“L'intervento proposto non consente di risolvere le criticità dovute all'eccessiva agitazione interna, pertanto l'ormeggio delle imbarcazioni nello specchio acqueo retrostante rimarrà comunque difficoltoso durante condizioni meteo-marine avverse. E' importante sottolineare che nessun intervento di adeguamento della diga di sopraflutto potrebbe diminuire l'agitazione interna, pertanto non esistono alternative in tal senso consentite dall'attuale Piano Regolatore Portuale”.
Ho preso queste frasi dalla relazione illustrativa delle opere di adeguamento della diga foranea, attualmente in corso nel porto di Marina di Campo ad opera della Autorità Portuale Toscana.
In pratica il progettista afferma che i lavori, per una spesa di quasi 2 milioni e 700 mila euro (!!!!) non permetteranno un ormeggio, non dico sicuro ma nemmeno decente: e come accade oggi si continueranno a portare le barche a Marciana Marina.
Ma la cosa che mi fa più male è che la messa in opera dei massi per contenere le onde non solo avverrà in larghezza, opera già in parte realizzata e abbastanza efficace per smorzare l'onda, ma avverrà anche in altezza impedendo completamente dalla diga di Marina di Campo la vista del mare verso Sud.
La “passeggiata sulla diga” è un classico a Campo; non solo i campesi ma anche molti turisti specialmente la sera vanno a godersi lo spettacolo delle barche in rada e del Giglio, dell'Argentario e, nelle sere di Maestrale, di Giannutri.
Perderemo anche questa bella vista del nostro mare, saremo rinchiusi da una parete di massi che, nonostante tutto, “non consentirà di risolvere l'eccessiva agitazione interna”.
Posso solo dire che la mia personale “agitazione interna” è in grande aumento grazie alle cose di questo tipo che continuo a vedere intorno a me, come se nulla fosse.
Piero Pertici