Sì perché prima o poi i piccoli comuni saranno accorpati per legge e, entro il 31 dicembre di quest’anno, dovranno associare tutte le loro funzioni fondamentali. Sì perché l’Isola d’Elba ha bisogno di parlare con un’unica voce istituzionale per essere più forte e per trattare da pari a pari con quelli d’oltre canale. Sì perché ciascuna comunità potrà continuare a curare e valorizzare la propria identità storica e culturale, quindi mantenere vive le proprie usanze, grazie soprattutto all'impegno di proloco, comitati ed associazioni, com’è sempre accaduto. Sì perché le politiche comprensoriali dell’Isola stanno vivendo il momento più basso degli ultimi 40 anni: chiuso ogni organo intercomunale, andati in fumo i vari G6 e G8 etc., rimasti sulla carta protocolli d’intesa, accordi di programma, piani zonali etc. Sì perché un comune con un'unica programmazione economica e territoriale, con regolamenti e ordinanze comunali uguali su tutta l’isola, rende più forte l’azione dei liberi professionisti e delle imprese locali. Sì perché con undici municipi, dotati di propri organi rappresentativi, avremo i principali uffici e servizi più vicini ai cittadini anche nelle principali frazioni
Lorenzo Marchetti