Stare all'opposizione non è gratificante, ma stare all'opposizione di un'Amministrazione di cui non si condivide pressoché niente è letteralmente mortificante.
Nonostante questo, nei cinque anni di mandato consiliare, anche nel rispetto di chi mi ha dato la sua fiducia con il voto, sono sempre stata presente e attiva in tutti i Consigli comunali (mi sono giusto persa quello di Montecristo e forse altri due), ho imparato tanto, ho preso atto dall'interno di cosa significhi governare e ho conosciuto le dinamiche politiche di cui, prima di questa importante esperienza, non avevo che qualche vaga idea.
Con un sentimento di consapevolezzae di amarezza, ho vissuto questo periodo pre-elettorale sino a quando, il 2 febbraio scorso, la piazza di Portoferraio si è colorata di energia e passione in occasione della manifestazione spontanea “PORTI APERTI”, che ci ha visto in tanti, uno di fronte all'altro, consapevoli dell'importanza di essere uniti per dare voce ai molti valori che in questi cinque anni non sono stati rappresentanti dalla portoferraiese Giunta di destra.
In quella piazza mi è arrivata la proposta da parte di alcuni rappresentanti del PD locale di essere disponibile a collaborare alla riunificazione delle “anime” presenti a quella manifestazione, per pensare a un progetto politico. Dopo quel momento, io e molti altri, ci siamo ritrovati intorno a un tavolo (era il 4 febbraio...) dando così vita, con l'assemblea della Gran Guardia del 13 febbraio, a quel percorso di confronto che avrebbe dovuto portarci uniti alle elezioni del prossimo 26 maggio.
Per Portoferraio (almeno per una certa area politica), in un periodo scuro come non si vedeva forse da decenni, quella assemblea è stata a mio avviso un momento particolarmente importante; dopo molto tempo, finalmente le diverse “anime” dell'area progressista si erano ritrovate e decidevano di procedere insieme. Ho davvero pensato che era il momento (politico) giusto per proporre un progetto unitario.
Sono iniziati una serie di confronti e di incontri tra cui tre momenti assembleari particolarmente significativi (anche se non pubblici) il 28 febbraio, il 5 marzo e infine il 26 marzo, nel corso dei quali io e altri dei partecipanti all'assemblea della Gran Guardia abbiamo incontrato coloro che, solo due giorni dopo quell'assemblea, uscirono tempestivamente sui giornali locali presentandosi come “Cosmopoli Rinasce”.
Gli incontri fatti purtroppo non sono stati affatto facili, tutt'altro. Escludendo quello del 28 febbraio, di mera presentazione, quello del 5 marzo è stato un vero disastro comunicativo dopo il quale tra i gruppi c'è stato soltanto un grande silenzio.
Decido comunque di provarci ancora, credo così tanto nell'idea del progetto unitario che il 13 marzo chiedo a Cosmopoli Rinasce, per mezzo di un loro rappresentante, un confronto che però non viene accordato.
Intanto Portoferraio torna in piazza, l'occasione è la manifestazione del 15 marzo sul clima “FRIDAYS FOR FUTURE” e molti dei presenti, di “capannello” in “capannello”, si cercano e si passano un unico messaggio: “STIAMO UNITI”.
La consapevolezza da parte mia è totale e nonostante l'esito fallimentare dell'incontro tra i due gruppi, io ed altri ci crediamo ancora e riproviamo un avvicinamento, ma non arriva alcuna risposta.
Si arriva così all'ultima catastrofica assemblea del 26 marzo in cui i duegruppi, dopo tre settimane di silenzio totale, si siedono insieme per riprendere (o, meglio, io immaginavo di riprendere) il confronto sino a quel momento interrotto.
Ma invece di ripartire con un dialogo e un percorso comune, un membro di Cosmopoli Rinasce interviene subito dicendo che la lista civica avrà il loro candidato sindaco e che sarà Angelo Zini.
Non essendo l'argomento all'ordine del giorno né anticipato, nella sala cala il gelo, stemperato da qualche intervento di appoggio alla candidatura sia da parte dei proponenti che da parte di alcuni esponenti del PD.
Si respira un'aria paradossale, un invito verbale alla condivisione e alla più ampia inclusione delle idee di tutti, non suffragato ancora una volta nei fatti di Cosmopoli Rinasce.
Il disagio da parte di alcuni non ha tardato ad essere espresso, perché se questi sono i metodi e i contenuti offerti dalla lista civica Cosmopoli Rinasce, rappresentano sicuramente, come qualcuno ha fatto presente, il modo migliore per dividere.
Nessun confronto, nessuna idea condivisa e un unico candidato sindaco indicato da Cosmopoli Rinasce. Se questa è l'apertura, è evidente che abbiamo un concetto diverso di condivisione, dialogo e confronto.
Con questo comunicato prendo atto che Cosmopoli Rinasce, appoggiato dal PD, che si dice promotore di una lista civica, non ha mai concretamente aperto un confronto con chi come me e altri aveva la concreta volontà di costruire un progetto comune progressista che riuscisse a dare a Portoferraio una svolta politica.
Cosa rimane di questo recente percorso al cui traguardo Cosmopoli Rinasce prima e Angelo Zini dopo ci hanno fatto trovare una porta bella chiusa? Rimane la grande delusione per aver creduto fino all'ultimo in questa possibilità e sperato per il bene di Portoferraio.
Alla fine evidentemente per Angelo Zini e Cosmopoli Rinasce. Appoggiato dal PD, è prevalso altro, qualcosa che ancora non ho decifrato e di cui forse vedremo in futuro gli effetti.
Alessia Del Torto