15 settembre (magari in crescente deficit) e riapre ad aprile - maggio . Finche’ dura si spera…ma sappiamo che chi vive sperando ….
Cari saluti e grazie dell’attenzione
Mauro Marinari