Cara Sindaco Gabriella Allori,
Questa terribile emergenza, se da un lato preoccupa e ci addolora, dall’altro sta rinnovando le energie di coloro che intendono partecipare ad un processo di crescita e alla ripresa economica dell’Isola d’Elba, e dell’Italia tutta, non appena sarà possibile riprendere le attività lavorative, mettendo in campo idee, talenti e professioni.
Il momento è delicato e se non ci fosse stata una catena di solidarietà, a partire dalle persone encomiabili impegnate direttamente sul fronte, la paura e l’ansia di un futuro incerto, sarebbero stati ancor maggiori e forse avrebbero avuto il sopravvento. In questo scenario i volontari che sono scesi in campo anche a Marciana Marina, come in tutta Italia, stanno svolgendo un ruolo di assoluto rilievo. Così le Pro Loco.
L’Elba, come tutte le Isole, è un territorio fragile, sia da un punto di vista ambientale che sociale ed economico. Se è vero che trae vantaggio da una ricchezza naturalistica che la rendono bellissima e unica, mèta ormai da anni di un turismo internazionale, è anche vero che chi vi abita tutto l’anno ne conosce i limiti e le difficoltà del vivere.
Con l’avvio della “fase 2” tutti, qui e in “continente”, dovremo cambiare passo, prendere nuove abitudini, adeguarci a nuove normative, rispettare e far rispettare regole ineludibili per evitare che si ripeta in futuro una emergenza che metta in crisi la nostra economia.
Appurato che la principale fonte per l’economia elbana è il turismo, volano per quasi tutte le altre attività, e che il mercato è uno di quelli che in Italia maggiormente risentirà di questa crisi, ora e dopo, qual è l’Elba che ci immaginiamo dopo il Covid-19? Abbiamo provato a prefigurare alcuni scenari, a mettere insieme alcune idee che vorremmo condividere con te, con l’amministrazione, con le Pro Loco isolane, con gli operatori, con le associazioni di categoria e i sindacati, con tutta la cittadinanza, con l’intera comunità elbana, per un disegno di futuro che ci veda tutti protagonisti e solidali.
A grandi linee, di seguito, i temi che proponiamo e che vorremmo proporre anche alla task force che è stata costituita dalla GAT, dove, a nostro avviso, le Pro Loco potrebbero svolgere un ruolo propositivo e costruttivo, essendo i primi ambasciatori del proprio territorio ed avendo esperienze di contatto diretto sia con i cittadini che con gli ospiti che frequentano i Paesi.
ELBA SEMPRE BELLA
Il mercato turistico nazionale e internazionale premia sempre di più il turismo sostenibile. I viaggiatori sono alla ricerca di genuinità, unicità ed emozioni. L’Elba meglio di altri territori si presta ad un turismo esperienziale grazie alla sua cultura, bellezza e biodiversità. Beni fruibili tutto l’anno, in tutte le stagioni. Si dovrebbe puntare ad una riqualificazione delle attività recettive dotandole di servizi confortevoli anche d’inverno, di certificazioni di sostenibilità, di percorsi benessere o sportivi e di strutture che garantiscano l’accessibilità a tutti.
Alla luce di una nuova coscienza ambientale accelerata dall’epidemia del Covid-19 si dovrebbe favorire la fruizione del territorio, non solo delle spiagge, valorizzando i sentieri e i vecchi camminamenti alla scoperta dei borghi e degli stupendi paesaggi dell’ interno, fra montagna, campagna e mare. Si dovrebbe favorire un turismo adventure privilegiando esperienze di trekking, bike, kayak, vela e altri sport open air. E non si pensa solo ad attività adrenaliniche ma a quelle soft& slow cioè passeggiate anche culturali, degustazioni e lezioni di cucina, seminari esperienziali per avvicinarsi ai prodotti della terra e del mare o ai vecchi mestieri. I “nuovi” turisti amano cimentarsi in qualche attività inusuale, fuori dalla loro consueta area di comfort, per imparare qualcosa di nuovo.
Un turismo sostenibile porterebbe alla fruizione dell’Isola tutto l’anno. Destagionalizzare significa migliorare la qualità delle presenze turistiche rivolgendosi ad una clientela sensibile, rispettosa delle tradizioni dell’Isola, capace di prendersi cura dell’ ambiente marino e terrestre. Le politiche ambientali, quali le campagne plastic free o la raccolta differenziata porta a porta, già adottate da alcuni comuni, dovrebbero essere estese a tutta l’Isola. Dovrebbe essere risolto il problema dell’approvigionamento idrico. Ampliato il numero delle fontane pubbliche per acqua AQ. Dovrebbe essere favorita una mobilità green e incentivato l’utilizzo di energie alternative. Si dovrebbero favorire navi e imbarcazioni che utilizzano combustibili ecosostenibili limitandone le emissioni di zolfo.
