Oltre due ore di confronto nella sala consiliare di Portoferraio sulle azioni da intraprendere per scongiurare due avversità: il coronavirus che ha fatto capolino anche in Toscana e l'allarmismo ingiustificato che rischia di produrre danni maggiori e di più lunga durata.
Dopo le riunioni del giorno precedente, martedì 26 febbraio, a Pisa (Asl Toscana Nord, cui hanno partecipato i Sindaci Gelsi, Papi e Zini, oltre ad altri Amministratori), e con il Presidente della Regione Rossi a Firenze (Zini) si è cercato anche all'Elba, nel quadro dei protocolli approvati, di trovare le migliori soluzioni per evitare possibili situazioni di contagio sia in uscita che in entrata dall'Isola.
In preparazione ad esempio (a Porto Azzurro) la bozza di un'ordinanza riguardante le trasferte sportive delle squadre giovanili, così come a Capoliveri si sta mettendo mano ad un'analoga misura che precisi il 'che fare' all'ingresso del porto di Piombino, o all'aeroporto e nei porti turistici, con un orientamento - ha precisato il Sindaco di Portoferraio, nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità - a predisporre un questionario che consenta di individuare le aree di provenienza dei turisti intenzionati a raggiungere l'isola.
Nessuna chiusura o barriera insomma all'ingresso nell'Isola, ma attenzione e controllo per essere pronti a fronteggiare ogni evenienza.
A tal proposito sono previste per giovedì 27 febbraio specifiche riunioni di coordinamento sia presso gli uffici piombinesi dell'Autorità Portuale che alla G.A.T. con le categorie economiche e i vettori di trasporto.
CR