Dato atto che per la giornata di domani 14 febbraio 2020 è prevista la convocazione della Conferenza dei Sindaci sulla sanità, riteniamo necessario chiedere che tra i punti di discussione venga prevista anche la questione del servizio di sterilizzazione delle colonie feline elbane. Infatti, a tutt’oggi nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa dall’ASL per dare almeno avvio al servizio in questione, fermo ormai da troppi anni per quanto riguarda il nostro territorio.
Questo, nonostante l’esigenza di dare una risposta urgente, efficace e concreta sia stata più volte rappresentata, e non solo dalla nostra Associazione, ai vertici dell’ASL e ai Comuni. Da troppi anni il nostro territorio viene completamente ignorato su quella che sta diventando una vera e propria emergenza. Soltanto la nostra Associazione ha censito circa 80 colonie feline, con oltre 800 gatti totali e con un numero di gatti da sterilizzare che supera le 300 unità e l’attività di rilevamento e aggiornamento dei dati delle colonie è tuttora in corso.
Dopo le nostre reiterate richieste, anche tramite l’interessamento della Prefettura elbana, abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti del Dipartimento prevenzione dell’ASL ai primi di ottobre 2019 nel corso del quale ci è stato comunicato quali passaggi sarebbero stati intrapresi per riattivare il servizio, ma l’ultima comunicazione che abbiamo ricevuto, a firma del Dott. Del Torto, Dirigente responsabile dell’Unità Funzionale Igiene Urbana, risale alla data del 22 novembre 2019. Nella mail ci veniva riferito che il termine assegnato ai Comuni per l’invio censimenti era appena scaduto (20 novembre) per cui già dall'inizio della settimana successiva sarebbe stata fatta una valutazione su quanto ricevuto da tutti comuni del territorio della USL Toscana Nord Ovest in modo da prevedere le risorse e definire le priorità.
Ebbene, nonostante siano passati quasi tre mesi, tutto tace.
Riteniamo che la mancanza di avvio del servizio sia un fatto davvero molto grave e inammissibile, proprio e soprattutto in considerazione della circostanza che ormai l’ASL dovrebbe avere piena consapevolezza di quale sia la situazione elbana e di quanto sia urgente intervenire.
Sarà superfluo dirlo, ma per ogni gatta non sterilizzata nasceranno almeno 3 o 4 cuccioli che a loro volta dopo pochi mesi saranno fertili e così via; cuccioli che si ammaleranno e dovranno essere curati, cuccioli per cui riceveremo richieste di aiuto, cuccioli che saranno investiti dalle auto, cuccioli di cui si dovranno fare carico le associazioni e le persone di buona volontà, non certo l’ASL o i Comuni.
Sempre più persone si rivolgono a noi per chiedere aiuto per sterilizzare gatti di colonie feline che sorgono a volte dal nulla...
Richiamiamo ai Sindaci che si incontreranno domani per discutere di sanità e che sono i “Responsabili” dei gatti che vivono liberi sul loro territorio la normativa ed i loro chiari doveri:
- la legge nazionale dispone che “I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo” (Art. 2 comma 8 Legge 281/1991)
- la legge regionale che dispone che i comuni provvedono al controllo della crescita della popolazione felina, con interventi chirurgici di sterilizzazione effettuati dalle aziende USL, con oneri a carico delle aziende stesse (art. 34 comma 3 LRT 59/2009).
- i LEA, Livelli essenziali di assistenza, approvati con il DPCM del 12 gennaio 2017 prevedono, tra l’altro, precise azioni per la lotta al randagismo e per il controllo del benessere degli animali d’affezione, anche attraverso la sterilizzazione dei cani randagi e dei gatti delle colonie feline.
Non ci resta che sollecitare i Sindaci affinché sulla base della loro responsabilità e competenza in materia, pretendano dalla ASL Nord Ovest precise risposte ANCHE sulla questione delle sterilizzazioni.
Animal Project Onlus