Il turismo nautico, pensando al turismo che viene dal mare e che beneficia di panorami di incomparabile bellezza in qualsiasi cala della nostra Isola, dovrebbe trovare porti ben attrezzati e servizi efficienti a fronte, però, di attente norme a salvaguardia dell’ambiente marino. Lungimiranti politiche tariffarie potrebbero invogliare i proprietari a tenere le barche tutto l’anno sull’Isola favorendo quel turismo fuori stagione che porta gli appassionati del mare a vivere sulle, o nelle vicinanze delle loro barche, il tempo libero.
ELBA IN SALUTE
Investire sulle strutture sanitarie, a partire dall’Ospedale, porterebbe grandi benefici per i residenti e per i turisti. Spendere per migliorare i servizi alla salute non è diseconomico, anzi, potrebbe diventare un punto di forza dell’Isola. Potenziare l’Ospedale e altri servizi alla salute significherebbe migliorare la qualità della vita dei residenti, ma anche rassicurare i turisti, in particolare quelli della terza età, che vedrebbero tutelata la loro salute potendo contare su strutture efficienti e sicure.
L’Elba potrebbe diventare un buenretiro per molti pensionati, che godrebbero di aria pulita, tempo buono, cibo sano, distanze minime, socialità e bellezza. Dare la possibilità di svernare sull’isola o trascorrervi lunghi periodi anche nelle stagioni intermedie sarebbe una grande opportunità come accade per altre realtà in Portogallo, Greca, Canarie che si sono attrezzati proprio per offrire la migliore accoglienza a questo target.
Pensando non solo alla salute ma all’equilibrio psicofisico di cui si sente sempre più bisogno, il turismo trasformativo sarà uno dei traguardi del futuro e coinvolge coloro che vedono il viaggio come esperienza di trasformazione che porta ad una crescita interiore.
ELBA PER TUTTI
Il viaggio è un’esperienza di libertà che tutti devono essere in grado di vivere. Il turismo open conta nel mondo un sempre maggior numerodi utenti. Avere strutture e servizi adeguati alle esigenze dei disabili, significherebbe aggiudicarsi un nuovo target al quale la Regione Toscana è sempre stata attenta, dedicando addirittura un portale a questa categoria di utenti, che non sono solo le persone che hanno problemi di accessibilità, ma anche i non vedenti e non udenti e coloro che soffrono di disturbi alimentari e legati ad allergie.
Un settore di nicchia ma che, insieme a quello del turismo della terza età,favorirebbe l’allungamento della stagione. Ma anche in questo caso si renderebbero necessari servizi sanitari adeguati ed efficienti e soprattutto strutture e infrastrutture senza barriere architettoniche, e penso in particolare al mondo dei trasporti, con servizi pubblici e privati adeguati, per accoglierli dovunque e portarli alla scoperta dell’Isola.
Molti viaggiatori scelgono destinazioni turistiche che propongono un turismo lento, adatto anche ai più anziani che hanno anche più tempo a disposizione per viaggiare, ma proprio pensando alle persone svantaggiate o più deboli l’Elba dovrebbe proporre itinerari e adeguare le strutture d’accoglienza a queste categorie.
ELBA WOW
Da sempre l’Elba è meta di artisti, poeti, scrittori, personaggi del mondo del teatro, della scienza, delle professioni. Sono innumerevoli le produzioni artistiche, gli studi, la letteratura che trovano ispirazione nella nostra Isola. L’isola inoltre ha un patrimonio culturale ancora da valorizzare, basti pensare alle Ville romane, agli insediamenti preistorici o etruschi, ai reperti subacquei, alla Pinacoteca e Biblioteca Foresiana, ai cimeli e residenze napoleoniche, ai borghi, alle pievi, ai caprili, alla cave di granito, ai musei minerari.....
La meraviglia che ognuno prova, residenti e turisti, nello scoprire i suoi incredibili paesaggi, la ricchezza dei suoi colori, la varietà della sua flora, la ricchezza dei suoi giacimenti, i profumi della sua vegetazione, le storie dei suoi borghi, la quantità di popoli che l’hanno abitata, l’importanza che ha avuto nei traffici nel Mediterraneo dai tempi più antichi che risalgono alla preistoria, è la base sulla quale fondare la nostra proposta turistica. Non dimentichiamo che è stato quello che ha lanciato l’Elba nel gota delle mete turistiche nazionali ed europee nel dopoguerra,anche se a quei tempi sono stati privilegiati il mare e le spiagge. Ne è conseguito l’abbandono di intere zone dell’Isola non più interessate da altre attività produttive, a partire dall’agricoltura. Ma l’Elba, noi elbani lo sappiamo, è anche tutto il resto oltre al mare: è un scrigno di tesori e di sorprese.
