Grazie a CNA per averci dato l’opportunità con questo momento di confronto “Governare il territorio: le imprese al centro” e per il documento messo a disposizione dei candidati che rappresenta, con una attenta analisi, la dura realtà dei numeri e della burocrazia con le quali le Piccole Medie Imprese si scontrano giornalmente, anche nel nostro territorio.
Siamo consapevoli che chi oggi si candida a governare il proprio Comune deve rompere gli schemi, non pagano più le promesse irrealizzabili ed i cittadini sono stufi di progetti faraonici che non vedranno mai luce, dobbiamo parlare e programmare la città del futuro ed il futuro delle Imprese con programmi realizzabili pur avendo però il compito di progettare anche per il medio/lungo periodo.
Parlando di Portoferraio non possiamo non iniziare parlando della macchina amministrativa. Il punto focale del nostro programma parte proprio da qui, vi è la necessità di rimettere in moto una macchina ferma e stanca ridandogli dignità ed anche numeri. C’è bisogno di un piano di rilancio delle attività comunali per poter dare risposte ai cittadini ed alle imprese, non è possibile che un comune come Portoferraio sia tenuto in piedi da pochi dipendenti senza una guida certa e sicura.
Alle imprese non possiamo non garantire che anche l’ufficio commercio, dovrà ritrovare una sua dimensione, sia in termini di numero dei dipendenti dedicati, sia in termini di efficacia ed efficienza. Per far ciò la nuova amministrazione comunale si farà carico da subito della riorganizzazione degli uffici.
L’Italia è purtroppo nota per l’eccessiva burocratizzazione che da sempre fa scappare o chiudere le imprese, Portoferraio non è da meno. La nostra lista si prefigge come obiettivo quello di aprire da subito un confronto diretto con le associazioni di categoria al fine di elaborare un “piano di sburocratizzazione” andando ad implementare l’utilizzo delle nuove tecnologie per far si che l’interazione tra la Pubblica Amministrazione e le Imprese/Cittadini sia migliorata ed innovativa. Riteniamo indispensabile superare l’attuale fase in cui per aprire una impresa, non solo siamo sommersi dalla carta ma il cittadino imprenditore si scontra anche con la totale assenza di informazioni da reperire ad esempio sul sito istituzionale del comune. Riteniamo che si possano sviluppare accordi, stipulando anche convenzioni, con le stesse associazioni di categoria per far si che il cittadino imprenditore possa delegare l’associazione stessa all’avvio delle varie pratiche e che con l’utilizzo di piattaforme online la produzione della documentazione necessaria sia fattibile direttamente da casa attraverso l’uso della Carta Sanitaria e delle PEC.
Quanto sopra, ripeto ad esclusivo titolo esemplificativo per indicarvi la direzione che la lista elettorale Meloni Sindaco intende perseguire per cercare di rispondere alla troppa burocrazia che attanaglia imprese e cittadini, una risposta quindi che trova fondamento nell’investire nella tecnologia di ultima generazione creando una Portoferraio 4.0.
Si torna, dopo pochi anni dal referendum, a parlare di comune unico. Riteniamo anche noi che il futuro dell’Elba, così come di tutte le piccole realtà sia arrivare ad una unica amministrazione che dia risposte pronte e efficienti. Riteniamo però che l’Elba non sia ancora pronta per un passo di tale importanza, prima di arrivare ad un nuovo referendum per l’unificazione amministrativa dell’isola si ha il dovere di costruire delle solide basi su cui fondare il futuro comune dell’Elba. Per poter arrivare all’obiettivo vi è la necessità, non solo che il percorso parta dal basso, cioè che si riesca a far comprendere ai cittadini la bontà del progetto, ma anche di rendere “indolore” il passaggio. È necessario intanto armonizzare i sistemi operativi su cui lavorano i sette comuni elbani. La lista Meloni Sindaco ritiene indispensabile che per arrivare a tale armonizzazione si propongano una serie di gestioni associate che accompagnino naturalmente i comuni verso l’unificazione, si pensi ad una gestione associata della Polizia Municipale, degli uffici acquisti fino ad arrivare alla gestione associata della programmazione del territorio, questi interventi saranno, secondo le nostre idee, propedeutici alla nascita del comune unico e sarà premura di questa lista elettorale, mettere in campo tutti gli sforzi possibili per condividere con gli altri sei comuni la necessità di perseguire tale proposito.
