Con l'approssimarsi delle elezioni amministrative la politica locale mostra il suo lato peggiore e si riduce ad una inconsapevole lotta personale che dimentica i contenuti e le proposte come se - nella migliore delle ipotesi - i suoi protagonisti individuassero in sé stessi la garanzia del futuro dei territori.
Con queste premesse sarebbe dura sperare che un qualsiasi cambiamento potesse anche solo iniziare, ma per fortuna - andando a cercare tra le “notizie non eclatanti” si finisce per trovare qualche cosa che restituisce a questa amministrazione la dignità di politica locale, magari povera ma capace di pensare e soprattutto fare una strategia di crescita.
Si tratta del progetto del “volontariato certificato”, ideato e voluto dall'assessore del Comune di Portoferraio Laura Berti nella più ampia collaborazione con il Centro per l'Impiego e l’Agenzia Formativa Regionale, in un rapporto che fa sentire l'Elba meno isolata in un settore tanto importante per il suo futuro.
I servizi di interesse sociale saranno assimilati alle corrispondenti categorie professionali, consentendo di acquisire quell'esperienza spesso negata da un mondo del lavoro nel quale essa è considerata un requisito e non un obiettivo raggiungibile solo se qualcuno te ne dà l'opportunità.
Il progetto del volontariato certificato riesce a fare innovazione in una città come Portoferraio, sensibilizzando i giovani al servizio alla comunità e consentendo loro di trasformare il loro impegno in una carta da giocare per il loro futuro, una referenza che farà curriculum.
Ora l'impegno sociale può tradursi in piccole in piccole ma significative opportunità.
Innovazione, solidarietà e futuro…
Merci rare da queste parti.
Paola Mancuso