Quali potrebbero essere i nuovi target o quelli da potenziare riferiti alla bellezza del nostro territorio? Solo per citarne alcuni: si pensi alle attività cinematografiche proponendo l’Elba come magnifico set per film o documentari o campagne pubblicitarie; al turismo orientato al Wedding o all’Incentiveo al turismo congressuale, rivolgendosi anche al mercato estero; al turismo motivazionale di chi ama rendersi utile, ad esempio all’ambiente, quando viaggia.
TERRA D’ELBA
L’isola ha una antichissima tradizione legata all’agricoltura ed all’uso del suo territorio, a partire dai boschi, che si perde nella notte dei tempi. Ancora oggi si possono vedere nelle foto d’epoca le incredibili vallate e i ripidi versanti delle montagne, con terrazzamenti ricavati in mezzo ai graniti o alle rocce, in posizioni incredibili. Gran parte dell’Elba viveva del suo vino, dei castagni, dei prodotti della terra. E anche chi faceva un altro mestiere integrava, con le produzioni agricole, le entrate della famiglia.
Basti pensare ai muretti a secco, frutto della incredibile fatica di intere generazioni, dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”,che rappresentano la relazione armoniosa e rispettosa fra uomo e natura. O ai castagneti, alle leccete, ai boschi e alla macchia fonte di cibo e legna e strumenti di lavoro. Il recupero di vigneti, la valorizzazione delle produzioni locali a partire dal vino, le attività agrituristiche, gli allevamenti di animali, sono tutte attività produttive di per sè ma anche elemento di attrazione per una destinazione turistica.
Le tradizioni enogastronomiche elbane portano in sè un vissuto millenario, le contaminazioni fra gli usi dei popoli del Mediterraneo, la varietà delle materie prime prodotte sull’Isola che gode di una biodiversità di rara ricchezza. Il turismo enogastronomico, punto di forza della Toscana e di tutta Italia, registra una crescita esponenziale e la buona tavola è elemento indiscutibile di un turismo esperienziale. Chiunque scelga una destinazione turistica non rinuncerà ad assaggiare egustarei piatti della tradizione.
Raccontare il cibo o una materia prima a km 0 significa raccontare un luogo, le persone che le producono o che le trasformano, le tradizioni e le credenze di intere generazioni. La storia di un piatto o di un vino è la storia di una comunità e dell’epoca in cui è vissuta. Fa parte di quelle esperienze sensoriali che, insieme ai profumi, renderanno indelebile il ricordo di un luogo. Oltre alla vista, l’uso di tutti i sensi, rende il viaggiatore partecipe del luogo in cui si trova che entra a far parte del suo bagaglio culturale, della sua esperienza di vita, del suo immaginario.
Per questo si dovrebbero preparare i giovani non solo per le professioni dell’accoglienza turistica, come fa egregiamente l’Alberghiero, ma anche alle produzioni agricole, alla trasformazione dei prodotti, ed alle attività dell’indotto a partire dall’artigianato.
Sempre pensando alla formazione per i giovanie meno giovani si dovrebbe puntare ad una formazione mirata alle politiche ambientali, al recupero del patrimonio naturale, all’utilizzo di energie alternative, alla bioedilizia, favorendo sia l’istruzione superiore che corsi di formazione professionale specifici.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscanoe i Comuni, oltre a svolgere una utilissima funzione di vigilanza e programmazione sulla corretta fruizione del territorio all’interno del proprio ambito di competenza, potrebbe affiancare tutte le buone pratiche di coloro che si impegnano in prima persona, e spesso anche con proprie risorse, per restituire all’Elba il suo ambiente naturale salvandolo dall’incuria o dal degrado.
Ripulire dai rovi le balze delle nostre colline, anche in terreni privati, piantare alberi da frutto magari con l’impianto di specie autoctone, creare dei bee garden, cioè dei veri e propri santuari delle api, per far fronte ad una progressiva desertificazione delle colture,sono solo alcune delle idee da mettere “in campo” nel vero senso della parola. Queste stesse attività potrebbero tradursi in destinazioni turistiche o fornire prodotti a km.0
I NUOVI TREND
Secondo le prime analisi condotte dagli esperti su quello che accadrà in Toscana con la ripresa delle attività turistiche, a prescindere dalle nuove normative che riguarderanno la sicurezza e l’igiene delle strutture recettive, ci saranno diversi trend da osservare attentamente, molto adatti alla realtà elbana, per rimodulare la propria offerta.
