Prima hanno privato della vita la città di Portoferraio.
Ora lasceranno uccidere l’anima dei luoghi circostanti?
Lo specchio per le allodole è sempre lo stesso: lo sviluppo, il lavoro, la riqualificazione urbanistica, ma, forse, è meglio pensare semplicemente a un massiccio intervento, che con il tempo porterà tanto danaro nelle tasche dei Paperon dei Paperoni privati e qualche spicciolone in quelle elbane.
Questo è il progetto predisposto dall’Associazione temporanea (?) d’impresa costituita dalla società Esaom Cesa Spa e dalla società Servizi Turistici Portuali Srl, sul fronte mare e sul golfo stesso di Portoferraio, con il benestare dell’Amministrazione comunale, che in cambio avrà alcuni miseri “benefit”, salvo altri alla popolazione non pervenuti.
Ben venga la bonifica della zona, le piste ciclabili etc. etc. Ben venga lo sviluppo ecosostenibile ma integrato nel rispetto delle caratteristiche del territorio e nel senso della continuità con la città.
Purtroppo nel progetto non si è tenuto conto dell’aspetto architettonico della città di Portoferraio. Questo progetto sviluppato dallo studio Interprogetti di Roma, con la collaborazione dello studio di architettura No-Stop Studio, non ha minimamente pensato alla città già esistente; come se si dovesse costruire su un’isola ancora vergine.
Dalle immagini che si vedono pubblicate, non sembra che quella fila di “costruzioni a scatola” di moderna architettura, peraltro già sorpassata, abbia niente a che fare con le costruzioni esistenti sul lungomare delle varie Calate e, tantomeno, con la città Medicea. Che piaccia o no, le costruzioni Medicee determinano fortemente tutto l’ambiente di Portoferraio. Strano modo di ricostruire abbattendo il vecchio per il nuovo, se si rinnegano perfino le caratteristiche fondanti della città.
Fortunatamente le amministrazioni comunali cambiano, ma i danni che possono lasciare restano per sempre: ad esempio lo sbaglio gravissimo di aver venduto a privati , con uso esclusivo di passaggio, il Forte Stella; i deprecabili, orribili edifici dei due Grattacielo su Calata Italia; ultimamente, la cosiddetta Gattaia.
Vere vergogne delle amministrazioni portoferraiesi.
Ecco perché questo progetto va assolutamente modificato.
Luciana Gelli