Era dal 2009, anno dell'uscita della 'Direttiva europea Bolkestein' (che negava il rinnovo automatico delle concessioni di suolo pubblico, sottoponendole a bando) che centinaia di migliaia di ambulanti – 16 mila in Toscana, diverse decine all'Elba - temevano di vedersi sfumare il valore di un' attività costruita magari in una vita. Gli stessi Comuni si trovavano impelagati in equilibrismi tra il rispetto delle norme europee e il riconoscimento dei diritti sostanziali degli ambulanti.
Dopo dieci anni di confronto, prima il Governo, con la legge finanziaria n. 145 del Dicembre 2018, ha esentato il commercio su aree pubbliche dai principi della Bolkestein, poi la Regione Toscana, prima in Italia, ha coperto il vuoto normativo così creato approvando nei giorni scorsi il “tacito rinnovo” delle concessioni su area pubblica, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2021 con durata di dodici anni, tacitamente rinnovati a fronte del mantenimento dell'iscrizione nel Registro Ditte, con franchigia di tre anni.
ANVA-Confesecenti dell'Elba (Alessandro Lucchesi) con i dirigenti regionali e provinciali dell'Associazione (Gianluca Naldoni e Alessandro Ciapini), hanno presentato in anteprima all'Elba il nuovo quadro che "riconsegna agli operatori il diritto al lavoro ed il valore della proprie concessioni.”
“Nuove regole che saranno pubblicate sul BURT, diventando legge, subito dopo Pasqua - ha detto Gianni Anselmi, consigliere regionale Presidente della 2^ Commissione - misure che, oltre a tutelare una categoria, intervengono sulla stessa qualità del lavoro e delle aree urbane, perchè la chiarezza sul futuro e la riconquistata certezza motivano ad investire sulle proprie attività”.