Dopo una breve pausa seguita al completamento della prima fase del progetto che ha visto impegnati una trentina di volontari per la raccolta delle ormai mitiche 5776 firme sulla proposta di legge d’iniziativa popolare per il Comune Unico dell’Isola d’Elba , il Comitato ha ripreso l’attività con un incontro a Porto Azzurro al ristorante “ Il Giardino “ per ringraziare tutti i firmatari ed in particolare i pubblici ufficiali ed i loro assistenti per il grosso successo raggiunto.
“ Ora è tempo di pensare alla seconda fase del progetto – ha esordito il coordinatore Orsini – e soprattutto bisogna cominciare a pensare alla campagna referendaria, non appena gli uffici regionali daranno il via alle consultazioni, dopo l’eventuale esito positivo della regolarità delle firme e quindi della legittimazione all’indizione del referendum.”
Numerosi gli interventi dei partecipanti al meeting che hanno rimarcato la necessità di valutare ed eventualmente proporre alla Regione il periodo migliore per detto referendum, se subito in autunno per tenere caldo il tema o se attendere la primavera per meglio prepararsi alla campagna referendaria . In effetti in vari interventi si è fatto notare che seppur la competenza per il nuovo assetto sia organizzativo che istituzionale sarà degli organi del nuovo Comune Unico, pur tuttavia è stato richiesto da più parti di presentarsi al referendum con una bozza di programma di quello che potrebbe essere il nuovo assetto del Comune Unico .
Il Comitato di conseguenza, raccogliendo questi inviti, ha preso impegno, al momento in cui la Regione dovesse accogliere la proposta di legge e indire il Referendum, a contattare l’Università per farsi aiutare a redigere un progetto di fattibilità per il Comune Unico, previa un’indagine sulle situazioni organizzative, di bilancio e di servizi attualmente in essere negli otto comuni e soprattutto sulle loro società per valutare gli eventuali vantaggi che gli Elbani potrebbero trarre dall’istituzione del Comune Unico. “ Tutto questo comporta - ha concluso Orsini- un grosso impegno, anche finanziario, che le associazioni di categoria non possono eludere se vogliono vedere il successo di questa iniziativa che loro stesse hanno voluto in prima persona e che deve, a questo punto , coinvolgere anche i partiti politici elbani che devono finalmente esprimersi chiaramente sul loro impegno nella fase delicata del referendum .”
Perplessità però si sono manifestate su queste ultime ipotesi di lavoro, anche se si è convenuto di chiedere intanto agli esponenti delle quattro liste di Porto Azzurro e alle due di Marciana Marina la loro posizione nell’ipotesi del referendum, mentre le decisioni finali saranno delegate all’Assemblea generale dei promotori che il Comitato intende convocare a metà del mese di Maggio .