Un Passo importante per la tutela dell'enorme patrimonio arboreo, sia elbano che nazionale, con la nuova legge i Comuni dovranno piantare un albero per ogni nuovo nato: anche per bambini adottati. Il 21 novembre è stata istituita ufficialmente come "Giornata Nazionale degli Alberi": per chi danneggia pene fino a 100 mila euro
Le legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) approvata recentemente, che perfeziona aspetti già trattati in leggi precedenti, non può che farci felici. Tra le novità c’è un ritocco all’articolo che prevedeva la messa a dimora di un albero per ogni neonato (L.113/92), applicata nell’Arcipelago Toscano purtroppo soltanto da alcuni Comuni e spesso in maniera episodica (invitiamo a tal proposito tutti i Comuni a dare seguito a questa chiara indicazione), e ora ampliata anche ai bambini adottati. Oltre a questa legge ci sono altre e significative novità per incrementare gli spazi verdi urbani e migliorare la qualità del patrimonio forestale nazionale.
La novità più importante introdotta dalla legge è il riconoscimento del 21 novembre quale Giornata Nazionale degli Alberi: un riconoscimento alla nostra decennale mobilitazione e impegno con la Festa dell’Albero, e soprattutto un evidente segnale di forte rispetto di una positiva tradizione di sensibilità ambientale. Ma anche un chiaro impulso ad adottare standard del verde negli strumenti urbanistici e favorire la creazione di cinture verdi intorno alle aree urbane, e l’incremento del patrimonio arboreo per favorire l’assorbimento di anidride carbonica e di polveri sottili. Importante anche il censimento del patrimonio forestale storico, nello specifico gli alberi monumentali d’Italia, e la revisione delle pene contro il danneggiamento o l’abbattimento di alberi monumentali con sanzioni più elevate di quelle attuali che arrivano fino a 100 mila euro.
Infine la legge impone ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti di rendere noto il bilancio arboreo realizzato durante il loro mandato amministrativo per misurare, almeno su questo punto, la corretta applicazione di tutti gli adempimenti previsti e la sensibilità ambientale dei nostri primi cittadini. All’Elba, almeno fino al referendum sul Comune Unico, non si potrà quindi fare questo ulteriore passo importante per cercare di tutelare sempre più l'enorme patrimonio arboreo e ambientale della nostra isola sempre minacciato dagli incendi boschivi, ma invitiamo comunque i comuni a realizzare in questo senso un progetto unitario, aumentando gli spazi verdi liberi, sia urbani che extra urbani, e contro il consumo di suolo.
Legambiente Arcipelago Toscano
Foto: Vittoria Franzin