In merito alla lettera aperta alla Regione Toscana della signora Gina Truglio e riferita alla situazione della madre, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia che la Zona Distretto dell’Elba aveva proposto ai familiari della donna, attualmente ospitata in una RSA privata di Monte San Quirico (Lucca), un ricovero temporaneo di sollievo in RSA, in attesa dell’autorizzazione della quota sanitaria sempre da parte della Zona dell’Elba, dove la persona risiede.
L’Asl, in ogni caso, ricostruisce tutto il percorso oggetto della segnalazione.
In data 30 luglio i familiari hanno presentato al Punto Insieme di Portoferraio una domanda di valutazione UVM (unità di valutazione multidisciplinare) per la donna. La valutazione sociale al domicilio è stata effettuata da un’assistente sociale il 2 agosto, mentre la valutazione sanitaria è stata fatta il 14 agosto a Lucca, nella RSA Centro Anziani di Monte San Quirico, dove nel frattempo la signora era stata inserita per scelta della sua famiglia.
Il 16 settembre la signora è stata inserita in lista d’attesa all’Elba per ricovero in RSA modulo base.
Il 23 settembre, a seguito di richiesta di informazioni di un familiare, l’assistente sociale di riferimento all’Elba ha evidenziato che non era possibile al momento l’impegno della quota sanitaria per ricovero definitivo, ma che - qualora i congiunti fossero stati d’accordo – la Zona Distretto Elba avrebbe potuto autorizzare in tempi rapidi un ricovero temporaneo di sollievo in una RSA. A questa proposta non c’è stato riscontro.
Dal 5 al 16 novembre risulta poi che la madre della signora Truglio sia stata ricoverata per un problema di salute nella struttura di Medicina dell’ospedale di Barga, inviata dal Pronto Soccorso.
E’ stata attivata l’ACOT (Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio), a cui era stata inviata la segnalazione per un’eventuale presa in carico, ma i familiari hanno precisato che al momento della dimissione la paziente, non autosufficiente, sarebbe stata assistita da una badante e che la donna era già in lista d’attesa all’Elba. Alla dimissione dall’ospedale di Barga i congiunti hanno poi deciso di inserire la donna ancora nella RSA privata di Monte San Quirico.
Il 17 novembre è stato richiesto alla Asl dalla famiglia l’impegno della quota sanitaria e il 18 novembre è stato risposto che la signora era in lista d’attesa per inserimento in RSA e che non appena possibile la Zona Distretto Elba avrebbe autorizzato la quota sanitaria.
Il 25 novembre, a seguito di comunicazione della famiglia di un aggravamento delle condizioni di salute, il gruppo di lavoro UVM ha richiesto una nuova valutazione sanitaria, effettuata dagli operatori di Lucca.
In base alla nuova scheda sanitaria, pervenuta all’Elba il 3 dicembre, la signora è collocata in graduatoria in quarta posizione.
Questa la successione dei fatti, che conferma l’impegno delle strutture aziendali per venire incontro alle necessità della famiglia.
Da aggiungere, però, che il Dipartimento Servizio Sociale, non autosufficienza e disabilità dell’Asl richiederà un audit interno in merito alle modalità comunicative intercorrenti tra i servizi socio sanitari interzonali ed all’applicazione della procedura ACOT. Questo perché l’Azienda recepisce ogni segnalazione che arriva dai cittadini come criticità percepita e la considera un’occasione di riflessione per migliorare i propri servizi.
Si ricorda che esistono anche canali dedicati (URP) ai quali i cittadini possono sempre rivolgersi per segnalazioni di questo tipo.