Le mega navi da crociera "falso problema", rimarranno in rada e non arriveranno all'accosto (anche se l'Autorità Portuale proprio sulla possibilità di ospitare navi di dimensioni maggiori basava la dichiarata "ratio" dell'allungamento), elettrificazione delle banchine per per ridurre le ore di sosta dei natanti a motori accesi, con una minore emssione di fumi, per la salubrità del porto, messa in sicurezza degli attracchi di navi e traghetti all' Alto Fondale, dialogo - comunque - sempre aperto: queste in sintesi le motivazioni, del Comune di Portoferraio nella conferenza stampa che ha seguito di poche ore l' incontro con le Associazioni ambientaliste e di categoria.
Il Sindaco Zini e il Consigliere Garfagnoli – autore di un intervento che prendeva le distanze dalla impostazione 'crocieristica'- sono arrivati assieme alla Biscotteria per l' appuntamento con i media locali, segno di una concertazione della linea da seguire e di un confronto che attraversa la stessa Amministrazione.
Apertura riunione del Sindaco su tre punti: A) legittimità delle posizioni in campo, anche critiche e volontà di proseguire il confronto con la città, evitando possibilmente le 'esagerazioni allarmistiche' (si tratta - afferma - complessivamente di meno di metà di un campo di calcio); B) la questione non nasce ora, ma da una progettazione del 2005 dell' Autorità Portuale (in parte già realizzata con l' ampliamento - ridotto rispetto all'ipotesi iniziale - del piazzale su Calata Italia) che nella sua fase esecutiva sarà in ogni caso concertata con il Comune; C) Gli interventi sono stati pensati per un miglioramento della viabilità e razionalizzare gli imbarchi, tenendo conto della progettazione del contiguo Porto Cantieri (radice Molo 1) e, per quanto riguarda il 'dente' di allineamento dell'Alto Fondale con Calata Depositi (64 mt), per mettere in sicurezza lo stesso attracco dei traghetti recuperando nel contempo spazi per la città (area sosta per ridurre il traffico veicolare in centro, percorsi pedonali e ciclabili e una terrazza sul mare con zone verdi).
Intanto sarebbe sgombrato il campo, nonostante quanto affermato dalla stessa Autorità Portuale, dall ipotesi delle grandi navi da crociera a ridosso delle Fortezze – secondo l'Assessore Idilio Pisani - "per l'impraticabiltà dei fondali di poco più di dieci metri". Una prima concessione al fronte dei "decisamente contrari" che continua anche in queste ore a manifestare.
Sullo sfondo, come ricordato da Garfagnoli, operatore turistico oltre che Consigliere, l'opportunità di allargare il confronto che si aperto sul porto ad una nuova e collegiale discussione sulla destinazione turistica Elba, con una definizione dei prodotti turistici tematici da promuovere, in primis quelli legati all'ambiente e natura, non bastando più-da tempo- la promozione di una 'bellezza' sui generis per attrarre visitatori. Un cambio strategico di visione che dovrà coinvolgere la stessa GAT e la gestione delle sue risorse.
L'iter che si profila è quindi il passaggio del progetto (senza più la destinazione a 'terminal crociere' dell''adeguamento funzionale') di nuovo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per poi tornare a Comune ed Autorità Portuale per una definizione degli spazi e delle loro funzioni: tra gli interventi previsti l' elettrificazione delle banchine, cominciando così a ridurre (anche in Darsena Medicea) l'inquinamento da motori accesi; annunciata nell'occasione una convenzione con ARPAT (già attiva per i porti di Livorno e Piombino) per il monitoraggio della zona portuale di 'Cosmopoli'.
cr