Nei giorni scorsi, non avendo trovato un posto per la mia auto nella via Roma dove risiedo e in quelle adiacenti, sono stato costretto ad allargare “il raggio di azione” e a cercare, come al solito, un posto nella Calata Argonauti (ex Calata Buccari) o nel piazzale antistante la Capitaneria di porto. C’erano tre posti liberi davanti alla ex Caserma dei Carabinieri ed ho finalmente parcheggiato.
Sceso dalla autovettura mi sono accorto di una novità. Dei sei stalli riservati ai CC dalla Autorità portuale di Piombino nel lontano 2007, due sono stati ridisegnati ed è stato apposto un cartello dove è scritto “n°2 posti riservati al personale Arma carabinieri”. La riserva dei due posti è stata disposta, questa volta, dalla Amministrazione comunale, con l’ordinanza n°26 del 2018 che ha riconosciuto, dunque, la propria competenza a disciplinare il traffico e la sosta anche nelle zone appartenenti, in tutto o in parte, al Demanio marittimo,ma facenti parte del centro abitato come la Calata Argonauti o il piazzale della Linguella. Sono quindi rimasto felicemente sorpreso. Da anni sostengo che l’Autorità portuale non poteva, come fece con l’ordinanza n°20 del 2007, riorganizzare gli spazi di sosta in quel tratto di Calata e in quel piazzale dove è stato cancellato più di metà del parcheggio “pubblico” esistente fin dagli anni ’70.
Purtroppo anche il Comune, come a suo tempo l’Autorità, ha commesso l’errore di stabilire una riserva NON a favore dell’Arma, ma del personale dipendente.
Il Codice della strada, all’art.7, dà la possibilità ai Comuni di creare posti per la sosta della autovetture di servizio, di proprietà degli Organi di polizia stradale e non di quelle del personale.
Dunque anche l’ordinanza comunale n°26 dello scorso anno è illegittima, non per incompetenza di chi l’ha emessa, ma per violazione del Codice della strada.
Spero che la futura Amministrazione confermi la propria competenza in materia di circolazione stradale anche nelle aree del Demanio marittimo poste nel centro abitato. E mi auguro anche che non sia ripetuto l’errore di delimitare spazi gialli con le diverse sigle degli Organi di polizia o della Capitaneria di fatto non destinati a soddisfare un interesse pubblico.
Per quanto riguarda l’area prospiciente la ex Caserma ritengo che sarebbe una decisione saggia, coerente con la volontà espressa da tutti i candidati alla carica di Sindaco di liberare, con il tempo, il centro storico dal traffico, riservarla, anziché alla sosta delle auto, ai pedoni, dotandola di panchine e ripiantando gli oleandri da anni scomparsi. Da quell’angolo di Calata, specie nell’ora del tramonto, si può godere una splendida veduta della darsena e delle fortezze medicee.
Giovanni Fratini