A quanto pare alcuni senatori M5S hanno rotto le righe, hanno “disobbedito”; mi congratulo con loro.
Già a 20 anni contestavo lo stalinismo nella FGCI a cui ero iscritto allora. I capi (fra cui Vendola) preferivano chiamarlo “centralismo democratico”, fatto sta ke a noi dissidenti ci tappavano la bocca.
Ora Grillo ha trovato un nuovo modo di camuffare l’autoritarismo: lo chiama “trasparenza”.
Infatti nel suo blog sostanzialmente scrive “nel nostro statuto al punto Trasparenza è citato: Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S. Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze”.
Questo discorso non è autoritario in sé, ma lo diventa se associato al fatto che lui e casaleggio hanno una possibilità di influenza ed espressione smisuratamente superiore a tutti gli altri aderenti, e pare ke ci siano state anke delle epurazioni. Ne consegue che i senatori M5S che hanno votato Grasso mi pare che abbiano disobbedito a Grillo, + ke agli elettori. E hanno fatto bene.
Rilevo due gravi limiti nel pensiero-metodo di Grillo.
Il primo è la contraddizione fra l’affermazione del principio di maggioranza all’interno e il suo ripudio all’esterno (contestazione di minoranza delle regole costituzionali come la modalità di elezione del presidente del consiglio, di quelli che lui chiama “inciuci”, ecc).
Il secondo è l’ostinazione su un principio astratto (non votare esponenti dei partiti) che prevale sulla valutazione specifica del valore di una persona (Grasso) e della sua adeguatezza a ricoprire una certa carica.
Devo però purtroppo dare atto a Grillo che la stampa scade facilmente nella mistificazione. Una mistificazione sottile, giocata su perifrasi sospette: le affermazioni suddette, scritte sul Blog del M5S, sono state tradotte con la frase (ke non trovo sul blog di Grillo): “Chi ha tradito si dimetta”.
X una volta tanto che il comico aveva usato un linguaggio composto….
Altra lancia da spezzare in suo favore è la critica al voto segreto, fermo restando ke in certi contesti storici può diventare una garanzia da pressioni antidemocratiche.