Penso che Portoferraio meriti di essere governata da persone capaci che si riconoscano in principi universali che mettano l’essere umano e le sue esigenze al centro delle scelte amministrative di un Ente locale.
Questa città ha necessità di rivivere per dare ai suoi cittadini servizi migliori e nuove opportunità.
Chi ha legittime ambizioni e si sente pronto per possibili esperienze di pubblico amministratore deve saper coniugare queste sue aspirazioni alla realtà di una comunità di persone in cui ci possono essere altri soggetti con motivazioni simili e finalità in molte parti sovrapponibili.
Auspico che ci sia una sforzo, da parte di tutti, per trovare, prontamente, immediati momenti di condivisione delle comuni idee; che si trovi il coraggio, l’umiltà e l’intelligenza di unire le capacità.
Ritengo che sia francamente anti producente e autolesionistico segnare il territorio marcando le diversità quando invece si dovrebbe avere il buon senso di evidenziare e valorizzare il patrimonio comune, fatto di ideali belli e immortali.
Penso che molte altre persone non saprebbero capire sia quelle alleanze motivate unicamente da interessi economici sia quelle che abbiano come unico obiettivo la sconfitta altrui.
Piuttosto che riunirsi in segrete stanze, come i Carbonari, forse sarebbe il caso di aprirsi alla gente, ascoltarne i bisogni e le richieste, stilare un programma innovativo e condiviso, vagliare persone dotate di capacità di tradurre queste esigenze in atti tangibili grazie anche ad una nuova organizzazione della macchina comunale efficiente ed al passo con i tempi.
Guido Provenzali