Mi piange il cuore nel vedere il mio Bel Paese ridotto in questo stato.
Un Gran Paese portato anno dopo anno verso il degrado, fino ad arrivare dove siamo adesso, ad un passo dal baratro. Dalla quinta potenza economica mondiale che eravamo fino ai primi anni ottanta, siamo arrivati al penultimo posto, prima della Grecia.
Ogni nuovo Governo che si è succeduto in questi quarant’anni (e sono stati tanti), ci ha sempre dato speranze, dicendoci che avrebbe fatto rinascere il nostro Paese. Noi gli abbiamo creduto, al di là del colore partitico, perché abbiamo riposto la nostra fiducia nei loro Leader e in quello che dicevano.
Tutti e dico indistintamente tutti ci hanno mentito: dopo un inizio, fondato su grandi speranze, si sono divisi in correnti e sottocorrenti, ognuna delle quali
alla conquista del potere. Una volta si parlava di ideali, oggi si parla di acquisizione di consenso, di affarismo e di totale indifferenza al bene del Popolo. La Politica è stata trasformata da una cosa nobile in una cosa infima, sinonimo di corruzione. La politica che in Democrazia è l’insieme delle decisioni e delle azioni attraverso i quali i partiti o i movimenti, in quanto parte della comunità, decidono un destino comune e lavorano per realizzarlo.
Qualcuno ha detto che la Politica è la conduzione virtuosa della cosa pubblica.
Vi sembra che questo stia accadendo?
Sandro Pertini, un uomo dai grandi ideali ed uno dei pochi che infondeva emozioni coi suoi discorsi, disse:
“I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.”
Dov’è oggi l’onestà, la coerenza e soprattutto l’altruismo nella nostra classe dirigente? Questo è secondo me il motivo principale per cui i giovani non seguono la politica: ne sono disamorati, dopo i sermoni vorrebbero vedere quei risultati che non si concretizzano mai.
Ascoltando i discorsi dei Presidenti Mattarella e Conte (tanto per citarne solo due), sia che parlino di valori umani o di spread, l’intonazione è la medesima.
Cristo Santo!... quanto ci farebbe piacere, se soprattutto in questi momenti di dolore, trasparisse qualche emozione dalle loro espressioni, dalla loro voce.
Invece nessuna commozione, freddi come ghiaccioli.
Ma parlano a degli esseri umani che soffrono o a dei consumatori asettici? Ma perché siamo caduti così in basso e come mai in un periodo storico successivo all’assassinio di Aldo Moro c’è stato un continuo degrado dellanostra Repubblica?
La risposta per me è chiara: lo Stato si è allontanato sempre più da quelPopolo Sovrano di cui ha l’obbligo di rappresentare e assistere.
Gradualmente, anno dopo anno, sono state introdotte norme che disattivano i fondamenti della nostra Costituzione: eguaglianza, solidarietà, partecipazione
di tutti i lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del Paese.
Da comunità di cittadini uniti dal dovere di solidarietà e protezione dei più deboli, siamo diventati competitivi, in lotta gli uni contro gli altri.
Quarant’anni di politiche finalizzate all’interesse personale e non del Popolo, ci hanno sempre più indebolito. Abbiamo perso un terzo del tessuto industriale, è
stata ridotta la spesa pubblica tagliando malamente i servizi, sono stati ridotti i posti letto ospedalieri, svenduti i beni pubblici, le nostre aziende si sono
delocalizzate e abbiamo continuato a perdere posti di lavoro. Ma soprattutto la nostra sovranità monetaria è stata ceduta alle banche private e sono queste che controllano la nostra politica, invece dei Parlamentari da noi eletti.
Poi c’è stato l’ingresso nella Comunità Europea. Ci hanno detto che l’Euro sarebbe stato la nostra salvezza per superare la crisi imminente e che avremmo avuto salari più alti. Ce ne siamo subito accorti dal carrello della spesa: era pieno con 100.000 lire ed era poco più di metà con 50 euro. Ci hanno chiesto di fare l’ennesimo sacrificio, i benefici sarebbero arrivati presto dall’Unione Europea. Ma di quale unione stiamo parlando? Il colpo di grazia ce l’ha dato questo Corona virus che oltre a far soffrire e morire tanta gente, ha portato sul lastrico la nostra economia. Io, la mia visione personale sulla diffusione di questo virus e sulla sua innaturalità ce l’ho. Questo tuttavia non è importante, ma lo è capire che questo pipistrello incosciente che ci ha messo in ginocchio, non ha considerato un fatto importante.
Questa emergenza che ci ha costretto a una reclusione forzata senza precedenti, ci ha dato nel male una grande opportunità:
quello di poter pensare e riflettere sulla nostra vita, su questo momento difficile che stiamo attraversando. Ci siamo confrontati con le nostre paure, le
nostre ansie, le nostre debolezze, e una cosa, almeno a me, è emersa lampante su tutte:
La società che i Politici ci hanno consegnato su un piatto d’argento e che noi supinamente abbiamo accettato, non vale niente e ci porterà alla rovina.
Una società fortemente competitiva, in cui domina il più forte, un uomo che è considerato per quello che ha, per quello che possiede e non per quello che è,
per i suoi principi e i suoi valori. Una società non a misura d’uomo, che ci mette sulla difensiva, che ci fa andare tutti i giorni al lavoro svogliati, senza
alcun interesse. Questo provoca nevrosi individuali e sfocia in psicosi di massa.
L’inconscio oggi, ci ricorda James Hilmann, è l’economia. Questa falsa società, concentra tutte le sue ricchezze in un numero sempre più ristretto di persone
che stabiliscono le sorti del mondo.
