Vede caro Ferrari, come lei mi insegna è la forma che è sostanza. Ogni decisione per avere valore deve essere supportata dagli atti e da parte del comune di Portoferraio non ne è stato prodotto alcuno. In sostanza non mi è mai stata comunicata la sua decisione di sostituirmi, né tantomeno di inviare altri al mio posto all’incontro del PAC. Ecco il perché della mia richiesta di una trasmissione ufficiale in merito all’impegno programmato per Bruxelles per il quale, tra l’altro, avevo già prenotato il viaggio. Credo anche sia importante far sapere ai cittadini che la partecipazione al PAC è assolutamente a titolo gratuito, non vi sono gettoni di presenza o coperture di spese da parte della pubblica amministrazione, e quindi nessun onere economico a carico dei cittadini di Portoferraio.
Nel suo comunicato stampa si chiede perché “sarebbe di vitale importanza per me partecipare” La risposta è semplice e lei la conosce bene: per l’enorme soddisfazione di aver partecipato a questo progetto europeo, sempre e solo a titolo gratuito e senza trarne alcun profitto, anzi sottraendo tempo alla mia famiglia e al mio lavoro, come lei ben sa, portando però all’Elba quei risultati economici e di immagine che lei stesso in un recente passato, a mezzo stampa, caro Ferrari, ha sottolineato “In un momento in cui capita assai di rado di poter gioire di qualcosa all’interno della Pubblica Amministrazione, posso soltanto congratularmi con il nostro Angelo Del Mastro per il risultato di prestigio che ne premia l’impegno, la dirittura morale e l’onestà politica, con la speranza che tutti gli elbani lo sostengano in questo suo nuovo compito da svolgere presso la Comunità Europea”. L’impegno, la dirittura morale e l’onestà politica non valgono più?
Ma il punto focale è la delibera del 30 aprile, per me assolutamente illegittima. Se si va a consultare il sito www.civita.eu/pac la nomina del consigliere è a titolo personale e l’eletto rimane in carica fino alla scadenza del mandato, cioè fino a settembre del 2020. Per ottenere quell’incarico ho dovuto presentare un curriculum, candidarmi ed essere eletto. Il mio sostituto che curriculum ha dovuto presentare? Caro Ferrari ha forse chiesto al comune di Rio, partner del progetto, sempre se lei ha ragione, di farmi sostituire da qualcuno che ne ha più titolo, che il progetto l’ha seguito fin dall’inizio, visto che il suo mandato scade il 26 maggio, in modo da dare continuità all’isola d’Elba? Non ci ha pensato vero? Non ne dubitavo.
Ragion per cui ho dato mandato al mio avvocato per farmi tutelare nelle sedi preposte, ma tutto questo ha poca importanza, è il risvolto politico-amministrativo quello che conta.
Lei, caro Ferrari, nell’apertura del congresso del 9 Aprile di Civitas ha detto, chiaramente rivolto alla mia persona, che non sono importanti le persone ma le idee. Io invece penso che se non ci sono le persone con una ferrea volontà e la voglia di crederci, le idee non vanno avanti, rimangono tali. Da lei non ho mai avuto il benché minimo supporto, ho sempre portato avanti le mie idee da solo anzi, quando viaggiavamo insieme sul traghetto, il sottoscritto partecipava a riunioni interprovinciali su progetti INTERREG e lei andava a fare il tiro a segno al poligono de “La California”, e poi ha il coraggio di contestarmi che non ero autorizzato! Vogliamo parlare della stazione marittima? E’ un percorso che abbiamo intrapreso insieme ma da quando mi sono state revocate le deleghe, il progetto delle osservazioni del comune non è stato ancora trasmesso all’ Autorità di Sistema a Livorno. E lei, con tutti i problemi che ci sono a Portoferraio, perde il suo tempo e quello dei dipendenti comunali, per stabilire chi è che deve andare a Bruxelles, per di più a titolo gratuito?
Non so quali saranno le sue “ulteriori valutazioni sui contenuti politici ed amministrativi della attività svolte dal mio ex assessore esterno”, certo è che gli atti amministrativi li può consultare tranquillamente perché sono atti pubblici e sono tutti a firma del dirigente di riferimento, atti che evidentemente lei non ha mai visionato. Ma di certo sarebbe più opportuno che pensasse alle valutazioni politico-amministrative del suo operato che sono sotto gli occhi di tutti.
Concludo caro Ferrari, informandola che anch’io, dopo averla conosciuta, esterno la mia delusione per la fiducia mal riposta, anche se sarebbe più opportuno parlare di una delusione collettiva vista la fuga sistematica dalla sua amministrazione. Difeso anche quando era indifendibile, supportato quando era difficile supportarla, da sindaco uscente non è riuscito nemmeno a conservare al suo fianco uno della sua amministrazione, un fatto che dovrebbe stimolare ad una attenta autocritica.
Il rammarico, caro Ferrari, è tutto mio.
Angelo Del Mastro