Si parla di autonomia idrica dell'Elba, perché si vuole affidare il futuro dell'isola ad una macchina, con tutti i rischi che ciò comporta.
ASA e AIT la smettano di prendere in giro gli abitanti di questa isola e si preoccupino di certificare le condizioni di corretta manutenzione della condotta idrica sottomarina perché siamo pronti ad una diffida che faccia assumere tutte le responsabilità a chi sembra preoccuparsi in realtà di altro.
Sono in corso procedure di ricorso amministrativo che fino ad oggi non hanno dato ragione a chi continua a bacchettarci come dei poveri incivili colonizzati.
I conti sono facili da fare. Come possono pensare che si riesca a convincere gli elbani di voler migliorare la loro situazione di approvvigionamento idrico se propongono un dissalatore con la portata iniziale di 40 l/sec, da portare a 80 in futuro (anche se nell’articolo, meno diplomaticamente, si parla già di 80 l/sec) a fronte di una portata di 160 litri al secondo garantita dalla condotta idrica?
E come pensano di farlo senza distruggere questo territorio, se le valutazioni fatte per 80 l al secondo nascondono la volontà di raddoppiare la portata?
Di questo e della minaccia di rifiutare nuovi allacciamenti informeremo immediatamente il Prefetto. Così come della necessità di una perizia sulla condotta perché è evidente che davanti a queste posizioni le parole non bastano. Non accettiamo ricatti.
Comune di Capoliveri
Il consigliere delegato
Italo Sapere