Microadventure: esperienze brevi, semplici, spesso vissute da soli, poco costose, interessanti, emozionali.
Under tourism che è il contrario del overtourism (sovraffollamento) e quindi fuori dalle destinazioni classiche più gettonate fino ad oggi, puntando ad un turismo sostenibile, con strutture recettiveecofriendly, svolgendo attività green. Un turismo attento al distanziamento ed alla salvaguardia della salute.
Turismo trasformativo e sociale per chi vede il viaggio come arricchimento interiore e momento di condivisione sociale: condividendo attività sociali, esperienze che portino a cambiamentidel proprio stile di vita o alla diversa gestione del tempo, percorsi che coinvolgano nella cura dell’ ambientali.
Staycation Vacanze vicino casa, raggiungibili con un minimo dispendio di costi, alla scoperta di quello che non si è ancora visto nei dintorni, alla scoperta di diversi usanze, cercando genuinità, semplicità ed esperienze enogastronomiche. Vacanze brevi ma intense ed emozionanti.
Petturism sono sempre di più le persone che viaggiano con i loro animali e non vogliono lasciarli a casa soprattutto se il tragitto è breve. Un terzo della popolazione vive con un animale domestico. Le strutture petfriendly avranno un mercato sempre più ampio.
Turismo multigenerazionale: le famiglie vogliono trovare servizi e proposte per tutti i componenti, utili anche a rinsaldare i rapporti. In questo periodo le famiglie vorranno viaggiare unite e sarà importante attrezzarsi conservizi adeguati alle diverse fasce di età.
Turismo femminile: sono le donne a viaggiare di più, il comparto è cresciuto del 280%, con la voglia di provare nuove emozioni, fare percorsi trasformativi, curare la propria salute fisica e mentale, condividere con altre donne i propri interessi.
Turismo millennials, di coloro che nel 2025 saranno la metà dei viaggiatori, con zaino in spalla, per condividere esperienze di viaggio e creare una community di simili conla stessa passione (arte, fotografia, ballo, teatro, sport.....)
Turismo della bellezza: l’Elba presenta scorcie scenografie naturali di unica bellezza, sia dove l’uomo è riuscitoad armonizzare con la natura leproprie attività con un equilibrata antropizzazione, sia dove la natura ha espresso tutta la sua ricchezza e biodiversità. Tutto quello che è legato all’immagine, alla fotografia e cinematografia, trova un ambiente naturale con scenari di rara suggestione.
PER CONCLUDERE
Sarebbero ancora numerosi gli argomenti e le analisi d fare, a partire dalle azioni più efficaci da mettere in campo nella comunicazione e nella promozione del territorio. Tutti argomenti che ci auguriamo di approfondire insieme agli amministratori, alle istituzioni e alle associazioni di categoria riuniti nella task force.
L’Isola, proprio per la sua stessa conformazione, deve puntare sulla qualità più che sulla quantità. Dovranno essere presi in esame i costi del trasporto e quanto incidono soprattutto sulle vacanze di breve periodo. Una politica basata esclusivamente sul prezzo rischierebbe di togliere valore all’offerta turistica dell’Isola. Oltre ad essere rischiosa e non vantaggiosa potrebbe portare ad una concorrenza spietata fra gli operatori. Saràinvece necessario presentare un’Elba unita, superando rivalità e campanilismo. Ribassare i prezzi potrebbero indurre un turismo poco attento alla cura del nostro inestimabile patrimonio culturale e ambientale. Per questo è necessario unire le forze coinvolgendo chi è in contatto, quotidiano e diretto, con gli ospiti, cioè i cittadini, i migliori ambasciatori dell’identità di un territorio e difensori delle proprie tradizioni e della propria cultura.
Crediamo che le Pro Loco e le Associazioni del volontariato e quelle culturali, che svolgono in questo momento di emergenza, e che hanno svolto anche in passato, un ruolo fondamentale, possono a pieno titolo sedersi al tavolo per dare il loro contributo. La Pro Loco di Marciana Marina opera da anni, sia nell’organizzazione di eventi che gestendo il punto di informazione turistica, basandosi esclusivamente sul lavoro di volontari. Il senso di appartenenza ad una comunità solidale è fondamentale per costruire il futuro. Forse da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano. Siamo disposti ancora una volta mettere in campo idee e professionalità.
Patrizia Lupi
Presidente Pro Loco Marciana Marina