Mi trovo a dover rispondere, mio malgrado, alle dichiarazioni del consigliere Lanera apparse sulla stampa che, se ancora ce ne fosse stato bisogno, mostrano il suo (generosamente) scarso senso delle istituzioni.
Ribadisco la ricostruzione fattta in consiglio comunale: qualcuno può credere che in questi giorni ci si sia dati appuntamento (solo) per analizzare genericamente il bilancio e “trarre le decisioni su come agire”? Con il consigliere Lanera?
La verità è che (i consiglieri di minoranza potranno confermare) il Sindaco Zini ha convocato i capigruppo il giorno 11/03 per chiedere loro una deroga sui tempi per svolgere il consiglio lunedì 16/03, al fine di approvare il bilancio consolidato e procedere alle assunzioni evitando così di paralizzare ulteriormente il nostro comune. Tale richiesta è stata generosamente accolta da tutti (Lanera compreso) in quella sede, vista la particolare situazione di emergenza, motivo per cui è stata convocata nuovamente la conferenza dei capigruppo per il giorno seguente.
Il giorno 12 in mattinata, non essendo stata prodotta la documentazione relativa al consolidato, i consiglieri Meloni e Di Tursi chiedevano di rimandare l'assemblea che, su mia proposta, è stata spostata al giorno successivo. A quel punto il sottoscritto e gli altri consiglieri di minoranza non hanno creduto fosse il caso di andare comunque in comune per un ritrovo divenuto inutile. E' vero che invece il consigliere Lanera si era presentato in anticipo in comune e che è dovuto rincasare senza che si sia tenuta la riunione.
Il giorno successivo, mentre il sottoscritto, i capigruppo Meloni e Di Tursi ed i membri della commissione bilancio si sono riuniti per l'analisi della documentazione, il consigliere Lanera ha preferito disertare la riunione, irritato (“incoterzolito” per i foresti) per quanto successo il giorno prima, iniziando la sua crociata contro “le manovre di Palazzo”.
Il resto è avvenuto in consiglio comunale ed è ancora visibile sulla registrazione.
Ora, io comprendo che il consigliere Lanera scalpiti per avere un po' di visibilità, al punto di accusare violentemente il Vicesindaco di averlo offeso quando Baldi parlava di “atti di sciacallaggio”, mentre lui urlava offese rivolte non solo a lui ma anche (cosa ancora più grave, soprattutto se fatta in veste di consigliere in consiglio comunale) alla sua famiglia.
Ma arrivare a voler vanificare uno sforzo collettivo per la città per vedersi dedicate quattro righe vale la pena? Tutto questo è giustificabile per una banale irritazione (incoterzolimento) o c'è la voglia di affermare “ci sono anch'io”?
Come ho detto in Consiglio Comunale non utilizzerò la parola “sciacallaggio” (anche per evitare strali avvelenati contro la mia famiglia). Sia il consigliere a dare un nome al suo comportamento.
E ora passiamo oltre che ci sono cose ben più importanti da affrontare.
Massimo Scelza