Dopo le recenti segnalazioni su lavori in corso nell'Area di Galenzana – Capo Poro, nel Comune di Campo nell'Elba e nel territorio del Parco Nazionale e nella ZPS/ZSC Monte Capanne Promontorio dell'Enfola, l'Ente Parco ha risposto a Legambiente assicurando di essersi attivato già il 7 aprile chiedendo al Reparto Carabinieri del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano di effettuare un sopralluogo per «verificare la sussistenza di eventuali abusi».
Un primo sopralluogo è stato effettuato dalla Stazione Carabinieri Parco di Marciana Marina nella mattinata dell'8 aprile e nel pomeriggio l'Ente Parco ha inviato al Reparto Carabinieri PNAT la documentazione riguardante le autorizzazioni rilasciate nell'ottobre 2018 per alcuni interventi previsti a Galenzana.
Il 9 aprile c'è stato un secondo sopralluogo congiuntamente dell'Ufficio Tecnico dell'Ente Parco e della Stazione Carabinieri Parco di Marciana Marina e oggi l'Ente Parco ha inviato al Reparto Carabinieri PNAT una «dettagliata relazione di quanto rilevato nel corso del sopralluogo di ieri affinchè il Reparto medesimo possa proseguire l'iter di accertamenti, come da normativa vigente».
Legambiente ringrazia i cittadini campesi che hanno fatto per primi le segnalazioni e il Parco Nazionale e i Carabinieri Forestali per il sollecito intervento pur in un periodo così difficile e rinnova l'invito al Comune di Campo nell'Elba a verificare quanto realizzato in questi anni, sia dal punto di vista della rete sentieristico/stradale che urbanistico, a Galenzana – Capo Poro, per porre finalmente fine a interventi impropri e a una prepotenza colonizzatrice ai danni dell'ambiente e del paesaggio che non sembra fermarsi di fronte a nulla