L’XI Congresso Nazionale di Legambiente, conclusosi a Napoli il 24 novembre, ha eletto all’unanimità due elbani nel Consiglio Nazionale, il parlamentino del Cigno Verde, il Consiglio Nazionale, che prende le decisioni più importanti della più nota, diffusa e autorevole associazione ambientalista italiana.
Si tratta di Luca Agujari e Umberto Mazzantini e la nomina di due componenti nel Consiglio Nazionale è di solito riservata ai grandi circoli urbani dell’associazione, spesso con centinaia di iscritti, e ai regionali di Legambiente o ai circoli territoriali ritenuti più importanti. E’ quindi il riconoscimento cdl grande lavoro fatto da Legambiente Arcipelago Toscano e della sua importanza a livello nazionale, un riconoscimento che, naturalmente rende orgogliosi i legambientini isolani. La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni, ha detto: «Trovo che Legambiente Nazionale ci guadagnerà un sacco dal nostro Luca, con un po’ di supporto iniziale dal navigato Umberto, poi li spolvera».
Luca Agujari, laureato in psicologia clinica, insegnante e vicepresidente di Legambiente Arcipelago Toscano, è uno degli inventori della campagna di successo di Vele Spiegate, l’iniziativa di volontariato di pulizia e censimento dei rifiuti spiaggiati nell’Arcipelago Toscano realizzata insieme a Diversamente Marinai che poi Legambiente nazionale ha clonato nel Parco Nazionale del Cilento, in Costiera Amalfitana e in Grecia, ed ha commentato così il suo nuovo incarico: «Sono contento di essere con Umberto. Pensarmi da solo non mi faceva essere molto tranquillo. Grazie a tutti per la fiducia, Cercherò di impegnarmi al massimo, anche se la cosa un pochino mi spaventa».
Agujari si riferisce al fatto che Umberto Mazzantini aveva chiesto di non far più parte degli organismi nazionali di Legambiente (era nell’Assemblea dei Delegati, il Direttivo nazionale dell’Associazione ambientalista) per far spazio a i giovani. Mazzantini ha spiegato: «Nonostante la contrarietà dei dirigenti nazionali – che ringrazio per la fiducia – ho tenuto duro e dopo 20 anni esco dalla direzione nazionale. Non ho potuto invece oppormi alla richiesta, avanzatami anche dal Regionale di Legambiente Toscana, di restare almeno nel Consiglio Nazionale, cosa che permetterà ancora di affidarmi dei compiti a livello nazionale e toscano. L’entrata di un altro elbano, e di Luca in particolare, negli organismi dirigenti di Legambiente Nazionale rappresenta una ventata di aria fresca e di nuove competenze in un’associazione in forte rinnovamento e che vede le sue parole d’ordine camminare sulle giovani gambe delle ragazze e dei ragazzi di Friday for Future. Il futuro è di loro e chi come me ha una certa età e le spalle appesantite da troppi anni di militanza deve farsi da parte per lasciarli passare. Ed è una gran bella cosa poterlo fare e riuscire a farlo».