Siamo tutti preoccupati ma allo stesso tempo impegnati a cercare di capire come fare a riprendere le proprie attività lavorative al meglio e soprattutto in sicurezza.
Tutti abbiamo ormai capito che non sarà una stagione come le altre, l’ affluenza non è ancora definita quantitativamente e le previsioni sono molto aleatorie e dipendenti da fattori ancora molto incerti, mi riferisco soprattutto alle norme di sicurezza e di mobilità oltre che di accesso.
Provo a partire da due presupposti secondo me certi e che credo siano in testa ad ogni operatore turistico non solo Elbano ma di tutta Italia :
1 ) tutela della salute propria, dei dipendenti e degli ospiti, quindi operare con la massima attenzione e rispettare le direttive nazionali e regionali che purtroppo ad oggi non sono ancora del tutto delineate ;
2 ) attivare le condizioni aziendali per rispondere al massimo alle richieste dei clienti ipotizzando una situazione il più possibile ottimistica , altrimenti è consigliabile optare per la non riapertura e passare luglio, agosto e settembre al mare.
In merito al primo presupposto, oltre a quello che ogni operatore potrà attuare per la propria azienda, è auspicabile a livello nazionale l’obbligo di test a tutti coloro che vorranno soggiornare in località diverse dalla propria residenza. Alcuni giorni fa era apparsa una notizia che andava in questa direzione, ma mi sembra che non abbia avuto seguito, probabilmente il sistema sanitario (pubblico e privato) non è adeguatamente organizzato.
Penso che all’Elba potrebbe essere richiesto, tramite una direttiva regionale, e su questo fronte le opinioni sono divise; io personalmente sono a favore, perché se da un lato diventerebbe ancora più costoso venire all’isola, dall’altro metterebbe in sicurezza (solo parziale) i lavoratori, le aziende e soprattutto gli ospiti.
Solo in questo caso potremmo promuovere il territorio definendolo più tutelato rispetto ad altri.
In merito al secondo il mio appello vuole rivolgersi non solo agli amministratori ma anche alle Associazioni di Categoria e a chi detiene l’onere di promuovere il nostro territorio, che se non erro è demandata quasi unicamente alla Gat che gestisce finanze all’uopo destinate.
Fino ad oggi se non sbaglio e mi auguro di farlo, si è tentato di promuovere l’Elba come luogo turistico dove si assicurerà una vacanza sicura, ma come si può affermare ciò se ancora non ci sono certezze di normative e adempimenti relativi, si sta trasmettendo un messaggio non certo, e non credo che siano necessarie lauree in strategie di marketing per sapere che i messaggi promozionali più nocivi sono proprio quelli non corrispondenti alla realtà, fra l’altro relativi a fattori che sono dati dal fruitore dei servizi offerti già scontati.
Ecco allora il mio appello
Amministrazioni pubbliche, Associazioni di Categoria e Gat, da domani investite tempo e risorse su un altro fronte, quello dei servizi comprensoriali, mi spiego meglio:
utilizzate le risorse tecniche già presenti sull’Isola e le proposte arrivate recentemente, mi riferisco all’Elbano Daniele Mazzei e, apprendo stamani dalla stampa, a due ragazzi che stanno approntando una App per la prenotazione dei pasti con consegna a domicilio.
Date mandato agli esperti per la creazione di una Applicazione digitale che metta in rete la fruibilità delle spiagge, soprattutto quelle libere, con indicati i livelli massimi di accoglienza e prenotazione on line, i ristoranti e bar per la prenotazione dei posti al tavolo e ordinazioni in anticipo, prenotazione delle visite ai musei, prenotazione per accedere ai negozi dei generi alimentari e consegna a domicilio.
Ecco il messaggio vincente sulla concorrenza, non solo sicurezza che se ci fosse sarebbe importante, ma deve essere vera, vieni all’Elba e niente file per fare la spesa, per andare in farmacia, per prendere un aperitivo in riva la mare o in collina, non dovrai passare mezza giornata a cercare un posto al ristorante cercando di telefonare, non dovrai fare il giro delle spiagge, e magari dopo aver faticao a trovare il posteggio, dover riprendere l‘auto per cercare un’altra spiaggia accessibile.
Occorreranno centinaia di migliaia di eur , bene se non le avete prendete i finanziamenti, coinvolgete gli operatori, sono erto che su un progetto come questo le risposte non mancheranno.
Il mio appello è rivolto a tutti ma in primo luogo a coloro dai quali mi sento al momento più rappresentato, mi riferisco come operatore turistico alla Confesercenti del Tirreno, come cittadino Portoferraiese al Sindaco Angelo Zini e come operatore turistico Marinese al Sindaco Gabriella Allori.
Cogliamo una triste occasione per fare finalmente un salto di qualità.
Luciano Puppo
Agente Immobiliare
Locazioni turistiche