Ho accolto con favore la notizia della candidatura di Angelo Zini alla carica di Sindaco, sostenuto da una Lista civica costituita da persone con esperienze, sensibilità politiche diverse, ma tutte fortemente decise a mettersi in gioco, a spendere parte del proprio tempo nell’impresa non facile di risollevare le sorti di Portoferraio, di farla crescere, di assicurarle un futuro migliore.
Sono state sollevate alcune riserve ed anche critiche sul modo con cui si è arrivati alla scelta di Zini. Per una parte della sinistra si doveva avviare da tempo un confronto con i cittadini e sarebbe stato più opportuno scegliere il candidato Sindaco mediante elezioni primarie.
E come non condividere queste riserve, queste critiche? Certo che sarebbe stato più giusto un percorso diverso, che avesse stimolato un’ampio coinvolgimento della gente nella scelta del candidato e nelle stesura di un programma.
Ma se questo non è successo la responsabilità ricade proprio sulla sinistra, su tutto lo schieramento politico costretto per 5 anni all’opposizione per non essere riuscito a rimanere unito e per aver preso, di conseguenza, la grave decisione di presentarsi alla competizione elettorale del 2014 con due liste contrapposte.
Dopo aver perso, che cosa è stato fatto nel corso della legislatura? A parte l’opposizione portata avanti a livello istituzionale, quali e quante iniziative sono state messe in piedi per mantenere uno stretto rapporto con gli elettori e soprattuto con quella fetta di elettorato che, con il tempo, si era pentita di aver votato l’attuale Amministrazione?
Si potevano fare le primarie? Certo. Ma qualche mese fa. Occorreva forse svegliarsi per tempo dal lungo letargo in cui siamo piombati dal maggio 2014.
Che senso ha parlare oggi di primarie quando manca meno di un mese alla data di scadenza per la presentazione delle candidature e delle liste?Oltretutto, contrariamente a quanto sta avvenendo nel centro destra, a parte Zini, non mi sembra che siano venuti fuori più aspiranti alla carica di Sindaco.
Personalmente ritengo che sia stato scelto un candidato giusto, da sostenere senza tentennamenti. Conosco da una vita Angelo e ne ho sempre apprezzato le sue qualità personali e le sue capacità politiche; e non ho mai avuto dubbi sulla correttezza del suo impegno come Amministratore. Ed allora, amici e compagni, mi piace ancora usare la parola compagno, dopo il mea culpa per non aver seguito un percorso più aperto e più coinvolgente, con grande responsabilità, a cominciare da questi giorni, troviamo il tempo e il modo per decidere di marciare insieme. Uniti avremo il tempo, durante la campagna elettorale e anche dopo, di confrontarci con i cittadini.Ma dobbiamo fare tutto il possibile perché quel confronto sia proficuo, porti a dei risultati concreti ed utili per la città. Cosa impossibile se, divisi, perdiamo le elezioni ancora una volta e la riconsegnamo a chi, fino ad oggi, ha miseramente fallito.
Non voglio assolutamente pensare ad una riedizione della sciagurata esperienza vissuta 5 anni fa.
Auguro dunque buona fortuna a Zini e gli prometto tutto il mio sincero e convinto sostegno. Auguro buona fortuna anche a tutti gli amici e compagni che desiderano mandare a casa gli attuali inquilini del Palazzo comunale. Vediamo se riusciamo questa volta a regalarci una splendida vittoria. Anzi a regalarla a Portoferraio che ne ha tanto bisogno.
Giovanni Fratini