Dopo la movimentata Conferenza dei sindaci di qualche giorno fa, Roberto Peria è uscito sulle stampa scrivendo che “si è cercato un caprio espiatorio per la sanità elbana”.
Questo è proprio falso, nessuno di noi ha mai pensato ad un capriolo, elegante veloce e grazioso animale. Forse Peria si è confuso e voleva parlare di capro e cioè di chi è da lui individuabile oggi come potenziale capro espiatorio della nostra sanità. Caro Peria, non si dice caprio, come capriolo, ma si dice proprio capro, come caprone!
Detto questo entriamo nel merito della questione.
Il primo e in pratica unico punto all’ordine del giorno era la nomina del Responsabile di zona che scade il 30 aprile.
Legittimamente alcuni sindaci hanno proposto la candidatura di un nuovo medico e questa proposta ha avuto l’appoggio pieno di sei sindaci con la stima per le qualità della persona anche da parte di Danilo Alessi e di Roberto Peria.
Il problema è nato quando il sindaco di Portoferraio ha cercato una via d’uscita meno tranchant per la posizione dell’attuale Responsabile di zona che personalmente stimo e con cui ho sempre avuto ottime relazioni istituzionali e politche.
Per tre ore, dalle 11,00 alle 14,00 la litania continua e incessante da parte del Sindaco di Portoferraio è stata che non si poteva chiudere l’esperienza dell’incarico di Massimo Scelza perché sarebbe apparsa come offrire un capro espiatorio per l’attuale situazione della sanità elbana.
Nessuno di noi ne ha fatto una questione politica, né nei confronti del Direttore Generale, nè nei confronti dell’Assessore o del Presidente regionale. Anzi, colgo qui l’occasione per ringraziarli per aver compreso le difficoltà in cui stava andando la nostra sanità e il loro rinnovato impegno per il raggiungimento di nuovi obiettivi che ci fanno ben sperare per il prossimo futuro.
Io e nemmeno gli altri sindaci siamo entrati nel merito del lavoro del Rappresentante di zona, si è solamente preso atto che il 30 aprile scade il suo mandato e si è ritenuto utile che ne venisse nominato uno nuovo. Tutto qui. Se poi vogliamo parlarne nel merito, persone più autorevoli di noi nei giudizi tecnici, hanno detto che su quattro Rappresentanti di zona della Provincia di Livorno solo uno ha avuto valutazioni positive da parte del’Asl ed è il Rappresentante di zona di Piombino.
Quindi per cui, se valutazioni negative ci sono state, queste sono venute dall’azienda.
Ma la parte più incomprensibile di tutta la riunione è stato l’atteggiamento di Peria che voleva per forza raggiungere l’obiettivo di una proroga di sei mesi per Massima Scelza.
Al di là che si parla di soldi pubblici e non di prebende da regalare a questo o a quello, la cosa che è risultata più stucchevole è stata di voler imporre questa soluzione in considerazione del fatto che Peria è sindaco di Portoferraio e autorevole esponente del PD elbano. E’ proprio lui che ha voluto porre un problema politico invece che tenere un profilo istituzionale che lo avrebbe portato facilmente a seguire le indicazioni di tutti gli altri sindaci.
Voglio proprio vedere come andrà a finire e cioè se vincerà l’appartenenza politica di Peria o il profilo istituzionale dei componenti la Conferenza dei sindaci.
Peria è quello che ha fatto il nome di Scelza due anni fa; fossi stato al suo posto e alla luce della situazione io avrei detto a Scelza di fare un passo indietro. Invece così insistendo Peria è stato l’artefice di un massacro mediatico sulla persona di Massimo che invece meritava e merita tutto il nostro ringraziamento per il lavoro svolto.
Non conosco bene le dinamiche interne la PD ma essendo stato presente alla riunione mi viene quasi da credere che Peria abbia fatto finta di voler salvare Scelza solo per affondarlo definitivamente. Chi, travisando la realtà dei fatti, lo ha messo alla berlina sulla stampa locale è stato proprio il Sindaco di Portoferraio, a differenza degli altri sindaci che avevano tenuto riservato il contenuto della riunione.
Mi auguro che il Direttore generale Dott.ssa Calamai provveda al più presto alla nomina di un nuovo responsabile di zona, chiunque esso sia, puntando esclusivamente sulla meritocrazia e non su indicazioni di parte.
Ruggero Barbetti