L'11 novembre in Regione è stato firmato un nuovo accordo con sei comuni toscani per fare squadra con i pescatori e tenere il mare pulito.
Cosa aspetta l'amministrazione portoferraiese a firmare? Mi rivolgo al assessore all'ambiente del comune di Portoferraio, che conosco come un vero ambientalista.
E' stato siglato nella sede della presidenza della Regione Toscana in palazzo Strozzi Sacrati il protocollo d'intesa che rinnova il progetto sperimentale 'Arcipelago pulito' estendendolo ai Comuni di Livorno, Viareggio, Porto Santo Stefano e Porto Ercole sull'Argentario, Castiglione della Pescaia e Piombino. Obiettivo, continuare a coinvolgere i pescatori toscani, con oltre centocinque pescherecci attivi nei sei porti, nella raccolta della plastica che le reti tirano su insieme ai pesci. Plastica del cui smaltimento i pescatori dovrebbero farsi carico ma che grazie al progetto della Regione viene portata a terra e smaltita, con un incentivo agli stessi pescatori. Fino a ora ne sono stati raccolti 18 quintali e il progetto è stato preso a modello dall'Unione Europea e dalla legge 'Salvamare' che ha da poco avuto il via libera dalla Camera e ora è in attesa di essere discussa al Senato.
Dei 18 quintali di rifiuti fino a oggi raccolti in mare dai dodici pescherecci coinvolti fino a ora a Livorno nel progetto "Arcipelago pulito", il 20 per cento è risultato costituito da plastica riciclabile. Insomma i pescatori toscani continuano a essere l'avanguardia di chi vuole ripulire il mare, minacciato ormai da milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono alla deriva o sui fondali, anche quelli più lontani dagli insediamenti umani.
Il progetto coinvolge anche sponsor privati come Unicoop Firenze a cui ora si è aggiunta Unicoop Tirreno. Nella prima fase di "Arcipelago pulito", Unicoop Firenze aveva deciso di contribuire dando un incentivo ai pescatori con parte dei fondi ricavati dal centesimo che soci e clienti, per legge, pagano per i sacchetti biodegradabili della frutta e della verdura.
Tra i firmatari del progetto, oltre ai Comuni, ci sono anche il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, il Ministero dell'Ambiente, la Direzione Marittima della Toscana, l'Autorità di sistema del Mar Tirreno settentrionale e Legambiente.
Luigi Lanera
Gentile Consigliere
Condivisibile l'auspicio ma - sentita proprio Legambiente - è opportuno fare qualche precisazione: è vero che ci sono diversi soggetti coinvolti nel progetto tra i quali i comuni, ma le attuatrici materiali delle operazioni di recupero delle plastiche dai fondali possono essere solo le marinerie, e tra gli operatori del settore (al momento) solo i motopesca di maggiori dimensioni, quelli che praticano "lo strascico", ed è anche palese che relativamente poche sono le unità di questo tipo che fanno almeno stagioale base negli scali elbani (principalmente Campo e Portoferraio). Tuttavia "tutto fa" o almeno "tutto farebbe".