La Giunta regionale toscana, su proposta dell'assessore alla casa, ha approvato i nuovi criteri che staranno alla base del sostegno sostegno all'affitto, il contributo trasferito dalla Regione ai Comuni per aiutare quelle famiglie che risiedono in abitazioni in affitto (con contratto di locazione regolarmente registrato) ma hanno un reddito tale da NON poter pagare regolarmente il canone di locazione.
I Comuni toscani dovranno adeguare gli avvisi pubblici per individuare gli aventi diritto e le loro graduatorie a quanto disposto dalla nuova legge regionale sulla casa (lr. 2/2019), tuttavia i Comuni che comparteciperanno al fondo ed uniranno alle risorse regionali anche risorse proprie in misura uguale o superiore a quanto assegnato dalla Regione per l'anno precedente, potranno stabilire criteri diversi di accesso al contributo, modificando quanto riguarda i limiti sulla titolarità di immobili e sul patrimonio mobiliare di chi fa domanda.
Per maggiori dettagli:
Criteri e procedure per la ripartizione e l'erogazione delle risorse complessive regionali e statali del Fondo per l'integrazione ai canoni di locazione ex art. 11 della L. 431/98
Si ricorda che per il triennio 2016-2018 non sono state previste risorse nazionali per il Fondo sociale per affitto (ex L. n. 431/98), mentre per il biennio 2019-2020 il Fondo è stato rifinanziato con 20 milioni di euro complessivi .
Nel 2018 sono state disponibili unicamente le risorse regionali (5 mln) e comunali ( 6. mln), per un totale di 11 ml, rispetto ai circa 10,5 ml.dell'anno precedente
Nel corso del 2018 sono state presentate 19563 domande di contributo di affitto, di cui il 77,44% ha riguardato la fascia A, ovvero quella di maggior disagio economico.
Inoltre, nel corso del 2018, sono state ammesse a contribuo grazie a GiovaniSì, il progetto regionale per l'autonomia (anche abitativa) dei giovani, 681 domande (su 1,703 presentate). I beneficiari sono soprattutto persone singole o coppie (nel 17,6% dei casi con figli).
Pamela Pucci - Toscana Informa