Lunedì sera sarò presente all’incontro organizzato dal Comitato del No nella sala consiliare del Comune di Capoliveri e pertanto vi anticipo, con un comunicato stampa quello che è il mio pensiero e il mio intervento sul tema “Comune Unico”.
A riguardo è opportuno citare le parole di Oreste Giurlani, presidente Uncem:” Mettere insieme più debolezze non significa avere una piccola forza, ma, spesso una debolezza più grande. Con il risultato che i servizi non migliorano. E cio’ tenuto conto che nei comuni sotto i 5.000 abitanti non ci sono ne’ sprechi ne’ personale in esubero”.
Le idee proposte dal Comitato sul Comune Unico sono confuse e senza un progetto ben chiaro che non consente la realizzazione del risparmio economico presupposto se togliamo gli otto comuni ma lasciamo gli otto municipi.
Parlano di maggior “ peso politico” dell’Elba, ma da soli o in otto siamo sempre 30.000 abitanti, entità, che a mio avviso non determina apprezzabili miglioramenti della nostra posizione contrattuale nei confronti della regione che più volte si è dimostrata insensibile ai problemi degli elbani.
La sede del Comune Unico dove sarà? Quanto durerà la fase di transizione durante la quale dovranno integrarsi gli 8 statuti comunali, gli 8 bilanci prima della nascita del Comune Unico?Come verrà gestita l’ordinaria amministrazione? Non si sa!
L’unica cosa certa è con il Comune Unico si accentra il potere amministrativo in posizione più distante dalle esigenze del cittadino(dobbiamo anche all’Elba dialogare con il Call Center?).Quindi è inevitabile che si crei un distacco maggiore tra cittadino e la macchina amministrativa:
Se un cittadino ha un problema (inerente una pratica edilizia, una pratica commerciale) a chi si dovrà rivolgere? Dovrà fare il numero verde?Quando sarà ricevuto? Chi ha meno potere contrattuale sarà ascoltato? Sarà ricevuto?
Oggi nella situazione attuale tutti vengono ascoltati, tutti vengono ricevuti….domani con il Comune Unico….ho i miei dubbi…
Se le spiaggie di Lacona o di Lido della Biodola, a seguito di una mareggiata, subiscono dei danni, che cosa succede? L’amministratore del Comune Unico dove manda la ruspa? A quale spiaggia darà la priorità?
Un'altra domanda che mi pongo e dobbiamo porci è: Il futuro Sindaco del Comune Unico sarà un “Elbano” o un “ Non Elbano” deciso dai partiti?
Qui ci si gioca il futuro della nostra Isola e delle generazioni che verranno!
Con il Comune Unico cancelliamo la nostra storia, la storia dei nostri comuni, perdiamo la nostra autonomia, scompariranno valori e tradizioni e tutto quello che hanno fatto i nostri padri…ricordo a me stesso le manifestazioni che sono intervenute pochi anni addietro quando si festeggiò il centenario della ritrovata autonomia del Comune di Capoliveri. Ciò porta a pensare che neanche tra qualche centinaio di anni regredirà il senso di appartenenza dei cittadini ai propri comuni, tanto che ognuno si sentirà per prima portoferraiese, marinese, capoliverese,ecc…. e poi elbano e defraudato quindi per lo scioglimento del proprio comune.
Voglio citare alcune considerazioni di esponenti di territori che hanno tentato prima di noi l’istituzione del comune unico: ”non mi convincono forzature sulla creazione di un unico comune in Val di Cornia pur ritenendo legittimo che alcuni lo pongano come elemento di discussione……in quanto cio’ configura l’idea di un salto nel buio dove non e’chiaro come cambiera’la vita dei cittadini nel rapporto con le istituzioni, soprattutto dei comuni piu’ piccoli rispetto al capoluogo, tema serio questo che non va banalizzato come localismo.Al contrario sarebbe sbagliato un isolamento dei singoli comuni per cui e’ comunque necessario far decollare gestioni associate e sinergie positive a partire dal turismo, da nuove politiche di area e dalla gestione dei servizi associativi fondamentali”….questo era il pensiero dell’Assessore del Comune di San Vincenzo Alessandro Massimo Bandini.
Ma allo stesso tempo iniziative simili sono state giustamente bocciate anche per i comuni del Casentino e dell’Isola d’Ischia…e mi chiedo…” Ma quei cittadini che hanno votato no al Comune Unico sono meno razionali di noi? Vogliono conseguire risultati meno favorevoli di noi per le loro comunita’? O siamo noi che con la proposta del Comune Unico stiamo sbagliando tutto?
Secondo me i Comuni hanno diversità imprescindibili di strategie politico-economico-strategiche.
Ecco perche’ io …e mi auguro tutta la popolazione elbana …votero’ il 21 e il 22 aprile no al Comune Unico!