Vi sarete accorti che noi che rappresentavamo la classe media, siamo in via d’estinzione: i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
La situazione sembra senza via d’uscita. Il futuro in cui riponevamo le nostre speranze, ci fa paura e si è trasformato in minaccia.
COME POSSIAMO USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE?
È arrivato il momento storico in cui la scelta non è più rinviabile e per questo dobbiamo impegnarci a creare una nuova umanità.
Un uomo nuovo che non guardi soltanto al suo orticello, sempre in discordia con gli altri, ma che capisca la sua vera essenza, le sue potenzialità e i suoi
limiti. Non siamo nati per essere aggressivi come i coccodrilli e gli orsi, siamo per natura esseri socievoli, solidali e comunitari. Nel 1948 è stato pubblicato un
documento che ha tirato le linee guida per una società giusta: sto parlando della nostra Costituzione. I padri Costituenti erano persone di valore, avevano vissuto la guerra e non volevano che il loro testo fosse solo giuridico, ma anche di valore spirituale. Un testo dove trovano espressione i principi eterni dell’etica
universale, che accomuna le più grandi tradizioni sapienziali, filosofiche e religiose.
L’articolo 3 della nostra Costituzione è fondamentale e recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Credo che se solo questo articolo fosse attuato, tutti gli altri articoli funzionerebbero di conseguenza. In pratica, il secondo periodo dell’articolo, spiega che è compito della Repubblica rimuovere al Popolo tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, dato che questa condizione limita la libertà e
l’uguaglianza dei cittadini e, cosa importantissima, impedisce “LO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA.”
Quando la persona umana ha raggiunto il pieno sviluppo, c’è la piena consapevolezza dell’essere. Ma è proprio la consapevolezza dell’essere che fa paura a questo sistema contorto e corrotto: più uno è consapevole di ciò che accade e meno viene assoggettato.
LA NUOVA UMANITÀ HA BISOGNO DI NUOVE GUIDE
Perché questo cambiamento avvenga abbiamo però bisogno di una guida sicura, o meglio di un gruppo di persone, radicate nei valori Costituzionali, riconosciuti e apprezzati dal Popolo. Il Popolo ripone la fiducia in loro perché hanno dimostrato negli anni di spendersi per il bene comune e non a proprio vantaggio. Persone che si sono dimostrate oneste e coraggiose. Un gruppo di amici, disponibili a superare eventuali divergenze, in vista di un comune obiettivo: diventare l’anima del Popolo Italiano, che si esprime con un unica voce corale.
Per cercare di formare questo gruppo di pensiero (Think Tank) è stato scelto un personaggio minuto nel corpo ma di grande spiritualità. Si chiama Mauro
Scardovelli e appena lo sentirete parlare concorderete con me che è la persona giusta. Questo gruppo sarà formato da grandi intellettuali ed esperti del pensiero (filosofi), del diritto, dell’economia, della finanza, del giornalismo ecc.
Sarà un metodo che favorirà il sorgere di una mente di gruppo più ampia, più acuta, più intelligente delle menti individuali che vi partecipano.
Come dice lo stesso Scardovelli, è da questa mente, da questo stato di coscienza più elevato, che unisce l’intelletto e il cuore, che ebbe origine la nostra Costituzione. I nomi di questi intellettuali non si conoscono ancora, ma credo che ne faranno parte oltre a Scardovelli, Paolo Maddalena, Marco Ferrini, Marco Guzzi, Guido Grossi, Nicola Donti, Diego Fusaro, Claudio Messora con Byoblu, Pandora Tv, ME+ ed altri. I video di Mauro Scardovelli e amici, li trovate (se non li censurano prima) su Youtube, così come le altre tv d’informazione indipendente.
LA NOSTRA PARTECIPAZIONE
Naturalmente vi invito prima a seguirli e a fare la vostra valutazione. Solo se rispecchiano il vostro pensiero diventa fondamentale passare all’azione.
Mauro Scardovelli e i suoi amici non ce la faranno mai da soli.
Solo col nostro apporto, facendo conoscere questa iniziativa, condividendola e pubblicizzandola, riusciremo a sensibilizzare e a smuovere un numero considerevole di persone necessarie a cambiare questo stato di cose.
Io credo e non sono solo io a pensarlo, che ci troviamo di fronte a una svolta epocale, ad un Nuovo Rinascimento Italiano e non dobbiamo lasciarcelo sfuggire, per noi, e per dare un futuro migliore ai nostri figli.
Anticipo i dubbi di qualcuno di voi:
Ma questa è utopia!
Non ce la faremo mai!
Tanto vincono sempre loro!
Non serve a niente!
ecc.
A queste persone indecise, deluse, impotenti di fronte a questo stato di cose, rispondo che vale la pena di provarci. Svegliamoci, voltiamo pagina, usciamo
da questa democrazia fittizia e costruiamo uno Stato che ci rappresenti e ci tuteli. Rimanendo indifferenti o apatici, non potremo lamentarci quando questo
sistema neo-liberista ci stritolerà.
Spero di non avervi annoiato troppo, ma non ce l’ho fatta a ridurre di più questo scritto, senza fargli perdere il significato.
Per me era importante condividerlo con voi e questo è ciò che ho fatto.
Vi saluto con affetto lasciandovi riflettere su questo pensiero di Tiziano Terzani:
“Alla fine tutto va messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede di aver capito e i progressi che si pensa di aver fatto, e il banco di questa prova è uno solo: la propria vita.”
Roberto Fiaschi (Pagina FB il tempo per riflettere)
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