Dalla Sicilia parte la concreta capacità di semplificazione amministrativa con l’abolizione delle 9 province, possibile che gli elbani abbiano ancora dubbi sull’eliminazione di 7 comuni e sull’essere rappresentati da un solo sindaco ? Non credo che i siciliani si siano rammaricati sulla fine che faranno 9 presidenti di provincia, 9 vicepresidenti, gli assessori, tutti i consiglieri e i segretari.
Nello stesso modo dovranno fare gli elbani, scopriranno con piacere che si può fare a meno di 7 sindaci, 7 vicesindaci, oltre un centinaio fra assessori e consiglieri, gli unici che temono di perdere il potere personale nella cura del proprio orticello.
Capoliveri nell’incontro con la cittadinanza organizzato contro il comune unico erano presenti tutti coloro che temono per la loro poltrona, 4 sindaci, assessori, politici che sopportiamo da decenni. Nel pubblico tre categorie di persone: dipendenti comunali, geometri, ditte edili, accompagnati dai familiari, tutti preoccupati di non lavorare più, forse temono di non rientrare in quell’orticello con tanta fatica conquistato ? I dipendenti comunali sanno bene che il loro posto di lavoro è garantito, certo potrebbero perdere qualche privilegio che la semplificazione amministrativa non tollera, come uffici con un solo dipendente al quale viene in aggiunta riconosciuta economicamente la responsabilità di se stesso.
Non è un mistero l’inciucio tra studi tecnici ed amministratori, ma non vedo cosa le ditte edili possano temere dall’avvento del comune unico, un unico piano strutturale dal quale tutti auspichiamo meno seconde case a favore di ristrutturazioni dell’esistente. L’inciucio tra agenzie immobiliari, studi tecnici ed amministratori è ben noto, spesso l’agente,il tecnico e l’amministratore coincidono “ per caso “ con la stessa persona !
La Comunità Montana costituita da rappresentanti degli 8 comuni è fallita, miseramente ha seguito la stessa sorte l’unione dei comuni, le gestioni associate sono state accolte, nella migliore delle iporesi, come un’imposizione, fallite sul nascere per la solita mentalità dell’orticello, prova ne sia è fallita anche quella del turismo! 8 sindaci = 8 visioni diverse su tutto, sui trasporti, sulla spazzatura, sulla scuola, non si è trovato l’accordo neanche sull’ospedale, neanche sul canile, senza parlare di cultura, di spettacoli, di agricoltura ecc. Qualche mente eccelsa ha dichiarato che senza gli 8 comuni il cittadino non verrà più ascoltato, verrà meno la partecipazione del paesano alla vita amministrativa….. ma di cosa stanno parlando? Ai consigli comunali di Capoliveri la partecipazione nei picchi massimi è di 5 persone, le solite: 1 vigile urbano, il maresciallo dei Carabinieri, Eralda, Lucio e Roberta! Ma quando mai hanno ascoltato la voce dei cittadini! Al contrario sono i cittadini che devono obbligatoriamente ascoltare le loro voci e zappare il loro orticello, sindaci assessori e consiglieri temono, a ragion veduta, perché ognuno di loro conta qualcosa nel proprio comune, mentre nel comune unico, nella migliore delle ipotesi, resterebbero fuori come il nulla.
Qualcuno ha rimarcato il pericolo di perdere le tradizioni paesane, l’indole, l’orgoglio di appartenenza ecc. mi chiedo se vive su Marte, come si fa a non accorgersi che a Capoliveri di capoliveresi ce ne sono rimasti pochi, ce ne sono di più in Australia! Il paese sarebbe deserto se non fosse per la massiccia presenza di slavi e marocchini, oltre 600 nel comune, i sardi poi sono moltissimi e rappresentano una forza lavoro insostituibile, “li bamboli e li giovanotti un sanno più manco na parola capoliverese!!! Chiusa la miniera, morta l’agricoltura penso che il capoliverese abbia terminato di esistere in concomitanza dell’ultima regata della 10 remi, con Fuligardo timoniere.
Il comune unico è una scelta di buon senso, spetta a noi unire le forze per costruirlo e farlo funzionare, copiamo per una volta la Sicilia.
Luciano Geri
Foto da: Capoliveri Eventi su facebook