Dopo ripetute letture di articoli in cui si denigra la sanità elbana, a malincuore mi preme scrivere queste poche righe per tentare di rettificare l’abitudine di parlare male del nostro ospedale come ripetizione di un mantra che ormai sta diventando una consuetudine per chi vuole a tutti i costi scrivere dei mali della nostra Isola.
Pur nella considerazione che importanti criticità affliggono il sistema sanitario nazionale come ad esempio la penuria di personale soprattutto di medici specialisti, anestesisti, ortopedici, pediatri ecc. derivante soprattutto dal percorso difficoltoso che affligge i giovani medici che si affacciano alla professione dopo anni di duro studio e tirocinio, dall’eccesivo freno che il numero chiuso ha indotto per cui parecchi giovani abbandonano la voglia di studiare medicina, penuria che riguarda anche infermieri ed operatori sanitari, dobbiamo riconoscere che questa terribile esperienza del corona-virus ha spinto governo e regioni a prendere provvedimenti a questo riguardo e mi auguro che abbia insegnato qualcosa per il futuro. Bisogna riconoscere ovviamente che anche il nostro sistema sanitario isolano ne soffra.
E’ necessario intanto smentire che negli anni più recenti sia diminuita l’entità dei fondi destinati alla sanità, anzi, con un andamento non certo lineare, tali fondi sono aumentati in modo considerevole, probabilmente non sono stati distribuiti in modo coerente, non sono state debitamente controllate alcune Regioni per un corretto uso delle risorse.
Detto questo il nostro ospedale pur piccolo, per tanti versi non ha nulla da invidiare a tanti nosocomi del continente per la dedizione del suo personale medico specialistico ed infermieristico nonchè per i servizi sanitari che può offrire.
Non posso in questa sede dilungarmi specificando quali siano, ma tutti invece di scrivere o parlare per sentito dire possono documentarsi presso la Direzione del nostro ospedale, naturalmente dopo che sia passato questo tsunami, o prima, chiedere alle Associazioni che si dedicano a questo specifico settore della nostra vita civile elbana come l’Associazione Elba Sanità e alla sua Presidente. Io lo posso testimoniare perché dall’inizio in cui veramente rischiavamo di divenire solo un semplice pronto soccorso abbiamo combattuto insieme alle Associazioni dedicate, a tanti Cittadini e alle Istituzioni per ottenere dei risultati che ora sono visibili, proprio per far fronte ad un territorio particolarmente disagiato come il nostro. Testimoni sono anche tante persone che bisognose delle cure del nostro ospedale ne hanno riscontrato una efficienza encomiabile.
In questo terribile frangente il nostro ospedale si sta attrezzando, anche se per fortuna sulla nostra Isola ancora non risulta alcun contagio, anche con l’aiuto e il contributo in donazioni di attrezzature sanitarie e in denaro da parte di Imprese, Associazioni, Cittadini.
Abbiamo 16 ventilatori, è stata organizzato una settore dell’ospedale per l’isolamento e per le cure intensive con 10 posti letto, nonché una prima tenda per il primo accertamento di infezione a cui sembra ne seguirà una seconda, a breve avremo un primo letto per terapie di rianimazione e capnografi per la misurazione dell’ossigeno e dell’anidrite carbonica nelle persone infette; è stato approntato un elicottero del 118 per il trasporto in sicurezza di malati da corona virus particolarmente gravi presso strutture ospedaliere specializzate del continente.
Mi auguro che le campagne denigratorie del nostro sistema sanitario isolano terminino, non per allentare una nostra vigilanza affinchè tutto quello che legittimamente e con cognizione di causa chiediamo ci sai dato, ma per non allarmare inutilmente i nostri concittadini e i nostri futuri ospiti che hanno diritto anche loro di sapere che sulla nostra isola comunque si può essere ben curati e guarire.
Michele Rampini