Incontro tra i due Comitati sanità elbani, i Messaggeri del Mare e Fulvio Fino, il giostraio ecologico campese, ora anche insider presso l'ospedale di San Rocco, perché ammalato. Un degente di certo impegnato a guarire ma anche a riferire sul vero clima del nosocomio, tanto che spunta la buona sanità grazie ai resoconti quotidiani di Fino.
Sono analisi vissute in prima persona e l'altra sera ha incontrato i Messaggeri del Mare, Pierluigi Costa, Elisa Negri e Arturo Francini, insieme a Marialuisa Chiappa ed altri rappresentanti dei Comitati Elba Salute ed Elba Sanità, tra questi Francesco Semeraro, Cristina Corsi e Lara Foresi.
Un meeting davanti all'ingresso dell'ospedale che ha ribadito l'azione dei volontari per la tutela dei piccoli ospedali, come fanno da anni e altrettanto accade, da aprile, per i Messaggeri che stanno portando avanti la staffetta nazionale per la tutela degli ospedali periferici italiani, compreso ovviamente quello elbano.
"Vivendo in ospedale - ha spiegato Fino - ho registrato il vero impegno degli operatori sanitari, come ho detto nel mio post su Facebook. Tutti, dall'ultima figura di infermiere, al primario di chirurgia o di altri reparti, si prodigano. L'assistenza sanitaria deve essere così, di elevata qualità umana e professionale".
Nell'incontro Francesco Semeraro ha ribadito e rilanciato: “Bisogna esaltare tutte le iniziative compresa quella dei Messaggeri, c'è da battersi con più forza per i problemi dei disabili. Sull'isola ci sono barriere architettoniche assurde ovunque, comprese le difficoltà di accesso alle spiagge. In certi traghetti non esiste un ascensore per portare disabili nel salone dei passeggeri”.
Costa ha sottolineato l'impegno di Fulvio e l'emozione che è stata registrata in tutte le tappe della staffetta nazionale: “I piccoli ospedali vanno tutelati e potenziati nei servizi essenziali”.
Fino, nel suo blog, ha evidenziato durante il suo ricovero, alcuni aspetti: “Eravamo quattro in camera, tutti a rischio vita, personaggi di estrazione sociale e “razze” diverse, ma siamo stati del tutto uniti, solidali. E dobbiamo fare un plauso, in questo periodo di tristi ed inutili polemiche sulla malasanità, agli infermieri Riccardo ed Andrea, che sono un reale esempio di buona sanità, e tutti i santi giorni sono qui a “lavorare” con le persone come me e come tutti gli altri. Sono giovani e stanchi, ma sempre entusiasti e sorridenti”.