Al buon senso comune suona assolutamente allucinante l'annuncio del Sindaco Bulgaresi: l'Ecomostro-CentroServizi di Procchio sarà demolito e l'area messa in sicurezza a spese del soggetto pubblico; tuttavia agli imprenditori pistoiesi Franco Giusti e Fiorello Filippi verrà rilasciata una nuova autorizzazione per la costruzione di appartamenti e per un volume quasi equivalente.
Sembra trascurabile, per l'Amministrazione Comunale, che la Corte d’appello di Genova abbia appena condannato gli stessi costruttori a 3 anni e 6 mesi ciascuno per il reato di corruzione in atti giudiziari nell’ambito di speculazioni edilizie all'Isola d'Elba.
Le spiegazioni dell'Amministrazione Comunale sembrano giustificazioni da azzeccagarbugli per un atto di evidente strabismo logico ed amministrativo.
L'Amministrazione Comunale e quella della Regione Toscana dovrebbero agire nell'interesse dei cittadini di Procchio e dell'Elba tutta, tutelare il territorio e l'ambiente; quindi contrapporsi ai costruttori/corruttori, non premiarli; in sostanza, rivedere i termini di quello che appare un accordo-capestro per il territorio, stipulato troppo frettolosamente.
Ed invece ci troviamo di fronte ad un ringalluzzito costruttore che prende per i fondelli il Sindaco (chiedendole di mandargli dei clienti per gli appartamenti che realizzerà), e che irride così tutta la Comunità elbana.
E' mai possibile che non si riesca a capire che il nostro territorio non ha bisogno di altre colate di cemento, tantomeno in una zona, come quella di Procchio, a forte rischio idrogeologico?
L'amministrazione pubblica deve tutelare il bene comune delle risorse ambientali e tenere a bada la bramosia di appropriazione dei beni collettivi a scopo speculativo.
Tutto ciò non è contro lo sviluppo turistico, al contrario: proprio perché desideriamo favorire un turismo di qualità vogliamo offrire agli ospiti della nostra meravigliosa Isola un ambiente intatto, da godere nei suoi molteplici e diversi aspetti.
L'Amministrazione Comunale si renda conto che fare scelte in una direzione vecchia e sbagliata significa condannare il proprio territorio...
Chiediamo a Regione Toscana e Comune di Marciana di soprassedere e riconsiderare le proprie decisioni alla luce degli esiti processuali, ma soprattutto ascoltando la voce unanime degli elbani e di tutti coloro che amano la nostra Isola.