Riceviamo dalla Dott.ssa Paola Mancuso e pubblichiamo:
Sento il dovere di intervenire visto che qualcuno nella mattinata di ieri, 29 maggio, ha pensato bene di inviare una mail dall'ufficio comunicazione dell'Autorità Idrica Toscana alla mia mail personale per informarmi gentilmente ed in anticipo del blitz con il quale un avvio di procedimento per l'annullamento del decreto di approvazione del progetto del dissalatore si sia trasformato in 48 ore in un preavviso di diniego, dandomi l'onore e la responsabilità di essere considerata ufficialmente una nemica di questo scandalo amministrativo.
Non ho mai conosciuto nella mia esperienza politica e professionale un'arroganza istituzionale simile a quella dimostrata dall'Autorità Idrica Toscana nell'ambito della procedura di approvazione del progetto del dissalatore prima, ma ancor più nei recenti atti assunti nei confronti del Comune di Capoliveri.
Non stiamo parlando - con tutto rispetto - di un privato o di un circolo delle bocce ma stiamo parlando di un consiglio comunale, espressione della cittadinanza di un paese individuato come capro espiatorio delle presunte esigenze idriche di questa isola.
Stiamo parlando di una delle amministrazione chiamate necessariamente ad assumere la propria posizione istituzionale che segnala gravi illegittimità della procedura e che si oppone ad un esercizio arbitrario di poteri pubblici che, in questo caso, attraverso una dichiarazione di pubblica utilità pensano di bypassare tutte le garanzie amministrative e le competenze che la legge attribuisce ad un'amministrazione legittimamente eletta dai cittadini ed in particolare di quelle in materia urbanistica, calpestate dalla firma del dirigente di un ente privo invece di qualsiasi rapporto con la cittadinanza che non risponde a nessuno se non a chi l'ha nominato.
Si tratta di un signore chiamato a dare motivazioni tecniche ad atti politici che oggi pretendono di rispondere con una soluzione assurda ad un problema che lo stesso ente che rappresenta ogni giorno contribuisce a creare, ignorando perdite di risorsa idrica e facendo pagare ai cittadini il prezzo dei danni di opere tecnicamente sbagliate, a riprova dell'autorevolezza delle motivazioni che ci propinano con tanta superbia.
Ma se tutto ciò non bastasse oggi la collezione di atti oltraggiosi e irrispettosi della dignità di quest'isola va ad incrementarsi con la perla di un avviso di provvedimento negativo e la richiesta di controdeduzioni ad un'amministrazione attualmente titolare dei soli poteri di ordinaria amministrazione e lo fa, purtroppo, trovando nel delirio elettorale di qualche invasato la sponda per una nuova trappola che ci privi delle garanzie ottenute.
Sono questi signori che - discreditando le proprie istituzioni - consentono che questo accada dando di noi l'immagine di gente divisa e pronta a barattare per qualche voto il futuro della sua terra messo in secondo piano rispetto ai propri rancori personali.
Tutto questo ci motiva ad una vera e propria resistenza civica oltre che giuridica nei confronti di chi prima ha costituito il gruppo di monitoraggio della procedura del dissalatore ed ora continua la serie delle imboscate senza aver cercato un minimo confronto con nessuno degli interlocutori locali.
Continueremo a lottare per quella che sta diventando una guerra in nome della dignità di questa isola.
Paola Mancuso