Dovremo, almeno a quanto sembra, rinviare ancora l’atteso e auspicato momento in cui si potrà finalmente tornare a riunirsi per discutere e decidere cosa fare.
Questo però non significa – e non dovrà assolutamente significare-che dovremo solo continuare ad aspettare il momento buono.
Infatti sulla stampa come sui tanti siti si scrive, si polemizza, si litiga e si dicono anche tante sciocchezze, bufale e solenni stupidità.
Noi, che specie sull’ambiente – ma non solo - vogliamo mettere fine ai troppi disastri e scempi non dobbiamo e non possiamo restate con le mani in mano.
A partire proprio dai parchi e dalle aree protette. Ossia dai territori più pregiati tutelati dalla legge e con legge, che di quella politica sciagurata hanno già pagato un conto salatissimo. E nel momento in cui molti di quei parchi anche storici tornano discutere dei loro piani e programmi dobbiamo tenere alta la guardia perchè anche questa, non sia l’occasione per continuare a far danni –magari in nome dell’economia o dello …sci.
Vecchia musica stonata e rovinosa.
Noi toscani che abbiamo parchi e riserve importanti sui monti, boschi, litorali, isole non manchiamo certo di cose buone e inrinviabili da fare. Che riguardano e competono a istituzioni, mondo delle ricerca, dell’ambientalismo e di tutti coloro che al loro territorio e alla sua bellezza ci tengono.
Non dimenticando naturalmente che le istituzioni in questo momento, come ha detto
Sabino Cassese della Corte Costituzionale stanno litigando su chi deve gestire le competenze; Stato, Regioni, Enti locali? Prima decidono meglio è.
Renzo Moschini