Come cittadino, utente e contribuente voglio aggiungermi al coro di coloro che sono contrari alla decisione della giunta di abbattere i 116 pini del rettilineo di San Giovanni, trovandomi in pieno accordo con quanto scritto nei vari articoli apparsi su Elbareport.
Ciò che colpisce è il come questa 'sentenza' suoni come inevitabile, come unica via possibile da seguire per gestire questo 'prioritario' problema dei pini del rettilineo di San Giovanni. Quando i pini sono invece semplicemente belli e tutto quello che si può e deve fare è curarli, come tutto.
I pini (sani) sono 'patrimonio' insostituibile e appartengono a tutti, sono di bellezza e valore indiscutibile, e nessuna amministrazione dovrebbe pensare di volerne disporre nel modo in cui intende, senza come minimo sentire il parere della cittadinanza. Senza poi, come già detto da ER, nè sostanziare adeguatamente la decisione presa nè, aggiungo io, inserirla in un progetto, che è per l'Elba e i cui patrimoni naturalistici non possono essere trattati al pari di altri territori non altrettanto particolari e preziosi, non a caso essendo buona parte della sua superficie parco.
Ad Elbareport e ai suoi lettori chiedo se non sia possibile procedere con una raccolta firme come fu fatto (con successo) se non erro in occasione del tentativo di posa dei tralicci alcuni anni fa?
Non si vuole immobilismo ma attività sensate, cose fatte bene, con attenzione ad un bella isola che vogliamo che resti tale, con le sue caratteristiche paesaggistiche.
Come contribuente e utente se il motivo che sta dietro al taglio dei 116 pini è il miglioramento del rettilineo di San Giovanni mi aspetterei un approccio del seguente tipo:
anzitutto la presentazione da parte dell'amministrazione di un progetto completo, con tempi e costi per realizzarlo; sarebbe quindi fortemente auspicabile che questi possa prevedere:
1) un intervento sui pini dove veramente serva, come suggerisce l'analisi caso per caso effettuata da ER nell'articolo del 23/02;
2) fissi come priorità la costruzione della rotonda al posto del semaforo che risolverebbe il problema delle lunghe code estive, forse ancora in tempo per la stagione?
3) Segua il rifacimento del manto e relativa segnaletica oggi in cattive condizioni il primo perchè ben vecchio e inestitente la seconda, aggiungendo dei guardrails dove necessario e possibile.
4) Completino il raggiungimento della sicurezza la prudenza degli automobilisti, che si può ottenere tramite l'installazione di due telecamere tutor, all'inizio e alla fine del rettilineo, come viene fatto all'estero nei tratti di strada dove si vuole limitare con successo la velocità.
GF
Elbareport è comunque disponibile a mettersi a disposizione per una causa come la difesa dei Pini di San Giovanni, che considera una vera e propria battaglia di civiltà ambientale.
Segnala però che iniziative volte ad organizzare il dissenso della cittadinanza sul brutale atto amministrativo deciso dal Comune di Portoferraio sono già in svolgimento.
Segnaliamo quindi la creazione del gruppo Facebook "Comitato salvaguardia alberi e verde pubblico isola d'Elba" e la raccolta di firme, a cui si può aderire, “Tuteliamo il verde dell'Elba - Salviamo i pini sani di San Giovanni” on-line su Change.org al link http://chng.it/YGzFHS85Lp.