Troverà un porto aperto ( come lo sono per definizione tutti i porti) il segretario nazionale della Lega, sabato 30 novembre, per la prima volta all' Elba: nella terza isola italiana, infatti, non ci è finora venuto mai, neanche in vacanza.
Il programma della giornata, diffuso nei giorni scorsi, è stato confermato nel pomeriggio di venerdì, in una conferenza stampa nella nuova sede di Piazza Cavour, che verrà inaugurata dal capo politico leghista.
Marco Landi, coordinatore del partito per l' isola e il consigliere Comunale Vincenzo Fornino hanno quindi ricordato il programma del 30: arrivo di Matteo Salvini in elicottero ( pagato dai sostenitori elbani, han tenuto a precisare) verso le ore 14, accompagnato dai maggiorenti regionali del partito, poi inaugurazione della sede in vista delle elezioni regionali toscane del prossimo anno e infine comizio nella stessa piazza per poi ripartire per Pisa e Firenze per una cena di massa ( un migliaio le prenotazioni), occasione nella quale dovrebbe uscire il nome del/la candidat* alla massima poltrona della Toscana.
'Sarà una giornata tranquilla e pacifica', ha esordito Landi ricordando il consenso ottenuto all' Elba nelle ultime tornate elettorali politiche ed europee e ribadendo il legame con i territori quale cifra politica del partito 'dalla parte dei diritti degli elbani', a suo parere negati dalla Regione matrigna.
La contemporanea manifestazione delle Sardine elbane ( dalle ore 12 in Piazza Marinai d' Italia), il controcanto che in ogni città italiana accompagna fisicamente colui che voleva 'pieni poteri' per ricordargli che esiste un' altra Italia solidale, inclusiva e cooperativa che non semina né raccoglie odio e paure, viene definita una manovra del PD e della sinistra che manco avrebbero il coraggio di metterci la faccia e le loro bandiere; parole, ci è parso, dette senza troppa convinzione, forse per aver letto i recenti sondaggi che danno un peso elettorale nazionale alle Sardine attorno al 15 %, con flussi di consenso di provenienza diversa, compreso lo stesso elettorato leghista (8%).
cr