Parlare di sviluppo del territorio è obbligo per ognuno che si candida alla guida di un comune. Portoferraio ha la necessità di svegliarsi da un sonno lungo anche da questo punto di vista, riteniamo, e lo abbiamo già detto, necessario che il progetto Porto Cantieri veda finalmente la luce e con questo lo sviluppo della parte costiera di Portoferraio che è il proseguimento naturale del centro. La nuova amministrazione, se sarà da noi presieduta, si renderà disponibile ad ogni confronto con il privato affinché si giunga finalmente all’inizio dei lavori del water front, lo stesso valga per il nuovo progetto di sviluppo cantieristico di Esaom che potrà dare il giusto risalto nel settore della cantieristica nautica alla nostra isola.
Ma anche per parlare di sviluppo non possiamo fare a meno di pensare alla sburocratizzazione del sistema “pubblico”, può permettersi la nostra isola, i nostri cittadini, di rischiare di dover portare i nostri figli a Livorno o a Grosseto perché, a causa di una eccessiva burocratizzazione, non si riesce a dare il via in tempi accettabili ad una pista per ciclomotori necessaria per gli esami per il conseguimento della patente? No, riteniamo questo inaccettabile e per questo lavoreremo al vostro fianco per snellire al massimo la burocrazia.
Per quanto riguarda il capitolo da dedicare ai lavori pubblici, riteniamo quanto individuato da CNA, un punto di condivisione. Laddove è possibile dobbiamo sviluppare e perseguire la possibilità di fare più lotti al fine di agevolare la partecipazione delle piccole medie imprese facendo in modo che anche le imprese del nostro territorio abbiano l’opportunità di partecipare alle gare e magari di aggiudicarsele.
È poi necessario, quando si parla di infrastrutture comprensoriali, il dialogo tra tutte le parti, comuni, associazioni di categoria, al fine di trovare le migliori soluzioni e la migliore programmazione, pertanto le varie Conferenze dei Sindaci (sulla sanità, trasporti ecc) dovranno divenire luoghi di dialogo costanti e duraturi e non solo momenti di scontro e visibilità politica.
Le aliquote fiscali o la modulazione delle tariffe devono avere di base una scelta politica al fine di incentivare o scoraggiare alcune attività economiche, in coerenza con le scelte che un’amministrazione si è data .
Nel nostro programma abbiamo proposto il passaggio da TOSAP a COSAP, cioè passare da una tassa fissa a una tassa a contributo modulabile dalla volontà dell’amministrazione che permetta così di premiare quelle attività economico-imprenditoriali che riescono a garantire servizi per gran parte
dell’anno e non limitatamente al periodo estivo.
Inoltre, per i beni strumentali delle aziende, vorremmo trasformare l’IMU in TASI garantendo alle imprese la deduzione totale dal reddito (e non solo 40%).
Dovrà essere fatto, al fine di garantire equità sociale, un progetto di recupero del sommerso che dovrà andare, anche questo, ad armonizzare le tasse locali.
Anche noi riteniamo che le aliquote e le tariffe debbano essere abbassate e per far questo dobbiamo ridurre i costi, nell’immediato si potrà usufruire di una parte dell’avanzo di amministrazione per la riduzione che vogliamo prevedere, dopodiché, per poter garantire in futuro la stessa, o anche una maggiore riduzione, dobbiamo fare come qualsiasi altra azienda: INVESTENDO.
In tecnologia, in formazione del personale, in modelli organizzativi più efficienti.
La nuova amministrazione dovrà riscrivere gli strumenti urbanistici, da questi dovrò passare anche la riqualificazione della zona industriale e l’identificazione di nuove aree artigianali oltreché la possibilità di migliorare gli indici di fabbricabilità per le prime case.
Noi non crediamo di avere la bacchetta magica e vogliamo stare con i piedi per terra, siamo coscienti che un cambio culturale di tale portata per la nostra città, non potrà vedere realizzazione in tempio brevissimi, ma siamo altresì certi che da subito possiamo rendere incisiva la nostra attività amministrativa in modo serio e determinato.
Un buon amministratore deve essere aperto al dialogo ed al confronto ma allo stesso tempo deve in modo decisivo ed incisivo essere presente nel Municipio e saper dare le direttive necessarie al cambiamento che vogliamo mettere in atto.
La presenza, la costanza, il confronto e la determinazione della nostra Lista faranno la differenza, le idee, le innovazioni, l’apertura al nuovo saranno il nostro governare.
Lista civica Meloni Sindaco
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