Il 29 luglio 2005, con la delibera n. 56, il Consiglio Comunale, all'unanimità, diede un parere di “conformità rispetto agli strumenti urbanistici vigenti” dell''adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale (PRP) vigente' avanzato (ai sensi della Legge 84/1994, art 5 comma 2) dall'Autorità Portuale (allora 'di Piombino') al Comune stesso; non approvò insomma alcun progetto.
Com'è noto, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, bocciò poi la proposta, sia perchè la destinazione croceristica allora dichiarata per la banchina maggiorata dell'Alto Fondale avrebbe richiesto una variante al P.R.P che recepisse il diverso uso, ma anche per “l'inopportunità che le previste navi da crociera (più grandi delle attuali, ndr) attracchino a ridosso del centro storico, soprattutto per l'impatto del notevole traffico di pullman a servizio dei croceristi”.
Non basta quindi aver tolto (formalmente) la destinazione crocieristica (per altro praticata in alternanza con i traghetti) 'incautamente' messa nero su bianco nel 2005 per rendere potabile questa parte della proposta riavanzata dalla Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, giacchè la decisione da prendere in un'area nevralgica per la cittadina di Portoferraio si dovrà basare sull'attenta e il più possibile condivisa valutazione dei pro e dei contro effettuata in loco, piuttosto che nelle distanti Livorno-Piombino. Ben venga dunque questo primo incontro dell'Amministrazione Comunale con le Associazioni Ambientaliste previsto per oggi venerdì 9 agosto.
Come l'allegata mappa evidenzia bene (in rosso), tra gli interventi ipotizzati non vi è solo il prolungamento fino a 180 mt dell'Alto Fondale per complessivi 1.500 mq di nuovo piazzale all'ingresso di Portoferraio e sotto le Fortezze, ma anche il prolungamento del Pontile 1 fino a 125 mt e la realizzazione del piazzale alla radice dello stesso Pontile 1, per 1600 mq di nuova superficie.
Quest'ultimo intervento, in particolare, da inserire si presume a livello progettuale nella nuova viabilità da disegnare tenendo conto del contiguo (e realizzando) Porto Cantieri e dell'ingombro costituito dal rudere ex Coppedè, potrebbe invece avere il pregio di rendere razionale la mobilità (anche ciclabile, finalmente) di accesso/uscita da Portoferraio e dal suo porto, oltre che consentire ad esempio lo spostamento in loco dei pescherecci industriali.
Si tratta quindi di essere coerenti con quell'idea di città da riscoprire nella propria bellezza, idea ricorrente nel programma di chi ha vinto le elezioni, evitando di generare nuovo traffico e inquinamento (anche visivo ed estetico) a ridosso del centro storico e dei suoi monumenti, concentrando invece gli sforzi sulle progettualità davvero necessarie: tra queste sicuramente quella Stazione Marittima che nella stessa delibera comunale del 2005 si dava per certa “...nell'anno 2007 in quel Piano delle Opere Pubbliche che deve realizzare l'Autorità Portuale”. Ecco, facciamo/fate mettere finalmente e per davvero lì quelle risorse invece che su un 'dente' che fa già male ancora prima di nascere.
CR